In breve
«Creazione o evoluzione? L’alternativa è superata da tempo. Sia le scienze sia la fede parlano dello stesso mondo, ma sotto due punti di vista molto diversi – e tutti e due i punti di vista sono estremamente importanti» (Medard Kehl). Un saggio sulla fede cristiana nella creazione, a confronto con le domande cruciali dell’uomo d’oggi.
Descrizione
«Insieme a molti scienziati e teologi, sono del parere che l’alternativa “creazione o evoluzione” sia fondamentalmente superata da molto tempo. Entrambe le parti, le scienze e la fede, parlano dello stesso mondo, ma sotto due punti di vista diversissimi, ed entrambi i punti di vista sono importanti per noi uomini. Insieme offrono una visione del mondo assai più ricca di quella che possono dare presi ciascuno per conto suo» (Medard Kehl).
Il mondo è frutto semplicemente di un cieco caso? Oppure è al contrario la materializzazione di forze divine? Per il cristianesimo il mondo non è né l’uno né l’altro, ma è “creazione”. Questo volume presenta la fede cristiana nella creazione e risponde alle domande centrali: In che rapporto sta la fede religiosa con le scienze della natura? C’è una provvidenza divina per la nostra vita? Perché ci sono tanto dolore e tanta sofferenza se il mondo è una creazione buona? Da dove viene il male? E, alla fine, per quale motivo esistiamo?
In breve
Otium è essere capaci di fare silenzio. Soltanto chi tace riesce ad ascoltare, a tendere l’orecchio interiore per entrare nel mistero delle cose. Otium è allora il luogo della contemplazione. Se non vuoi sapere una moltitudine disparata di cose, ma conoscere la sostanza dell’essere, allora prenditi del tempo, assapora l’otium.
Descrizione
«Il riposo e la calma sono dire di sì al mondo, dire di sì alla vita e dire di sì a noi stessi. Felici sono quegli attimi in cui non vogliamo nulla, ma siamo presenti, privi di qualsiasi intenzionalità, in armonia con la nostra anima, in armonia con il mondo» (Anselm Grün).
Prendetevi tempo, assaporate l’otium.
L’otium è la capacità di fare silenzio e tacere. Soltanto chi tace riesce ad ascoltare. Nell’ascolto tendo l’orecchio per entrare nel mistero delle cose. L’otium è il luogo della contemplazione, dell’osservazione prolungata del mistero delle cose. Non voglio sapere una moltitudine disparata di cose, ma ambisco a conoscere la sostanza dell’essere.
In breve
Quindici figure bibliche – Abramo e Mosè, Naaman il Siro e l’anonimo servo del Signore, Giona, Ester, Susanna, Gesù con Pietro, Giacomo e Giovanni, la Samaritana, Marta e Maria, il cieco nato, ma anche personaggi delle parabole come il fariseo e il pubblicano, il padre misericordioso, l’uomo ricco e il povero Lazzaro – scandiscono l’itinerario spirituale di Quaresima, lungo il quale i credenti in Cristo sono esortati a intensificare l’ascolto della parola di Dio.
Descrizione
Il periodo quaresimale ci propone un cammino di quaranta giorni dove sperimentare in modo efficace l’amore misericordioso di Dio, ritornando a lui con tutto il cuore, a lui che ci converte.
È una consolazione percorrere proprio quel cammino in compagnia di figure bibliche come queste che, con il loro esempio, ci spronano ad accogliere la volontà divina e ci preparano a rivivere il mistero pasquale. Ed è un’autentica sfida averle al proprio fianco, confrontarsi con la loro testimonianza, gareggiare con i loro doni di fede, far battere il proprio cuore all’unisono con il loro – e con il cuore di Dio!
È un sussidio per la liturgia feriale che mette a disposizione tutto quello che serve sia al Presidente sia al lettore. È un sussidio pratico perché alla sede consente di evitare il Messale e di inserire il ricordo del defunto nella preghiera dei fedeli. È ricco perché attinge a diverse tradizioni liturgiche e offre nuove composizioni. È originale, perché pensato per "colorare" con la Parola di Dio i riti d'ingresso, la liturgia della Parola e i riti di conclusione.
Partendo dalla propria esperienza e portando la propria testimonianza, con questo nuovo libro il cardinale Kasper corona un progetto perseguito per anni e completa le sue grandi monografie precedenti, dedicate a cristologia e dottrina su Dio.
La tensione tra fede nell'incarnazione e svalutazione del corpo rispetto all'anima attraversa l'intera storia del cristianesimo. Ai giorni nostri la questione assume però nuove valenze: la pelle nuda di corpi eroticamente stilizzati è pressoché onnipresente. La presente raccolta di saggi cerca di riflettere da una prospettiva risolutamente teologica su questi sviluppi culturali. Con contributi di Regina Ammicht Quinn, Theresia Heimerl, Stefanie Knauss, Ulrike Kostka, Stefan Orth, Magnus Striet e Saskia Wendel.
"Il corpo sente meglio dell'orecchio", dice un proverbio. Il corpo ascolta la nostra anima e percepisce che cosa essa ci vuole dire. A volte reagisce anche con la malattia, per segnalarci qualcosa. Esiste un'arte spirituale della vita sana, che prende sul serio tanto il corpo, quanto l'anima. È quell'arte di vivere che Anselm Grün ci fa conoscere.
Meditazioni teologiche sull'Unzione degli Infermi di Karl Rahner.
Rivista internazionale di Teologia, n. 5/2011. Economia e religione.
Rivista internazionale di Teologia, n. 5/2011. Economia e religione.
"L'opera Teologia della speranza di Jürgen Moltmann, edita in edizione originaria nel 1964 (e in traduzione italiana come BTC 6 nel 1970, è ormai un testo classico della teologia del XX secolo. Il messaggio dell'opera, tradotta nelle principali lingue internazionali, affermava che l'esistenza cristiana e l'azione sociale si devono coniugare insieme. A lungo attesa, ora finalmente vi fa seguito questa nuova opera, "Etica della speranza", in cui l'Autore spiega come si potrebbero prospettare, alla luce di una teologia della speranza, delle visuali etiche, dei giudizi etici e un agire concreto. Questa nuova opera, "Etica della speranza", non è un manuale che tratta di princìpi generali atemporali, ma un progetto di prassi etica. A un capitolo fondamentale sul nesso esistente tra escatologia ed etica seguono tre passaggi: il teologo cerca di delineare un'etica della vita in contrasto con un'etica della morte, un'etica della terra di fronte alle sfide ecologiche del presente e, infine, un'etica della giustizia di fronte ai crescenti squilibri sociali e globali nella convivenza sociale. La speranza incoraggia a fare quel che oggi e domani è necessario fare, con coraggio, di fronte al pericolo.