Uno studio, unico nel suo genere e apprezzato a livello mondiale, che si situa nel campo di tensione tra spiritualità vissuta e studio della spiritualità. Dapprima introduce alla spiritualità come fenomeno vivo; poi, definito l’oggetto materiale e formale di analisi, delinea un piano metodologico di lavoro; infine concretizza la metodologia individuata sviluppando quattro linee di indagine.
Dalla quarta di copertina:
Questo Manuale di spiritualità si articola in tre parti e si propone come accesso metodologico allo studio della spiritualità. Trattazione unica nel suo genere, offre una introduzione fondamentale per tutti coloro che intendono occuparsi, in modo scientifico, di questioni relative alla spiritualità cristiana.
Il tema “Spiritualità” è andato ponendosi sempre più al centro della ricerca di una religiosità autentica e di una fede capace di cogliere i “segni dei tempi”. Quest’opera mette a disposizione un panorama aggiornato sulla situazione internazionale degli studi in questo campo.
Nella prima parte – Forme – si affrontano interrogativi di fondo: Quali sono le principali forme di spiritualità esistenti e come si possono descrivere? Come leggere testi di natura spirituale? Quali temi caratterizzano la spiritualità? Come si apprende l’arte dell’accompagnamento spirituale? E inoltre vengono presentate, nelle loro reciproche relazioni, tre forme principali di spiritualità: la spiritualità del laicato, vissuta all’interno dell’ambito familiare; la spiritualità istituzionalizzata, nelle sue forme pubbliche; i (contro)movimenti, che appaiono al di fuori del sistema condiviso religioso e culturale.
Nella seconda parte – Fondamenti – si pone la domanda centrale: Che cos’è in realtà la spiritualità? E si tenta di dare un risposta a questa fondamentale domanda dall’interno di due prospettive: dall’interno della spiritualità vissuta, e dall’interno della disciplina della spiritualità.
Nella terza parte – Metodi – si illustrano i metodi della ricerca scientifica sulla spiritualità e vengono delineate quattro strategie d’indagine: la descrizione, l’ermeneutica, la sistematica, e la mistagogia.
Un'opera nuovissima e complessa.
«Uno studio appassionante! La morte del Messia di Raymond Brown incorona due millenni di studi cristiani riflettendo "sullo scandalo della crocifissione". Nessuno studioso di relazione ebraico-cristiane dovrebbe mancare di studiare questa ponderata, partecipe e documentata trattazione dei Racconti della passione. Brown ancora una volta ha dimostrato la sua posizione come Padre, Rabbi e maestro di tutti noi». Burton L. Visotzky (Jewish Theological Seminary of America)
Dalla quarta di copertina:
«Il biblista R. Brown assume in quest'opera come linea di demarcazione del racconto della passione e morte di Gesù non l'ultima cena, ma la scena del Getsemani con Gesù orante sotto gli ulivi del podere oltre il torrente Cedron. Da quel momento egli procede orizzontalmente, cioè ricostruendo e vagliando ogni quadro con il contributo dei quattro evangelisti. Si ha così la possibilità di isolare in "sinossi" le variazioni del racconto e le coincidenze. Un racconto strutturato in quattro atti: la preghiera notturna e solitaria di Gesù nel Getsemani ove avviene il suo arresto; il processo giudaico; il processo romano; la crocifissione con la relativa sepoltura […]. In un periodo in cui alcuni rigettano con arroganza il metodo esegetico storico-critico considerandolo come un'arida esercitazione filologica che priva il testo sacro della sua trascendenza, Brown mostra sul campo quanto sia fecondo lo studio serio e severo delle parole per scoprire l'epifania della Parola […].
L'opera è un punto fermo imprescindibile di quelle pagine che ci narrano la storia di poche ore che hanno, però, inciso profondamente e indelebilmente nella vicenda dell'umanità». Gianfranco Ravasi dall'Introduzione
La Chiesa cattolica sta attraversando una fase di radicale indebolimento e di ricostruzione. Ai suoi vertici non sono pochi coloro che si propongono di "salvare il salvabile": si aggrappano a quel che ancora regge, tenendo lo sguardo fisso sul passato, con un misto di nostalgia e rassegnazione. Greshake chiede, invece, di ricominciare da capo, attuando un rinnovamento assolutamente più profondo, radicale, sostanziale. Il teologo tedesco rivendica con fermezza una "real-utopia" ecclesiale, in cui l'agire sia orientato non a preservare il passato tramandatoci, ma a immaginare il futuro promessoci. Egli scopre e fa emergere quelle tendenze che già oggi sono proiettate sul domani, prefigurandolo, ed elabora alcune linee fondamentali di una Chiesa a venire che sia capace di reinventarsi. È la visione di una Chiesa che, in quanto minoranza, prende nuovamente coscienza del suo mandato e della sua forma vitale, una Chiesa dei laici, una Chiesa spirituale con una mutata forma sociale.
Questo saggio di Aristide Fumagalli propone una concezione rinnovata della teologia morale fondamentale, traducendola in una originale trattazione sistematica. La novità della concezione consiste nell'assumere lo Spirito Santo quale chiave di volta per interpretare e valutare l'agire della libertà umana e l'originalità della trattazione consiste nel prospettare la sua indagine articolando sistematicamente l'interazione tra Spirito e libertà. Il saggio contempla quattro parti. Nella prima, di natura prospettica, si studiano congiuntamente lo Spirito e la libertà, quali costitutivi dell'amore che caratterizza la morale cristiana. Nella seconda parte, di natura analitica, si studia lo Spirito nella libertà, indagando come lo Spirito agisca nella libertà quale legge dell'amore. Nella terza parte, anch'essa di natura analitica, si studia la libertà nello Spirito, indagando come la libertà, nel dinamismo dell'agire morale, sia responsabile dell'amore donato dallo Spirito. Nella quarta parte, di natura sintetica, si illustra come la vita in Spirito e libertà attui il cammino nell'amore corrispondente all'agire morale cristiano. Valorizzando la prospettiva pneumatologica per l'elaborazione della teologia morale, il saggio - raccogliendo e sistematizzando lo studio e l'insegnamento di trent'anni - svolge l'affascinante e impegnativo compito di rendere rinnovata ragione della bellezza della morale cristiana.
Il percorso del libro prende avvio dalle 'sorgenti della fede', approfondisce il tema della comunicazione della fede ('la fede trasmessa') ed esamina poi la 'fede professata'. Alla celebrazione che attualizza nel tempo l'opera divina della salvezza è dedicata la sezione sulla 'fede celebrata', mentre della 'fede vissuta' si occupano i capitoli successivi. In un contesto pluralista quale è quello attuale è doveroso riflettere sulla 'fede in dialogo', non senza qualche specifico richiamo alla 'fede in cammino', e cioè al carattere sempre itinerante dell'atto di credere. A mo' di approdo il libro offre infine una considerazione sul 'sorriso della fede'.
La presente guida integra il Quaderno attivo dei ragazzi n. 1 Gesu ci chiama e ci parla"." Il volume sussidia il primo tempo dell'itinerario di tipo catecumenale per l'iniziazione cristiana del ragazzi: la prima evangelizzazione (tre fasi della durata di un biennio). Esso contiene la guida per gli accompagnatori e le schede per le attivita con il gruppo dei genitori. Alla fine della guida sono infine suggeriti cinque incontri da tenersi con il gruppo dei formatori nella fase preparatoria dell'itinerario.
Il Corso di liturgia di Adolf Adam - compendio scientificamente documentato e insieme scritto in modo divulgativo - è diventato un "classico" per la formazione liturgica. Anche nella nuova edizione, completamente rielaborata e aggiornata, continua a essere uno strumento affidabile di orientamento e di riflessione sulla liturgia della chiesa. Gli studenti della disciplina e tutti coloro che sono interessati al culto cristiano possono trovare in questo corso il sapere liturgico indispensabile sia dal punto di vista teologico sia in funzione della prassi pastorale. Il libro offre inoltre un aiuto concreto per celebrare la liturgia in modo attivo, fecondo e consapevole, tanto negli atteggiamenti interiori quanto nella sua forma esteriore.
L'autrice indica un cammino teso a ricomporre in unita il proprio essere, nell'ascolto della Parola.
Che rapporto esiste fra parola di Dio e liturgia? L'espressione "sacramentalità della Parola", comparsa in un recente testo del magistero (Verbum Domini, n. 56), costituisce il frutto di un lungo cammino di ripensamento di quel rapporto. Il presente volume, scritto a quattro mani da un biblista e da un teologo, intende mettere a fuoco il significato dell'espressione attraverso un itinerario strutturato in quattro momenti. Il primo ricostruisce il percorso che ha condotto il magistero a formulare il tema, seguendo le tappe principali della sua acquisizione. Il secondo si interroga sulla possibilità di un discorso biblico sul carattere sacramentale della parola di Dio, alla luce di alcuni passi scelti dell'Antico e del Nuovo Testamento. Il terzo momento esamina criticamente le proposte teoriche più rilevanti che, nel corso del Novecento, hanno offerto un'elaborazione coerente dell'argomento. La sezione conclusiva è infine dedicata a una ripresa delle questioni bibliche e teologiche implicate nel tema.
Perché Gesù per parlare di Dio, del suo Regno e di ciò che si aspetta dalle persone, ha deciso di raccontare delle storie? Anche nel suo confronto con gli avversari, il Nazareno si serve di racconti per mettere in crisi una certa visione di Dio e della fede, e suscitare così un nuovo agire: più fraterno, attento agli ultimi, ai più deboli e agli emarginati. Gesù non "spiega" Dio come una teoria, ma lo rivela col proprio agire. Analogamente, solo una storia narrata può mettere in scena l'eccesso d'amore che è la vera novità di Dio. Con il loro finale aperto le parabole suscitano la creatività dell'uditore, chiamato a vivere di questa nuova immagine di Dio nella propria quotidianità. Ripercorrendo trentadue parabole tratte dai vangeli sinottici, il noto esegeta belga Camille Focant ci offre un percorso biblico fresco e piacevole, al fine di esplicitare come funziona ancora oggi l'insegnamento in parabole di Gesù.
In questo commento discorsivo e scorrevole, Blenkinsopp esplora la storia biblica di Abramo, facendoci dono di un ritratto nuovo e creativo di questo intrigante antesignano per giudaismo, cristianesimo e islam. Mentre decifra i testi di Genesi 11-25, Blenkinsopp si concentra sull'arte letteraria e teologica della narrazione nel suo insieme. Egli discute inoltre una serie di questioni sollevata dalla saga di Abramo, tra cui la conferma delle promesse di Dio, il cosiddetto sacrificio di Isacco (anche in rapporto alla morte di Gesù) e il ruolo dell'altro figlio di Abramo, Ismaele. Ogni capitolo comprende poi una sezione intitolata «Colmare le lacune», che analizza con occhio critico una quantità di commenti ebraici, cristiani e islamici suscitati dal testo-base di Genesi nel corso dei secoli. Abramo ne esce illuminato di una luce nuova. Da storico esperto qual è, Blenkinsopp ci restituisce un riassunto solido ed essenziale del testo, delle sue affermazioni e delle sue ricche risorse per la fede. Concentrandosi infine sul ruolo e la funzione che la tradizione abramitica seguita a svolgere, al lettore e alla lettrice si spiega che cosa può significare il patriarca per i cristiani di oggi.
Prefazione del cardinal Mario Grech, segretario generale del sinodo dei vescovi
Il presente volume – curato da R. Luciani, S. Noceti e C. Schickendantz e in uscita contemporanea in edizione inglese, spagnola, portoghese – offre un apporto di grande qualità alla riflessione sulla sinodalità. I contributi che raccoglie affrontano coraggiosamente questioni aperte e argomenti problematici, ed esprimono le riflessioni di venti studiosi/e, fra i massimi esperti a livello mondiale; molti di loro sono membri della commissione teologica e della commissione metodologica del sinodo dei vescovi. Ne risulta un contributo imprescindibile per il prossimo sinodo dei vescovi (2021-2023), ma anche per lo stesso cammino sinodale della chiesa italiana (2021-2025).
Descrizione
Papa Francesco, fin dall’inizio del suo pontificato, ha sollecitato la chiesa intera alla conversione pastorale e alla riforma. Tale prospettiva si è strettamente saldata con la maturazione di una coscienza e di una forma sinodale di chiesa. Ciò rappresenta una sfida straordinaria, perché comporta un cambiamento dei paradigmi, una revisione delle strutture esistenti, la creazione di nuove pratiche.
Il presente volume – curato da Rafael Luciani, Serena Noceti e Carlos Schickendantz – si offre come apporto alla riflessione in corso sulla sinodalità, ricco com’è di preziosi contributi che raccolgono le riflessioni di venti studiosi internazionali, uomini e donne. Tutti affrontano coraggiosamente questioni aperte e argomenti problematici. Lo fanno pensando insieme – sinodalmente – e intrecciando diverse competenze disciplinari, in una riflessione attuale sul mistero della chiesa che richiede, nondimeno, di considerare le implicazioni sul piano storico, fenomenico e istituzionale.
Le quattro parti del volume suggeriscono la logica aperta e dinamica che ha guidato la ricerca: si tratta di costruire la sinodalità; di riconfigurare ministeri, carismi, servizi; di creare consenso; di sinodalizzare le istituzioni. La ricostruzione del dibattito teologico e canonistico in atto si salda, allora, con l’individuazione di nuove possibili vie di sinodalità effettiva in tutti i contesti e a tutti i livelli della vita ecclesiale.
Questa pubblicazione, nata da un progetto del Gruppo iberoamericano di teologia, contribuisce al processo di riforma sinodale della chiesa per concorrere alla «edificazione del corpo di Cristo» (Ef 4,13) nell’unità della fede e dell’amore.
Commento
Questi i nomi del gruppo internazionale di autrici e autori che hanno contribuito al volume, fra i quali compaiono anche quelli dei due sottosegretari del sinodo dei vescovi:
Nathalie Becquart (Italia); Raúl Biord Castillo (Venezuela); Alphonse Borras (Belgio); Agenor Brighenti (Brasile); Catherine E. Clifford (Canada); Margit Eckholt (Germania); Massimo Faggioli (USA); Anne Béatrice Faye (Burkina Faso); Gloria Liliana Franco (Colombia); Carlos M. Galli (Argentina); Arnaud Join-Lambert (Belgio); Rafael Luciani (Venezuela); Santiago Madrigal (Spagna); Luis Marín de San Martín (Italia); Serena Noceti (Italia); Gilles Routhier (Canada); Ormond Rush (Australia); Carlos Schickendantz (Cile); Dario Vitali (Italia); Myriam Wijlens (Germania).