Chi non ricorda la tragica vicenda della bellissima Miss Blandish raccontata da James Hadley Chase in "Niente orchidee per Miss Blandish" (I bassotti n. 20), uno dei più grandi capolavori gialli di tutti i tempi? Ebbene, ventidue anni dopo il suo sequestro e la sua fine, si scopre che dall'amore malato di uno dei rapitori per quella giovane ereditiera era nata una bambina, Carol, che sembra destinata a essere una vittima al pari della madre. La ragazza, un misto di sensualità, innocenza e crudeltà, è infatti soggetta a scoppi d'incontrollabile violenza che hanno costretto i medici a internarla in una clinica. Ora, però, il ricchissimo nonno è morto, e lei è diventata l'erede di una fortuna di oltre sei milioni di dollari. Secondo il testamento la gestione del patrimonio è affidata ad alcuni curatori, ma c'è una clausola particolare: se la giovane dovesse per qualunque motivo rimanere in libertà per quattordici giorni consecutivi, l'eredità sarebbe automaticamente a sua disposizione. E Carol, in una notte di tempesta, riesce a fuggire. Ce la farà a eludere per due settimane le molte persone disposte a tutto pur di mettere le mani su di lei e sulla sua fortuna? Pubblicato originariamente nel 1948, nove anni dopo "Niente orchidee per Miss Blandish", il romanzo ha ispirato il film di Patrice Chéreau "Un'orchidea rosso sangue" (1975), con Charlotte Rampling nel ruolo principale.
Pelham Grenville Wodehouse (Guildford, Surrey, 1881 - Southampton, New York, 1975) è il più importante scrittore umoristico del '900 e ancora oggi uno dei più popolari. Le sue opere - circa 90 romanzi e svariate raccolte di racconti, oltre a commedie e soggetti per film - sono pubblicate regolarmente in non meno di 25 lingue. Il suo personaggio più famoso, una figura ormai proverbiale, è Jeeves, l'impeccabile e onnisciente maggiordomo al servizio di Bertie Wooster, giovane signore che si caccia sempre nei guai. I due sono protagonisti di 12 romanzi e numerosi racconti.
Vi siete mai domandati che cosa succede la mattina di Natale in casa Maigret? Be', la signora Maigret sarà in cucina, affaccendata ai fornelli o intenta a controllare che tutto sia in ordine per il pranzo. Ma lui, il commissario? Si accende la pipa, osserva dalla finestra la neve che comincia a cadere. Magari vede qualcosa che lo incuriosisce, due donne che litigano, attraversano la strada e vengono... da lui? Il giorno di Natale? Natale è il giorno dell'amore, della bontà, nulla di male può accadere. Basta ascoltare i canti che le radio trasmettono di continuo per rallegrare gli animi; o leggere i biglietti di auguri, allegri, colorati, affettuosi. Oppure assaporare quello squisito dolce di Natale. Ma davvero tutti questi simboli di gioia e spensieratezza possono nascondere qualcosa di sinistro? I misteri si possono celare ovunque: in un giocattolo, nel campanile di una chiesa, in un treno che corre nella sera, in una scacchiera, perfino in un costume rosso da Babbo Natale. Da Georges Simenon ("Un Natale di Maigret") a Baynard Kendrick ("L'enigma del canto di Natale"); da Agatha Christie ("L'avventura del dolce di Natale") a Raymund Allen ("Un lieto fine"), un'altra raccolta di delitti "natalizi".
Laura Hunt è una donna bellissima. Giovane, elegante, ambiziosa: è impossibile non innamorarsi di lei. Ma Laura è morta, uccisa nella sua casa di New York da un colpo d'arma da fuoco sparato da distanza ravvicinata. Chi poteva odiare a tal punto una donna che sembrava non avesse un solo nemico al mondo? Incaricato delle indagini è il tenente di polizia Mark McPherson. Costui è un uomo solido, razionale, che non si spaventa certo al pensiero che l'inchiesta lo metterà in contatto con la gente del bel mondo newyorchese che lo tratterà con snobismo, che cercherà di farlo apparire intellettualmente inferiore. Ciò che conta è trovare il colpevole. E così di giorno McPherson interroga gli uomini che hanno amato Laura - Waldo Lydecker, l'amico di sempre, Shelby Carpenter, il fidanzato - e di notte passa al setaccio l'appartamento della donna alla ricerca di indizi. Tocca le sue cose, osserva lo splendido ritratto di lei appeso a una parete, sente il profumo che ancora permea i suoi vestiti. E s'innamora. S'innamora perdutamente di una donna che non ha mai conosciuto, che non vedrà mai, che non esiste più. Poi una notte, mentre infuria un terribile temporale...
In una fredda giornata di gennaio Oliver si reca da Londra a Cambridge per far visita a un suo vecchio professore d'università, Theo Parmitter. Il programma è d'incontrarlo nel tardo pomeriggio, cenare insieme e poi fare quattro chiacchiere davanti al camino con in mano un buon bicchiere di whisky. Il giorno successivo Oliver avrebbe visto un altro paio di persone, dopodiché sarebbe ritornato a Londra. La cena era stata deliziosa e ora, nel confortevole studio del professore, i due stavano chiacchierando. "Ti andrebbe di ascoltare una strana storia?", propone a un certo punto Theo. E la storia è davvero strana. C'è un quadro, un dipinto a olio appeso al muro della stanza, che mostra una folla di uomini e donne, a Venezia, durante il carnevale. Alcuni sono in maschera, altri no; davanti a loro si apre il Canal Grande. E' un quadro della metà del 1800 acquistato da Theo a un'asta, un quadro che qualcuno, arrivato colpevolmente in ritardo, ha cercato disperatamente di riacquistare, senza risultato, dal professore. Da allora il dipinto si trova lì, in quello studio, non è mai stato spostato. Non è di straordinaria bellezza, eppure ha una forza che impedisce a chiunque di distogliere lo sguardo dai personaggi dipinti. Da uno, in particolare; c'è un uomo, infatti, tra quella folla lungo il Canal Grande, che cambia sembianze. E non è una leggenda: è la verità.
Alle sei e quarantacinque del mattino di una fredda e nebbiosa giornata di dicembre, la signora Drabdump sale le scale della sua misera casa nel povero quartiere di Bow, a Londra, e bussa forte alla porta di Arthur Constant, il suo inquilino. Quindi scende in cucina, mette il bollitore sul fuoco e aspetta. Brava persona quel Constant, un vero gentiluomo. Aveva chiesto lui di essere svegliato presto, ma ormai sono le sette e mezzo e ancora non si vede. La signora Drabdump torna di sopra e bussa di nuovo. Nessuna risposta. Forse il mal di denti della sera prima è peggiorato e Constant ha deciso di rimanere a letto ancora un po'. Ma non compare neppure alle otto né alle otto e trenta. Un orribile presentimento s'insinua nella mente della donna che decide di chiedere aiuto a George Grodman, il famoso investigatore in pensione che abita dall'altra parte della strada. I due salgono di sopra e Grodman prova la maniglia della porta: chiusa. Non rimane che forzarla; un paio di spallate e l'uscio è sfondato e il chiavistello divelto. La stanza è silenziosa; dalle finestre, anch'esse sbarrate, entra un filo di luce. Constant giace nel letto, con la gola tagliata. Scritto nel 1891, questo libro è entrato nella storia della letteratura gialla: è infatti il primo romanzo in cui si mette in scena il fortunato motivo del "delitto nella camera chiusa".
Nei dieci anni dalla fine del suo tempestoso matrimonio con Lucas, Penny Dylan è cambiata: a ventinove anni è una donna più attraente e sicura di sé che ha imparato a stare bene con sé stessa. Proprietaria di una serra nella campagna inglese dove coltiva biologicamente ortaggi ed erbe aromatiche che fornisce ai ristoranti della zona, Penny è orgogliosa di essere riuscita a rimettere in sesto la propria vita e a dimenticare quanto ha amato, e poi odiato, l'ex marito. Ma un giorno scopre che il suo principale cliente, un hotel rinomato per la cucina, ha assunto un nuovo chef, e questi altri non è che Lucas! È inevitabile che il mondo di Penny cominci a tremare, ma questa volta lui troverà pane per i suoi denti.
Pelham Grenville Wodehouse (Guildford, Surrey, 1881 - Southampton, New York, 1975) è il più importante scrittore umoristico del '900 e ancora oggi uno dei più popolari. Le sue opere - circa 90 romanzi e svariate raccolte di racconti, oltre a commedie e soggetti per film - sono pubblicate regolarmente in non meno di 25 lingue. Il suo personaggio più famoso, una figura ormai proverbiale, è Jeeves, l'impeccabile e onnisciente maggiordomo al servizio di Bertie Wooster, giovane signore che si caccia sempre nei guai. I due sono protagonisti di 12 romanzi e numerosi racconti.
Lord Worplesdon, secondo marito di zia Agata, e J. Chichester Clam si incontrano segretamente ad un ballo in costume; Edwin, pestifero boy-scout innervosisce tutti con le sue buone azioni quotidiane che comprendono dare fuoco al cottage di Bertie; il rozzo poliziotto Stilton è geloso di Bertie e vorrebbe spezzargli l'osso del collo e Bertie spiana la strada a due coppie Florence e Stilton e Nobby e Boko.
Qui troviamo Bertie Wooster attore a King's Deverill, dove è corso in aiuto dell'amico Catsmeat, trafitto dagli strali di Cupido e infelice perché un nugolo di zie funeste lo separano dalla donna amata. E a incalzarlo ci si mette anche la concorrenza insidiosa dell'avvenente e ricchissimo Esmond. L'onda degli equivoci cresce vorticosamente travolgendo tutto e tutti, finché Jeeves, con il suo immancabile "aplomb", chiuderà il sipario all'ultimo atto dando "a ciascuno il suo".
Due cugini, Derek e Nigel Burtell, decidono di risalire il Tamigi in canoa. Non manca molto al venticinquesimo compleanno di Derek, giorno in cui erediterà la somma di 50.000 sterline, ma non è detto che sopravvivrà fino a tale data. Il giovane, uno scapestrato che fa uso di droghe, ha il vizio del bere e debiti ovunque, è in pessime condizioni di salute, motivo per cui i medici gli hanno consigliato una vacanza in canoa. Verso la fine della vacanza Nigel si separa temporaneamente dal cugino per recarsi in treno a Oxford, dove deve sostenere un esame. Prima che faccia ritorno la canoa viene trovata alla deriva, vuota e con una falla nella chiglia. Derek è introvabile e Nigel ha un alibi di ferro.