È meraviglioso il posto d'onore che oggi occupa la Bibbia nella vita concreta dei cattolici. Ormai da decenni, non sono più appannaggio del solo mondo riformato la lettura della Bibbia e la sua frequentazione, anche quotidiana: catechesi, liturgia, spiritualità, preghiera (personale o comunitaria) sono sostanziate di riferimenti alla Scrittura. Più che mai, quindi, è necessario chiarire l'accesso ai testi sacri, per inquadrare la logica in cui si inserisce la lettura credente. Non si sente troppo spesso dire - il che è falso - che il cristianesimo è una «religione del Libro»? Non si rischia forse di limitarsi a una semplicistica «verniciatura biblica» delle nostre prassi consolidate? Yves-Marie Blanchard disegna qui i tratti caratteristici dell'insieme biblico, stabilendone il legame con il cuore del mistero cristiano: la connessione diretta con la rivelazione, il canone dei testi, il rapporto tra i due Testamenti, la pluralità di lingue, lo stile di scrittura...
Il presente volume e' dedicato ai testi biblici per le Messe dei defunti: sia quelli previsti dal Lezionario sia alcuni altri.
Solo a torto Hans Küng (1928-2021) potrebbe essere ridotto a "teologo ribelle" oppure a "contestatore del papa". Perché è stato precursore e visionario, ottenendo ascolto in settori come l'economia e la politica. È stato prete e pastore, abituato a porgere orecchio alle preoccupazioni di chi gli si rivolgeva in cerca d'aiuto. È stato uno dei pochi teologi conosciuti e rispettati anche da un pubblico laico e da rappresentanti di altre fedi religiose, in tutto il mondo. La sua emozionante biografia intellettuale non solo è stata plasmata da temi diversissimi, ma ha anche mostrato tante sfaccettature differenti. Lo spettro di argomenti coperti dalla sua opera teologica è semplicemente impressionante, così come il suo impegno indefesso per un rinnovamento della teologia, per la riforma della chiesa, per l'ecumenismo, per il dialogo interreligioso e per un'etica globale. Nei contributi di questo libro, amici, teologhe e teologi rendono omaggio dalle più diverse prospettive all'opera multiforme di Küng e mostrano l'importanza duratura del pensiero di questo autore d'eccezione. «Ho ricevuto in dono una vita ricca sotto tutti i punti di vista. Non sono "stanco della vita", bensì "pago della vita": così come, secondo la Bibbia, sono morti "sazi di giorni" sia Abramo e il re Davide, sia Giobbe» Hans Küng.
Uscendo dai soliti schemi, una donna si intrattiene giorno dopo giorno con la «benedetta fra tutte le donne». Per descrivere le lettere che Anne Lécu indirizza a Maria di Nazaret bisogna far coincidere gli opposti: sono mistiche e concrete, contemplative e folgoranti, adoranti e familiari, pacate e provocatorie, edificanti e gustose. Rendendole pubbliche, questo libro fa di ciascuno di noi un (o una) corrispondente fra la Terra e il Cielo. Mettendo per iscritto i suoi pensieri e le sue meditazioni, confessando le sue aspettative e i suoi interrogativi, Anne Lécu li colloca nella storia stessa di Gesù, dall'annunciazione alla risurrezione. Le cronache del mondo fanno eco alle grazie più grandi e alle sofferenze più acute conosciute da Colei che ha dato carne al Verbo. L'enigma dell'iniquità scompare davanti al mistero dell'incarnazione, l'infedeltà davanti alla meraviglia. La Vergine abbraccia e stringe a sé tutta quanta l'umanità ferita. Un piacere che è allo stesso tempo spirituale e letterario.
Un episodio strano, misterioso, narrato nel Vangelo di Giovanni, funge da filo rosso di questo libro: un personaggio pressoché ignoto, Natanaele, si mostra piuttosto scettico su Gesù, che gli viene presentato come il messia; eppure, non appena questi gli confida: «Ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi» (Gv 1,48), Natanaele inizia a credere in lui. Perché? Cos’è avvenuto? Chi era davvero la persona seduta sotto il fico? Risponde Candiard: quella persona sei tu, sono io, è ciascuna e ciascuno di noi che sogniamo di vivere finalmente la nostra vita in pienezza.
La nostra vita sociale, intellettuale, amorosa, è sempre e soltanto la ricerca e il perseguimento della vita vera. Fino alla luminosa evidenza che la vita che desideriamo e la vita che Dio vuole per noi sono una cosa sola.
In queste pagine Candiard, esplorando la routine grigia e opaca della quotidianità anonima, ne svela lo sfavillio segreto che è barlume di eternità. Grande lezione – al tempo stesso umile e sapiente, semplice e alta – di spiritualità, sulla scia dei grandi maestri di sempre.
Dal 1968 è il più qualificato e apprezzato strumento di lavoro per la comunicazione di fede nelle assemblee liturgiche. Il suo intento non è quello di sostituirsi ai responsabili delle comunità cristiane, ma di offrire loro un qualificato contributo per animare in modo sempre più adeguato e incisivo le assemblee celebranti, domenicali e festive.
Per ciascuna domenica e festa vengono proposti quattro contributi per preparare l'omelia:
– un'analisi delle tre letture bibliche, con elementi per indagare il senso originale dei testi;
– una riflessione su un tema particolare che sta al centro della Parola di Dio;
– uno schema completo di omelia, con indicazioni per la celebrazione e la regia liturgica;
– due schede (una per il presidente, una per i collaboratori) che suggeriscono gli interventi di parola adatti alle diverse figure ministeriali e alle diverse sequenze celebrative.
Ogni fascicolo è inoltre arricchito da:
– un Dossier monografico che passa in rassegna una nutrita sequenza dei nostri modi di dire: Gesù è il povero, Sono arrabbiato con Dio, Morire a se stessi, Dire le preghiere, Dio ti vede;
– un Sussidio pratico per celebrazioni particolari durante l’anno liturgico e per interpretare cristianamente le vicende della vita civile ed ecclesiale (Celebrazioni della Parola, Via Crucis, Novene…)
– una Rubrica «Sguardi in pastorale».
In edizione italiana il testamento spirituale e culturale di Teilhard de Chardin.
Dalla quarta di copertina:
Viene qui presentata per la prima volta in traduzione italiana l'opera di Pierre Teilhard de Chardin (1881-1955), Il Cuore della Materia pubblicata postuma nel 1976, a conclusione dell'edizione delle Oeuvres in 13 volumi (1955-1976).
L'opera riunisce due testi di alto valore letterario e religioso:
1. Il Cuore della Materia, steso da Teilhard negli ultimi anni della sua vita, nel 1950. Esso costituisce una sorta di autobiografia, in cui lo scienziato e scrittore svela come la via della scienza e la via della religione siano arrivate in lui a confluire in sintesi, e si conclude con una pagina intensa, la Preghiera al Cristo sempre più grande;
2. Il Cristico, steso da Teilhard nel marzo 1955, a un mese dalla sua morte improvvisa, come testamento spirituale e intellettuale.
Conclude il volume l'Ultima pagina del Diario, scritta da Teilhard il giovedì santo, 7 aprile 1955, a tre giorni dalla sua morte (avvenuta il giorno di pasqua, il 10 aprile 1955), e riprodotta nella decifrazione e con le annotazioni del biografo di Teilhard, il prof. Claude Cuénot.
Prefazione del teologo Norbertus W. Wildiers, curatore della edizione francese delle Oeuvres di Pierre Teilhard de Chardin.
Indice analitico a cura di Fabio Mantovani, Presidente della Associazione italiana Teilhard de Chardin (Firenze).
La Bibbia, e in particolare l'Antico Testamento, è stata spesso chiamata in causa, a torto o a ragione, per giustificare vuoi la disparità uomo-donna, vuoi una morale sessuale restrittiva, vuoi il divieto di rapporti tra persone dello stesso sesso. Questo libro illustra, in forma facilmente leggibile ma con rigore scientifico, le molteplici affermazioni della Bibbia ebraica sulla sessualità. Fischer passa in rassegna i racconti della creazione e le disposizioni giuridiche che normano l'esercizio della sessualità, i canti d'amore che riempiono un intero libro (il Cantico dei cantici) e le descrizioni delle gioie e delle fatiche nelle relazioni fra uomini e donne, senza sottrarsi alla sfida di esaminare pagine intollerabili sulla violenza sessuale che presentano Dio addirittura come complice. Nelle undici sezioni del saggio i lettori sono messi a contatto con l'intero spettro della sessualità umana: tanto orribili casi di abuso, a un estremo, quanto la liberante dimensione di senso che, all'altro, continuano ad avere i testi scritturistici. L'autrice rilegge la tematica in una società come la nostra che, oggi, aspira faticosamente a costruire una parità di genere.
Studi
Un popolo di sacerdoti (pag. 5)
Serena Noceti
Laici che presiedono (pag. 11)
Claudio Ubaldo Cortoni
Il meglio rituale della pandemia (pag. 16)
Giuseppe Costa
Chiesa domestica? (pag. 22)
Valeria Trapani
La preghiera monastica (pag. 27)
Fulvia Sieni
L’evangelizzazione di strada (pag. 32)
Davide Banzato
L’esperienza delle Équipe Notre-Dame (pag. 38)
Leonarda Garelli, Franco Garelli
Prima e dopo le messe (pag. 42)
Daniele Piazzi
La guida degli esercizi spirituali (pag. 47)
Giuseppe Piva
Pregare al tempo dell’intelligenza artificiale (pag. 52)
Luca Peyron
Formazione
Una donna all’altare
La testimonianza di una referente pastorale in Svizzera (pag. 57)
Lara Tedesco
Non come muti spettatori
4. Il profeta in cerca della parola (pag. 62)
Paolo Alliata
Asterischi
Gesti e parole
6. Il ministero del catechista (pag. 67)
Matteo Dal Santo
Gesti e parole
7. Il Benedizionale e i laici (pag. 71)
Miguel A. Gamboa
Chiacchiere di sacrestia
Clericali senza preti (pag. 75)
Manuel Belli
Invito alla teologia morale non è un trattato di teologia morale, bensì svolge un semplice ruolo propedeutico: invita - appunto - a riflettere sull'annuncio cristiano in materia morale.
Due i motivi di questa scelta di Enrico Chiavacci. Innanzitutto, l'attenzione a tanti e singoli assillanti problemi etici non deve far perdere di vista la visione e la comprensione del quadro di riferimento in cui i singoli problemi sono collocati. In secondo luogo, l'annuncio cristiano non annulla l'esperienza e la riflessione semplicemente umana: di conseguenza la teologia morale si impegna a creare un'interfaccia fra la propria tradizione (il proprio statuto scientifico) e le esperienze e le conoscenze umane in culture diverse e in ambiti diversi.
Ora questo fortunato libro esce in ottava edizione, con una nuova Postfazione che delinea la figura dell'autore, ricostruisce il suo contributo originale all'etica teologica in Italia ed evidenzia i pregi di questo breve scritto.
«Questo è un invito rivolto a chiunque operi nel campo della riflessione umana: un invito a sentire la teologia morale come una proposta seria, come una compagna di cammino affidabile e rispettosa. Dove l'attenzione e la preoccupazione per l'altro, chiunque sia, si fa principio etico ineludibile nel decidere di se stessi».
Questo volume suggerire un percorso di lectio divina a partire dal Vangelo di Marco.