Il presente commento al più antico dei quattro vangeli intende assecondare un'autorevole indicazione dell'esortazione apostolica Verbum Domini di papa Benedetto XVI (n. 34). Di fatto, esso si propone di avviare a una rinnovata lettura "canonica" del testo evangelico, collocandolo nell'orizzonte complessivo dell'unica e molteplice "parola di Dio". Questo genere di lettura viene suggerito mediante due specifiche attenzioni aggiuntive nella spiegazione del testo, che per il resto segue il modello consueto e rodato dei commentari: a) una citazione tratta da un commento dei Padri della Chiesa, la cui funzione è quella di illustrare in modo esemplificativo l'esegesi della grande trazione; b) una esplorazione delle risonanze del testo di Marco nell'insieme delle Scritture: di volta in volta ci si sofferma su di un singolo tema, il più significativo per quella pericope, dando forma a un Excursus dedicato. Se un'esegesi sempre più specialistica rischia di smarrire la ricchezza del testo biblico, sciupandone la fecondità, questo nuovo commento evidenzia come il racconto di Marco appartiene a un discorso unitario che dalla Genesi giunge all'Apocalisse e le cui singole parole acquistano il loro pieno significato se ricondotte a quella parola che è il Verbo fatto carne. Un commento al Vangelo di Marco che conduce alla scoperta di un orizzonte più arioso, suggestivo di molteplici attualizzazioni.
Le donne di cui Marco ci racconta erano per i loro contemporanei una provocazione bella e buona: una, estremamente sicura di sé, osa prendere la parola; un'altra coraggiosamente corregge Gesù; una terza mostra di avere una fiducia incondizionata... Eppure, i nomi di queste donne non ci sono stati tramandati: perché? Johannes Eckert si mette sulle loro tracce e indaga le loro storie. Riesce a scoprire così un messaggio altrettanto provocatorio per noi e per la chiesa di oggi. Il vangelo di Marco viene letto dall'abate benedettino come apertura alla vita: è la vita il luogo reale della "buona novella". Eckert motiva allora anche noi ad alzarci in piedi e a mettere in discussione strutture attuali come l'obbligo del celibato sacerdotale, a immaginare come possibile il cardinalato per le donne, a cambiare prospettiva nelle forme di sostentamento del clero... Incoraggia soprattutto i giovani e le giovani a osare, a sperimentare in quel vasto campo d'azione che è la Chiesa. Eckert si mette sulle tracce delle donne che compaiono nel vangelo di Marco. Indagando le loro storie, riesce a scoprire un messaggio stimolante anche per noi e per la chiesa di oggi. «Non riesco più a ignorare, delle donne incontrate da Gesù, le loro provocazioni attualissime. Sono una parte importante del vangelo che noi tutti siamo tenuti ad annunciare».
Marco e interessante sia per la storia di Gesu sia per la ricostruzione della storia delle origini cristiane.