Nell'estate del 1630, a Milano, il caldo e le disastrose condizioni igieniche infiammano una violenta epidemia di peste capace di uccidere più di cento persone al giorno. In quel periodo due donne riferiscono di aver notato un uomo aggirarsi sotto la pioggia e ungere le mura delle case con una strana sostanza probabilmente in grado di diffondere il morbo. Da qui parte la storia del processo agli "untori" e la furiosa ricerca di colpevoli da parte dei magistrati, spinti dalla popolazione imbestialita a scelte arbitrarie. La vicenda che Manzoni ripercorre a oltre due secoli di distanza solleva pesanti interrogativi morali sul trattamento degli accusati, sulla pena di morte e sull'interazione tra passioni collettive ed esistenze individuali.
Cosa fare della nostra libertà? Come ricercarla, come nutrirla, come liberarla da ciò che la opprime? Questo libro è un percorso meditato e inaspettato, che attinge a piene mani dall'episodio evangelico di Maria Maddalena, donna liberata dalla possessione di sette demoni, e interroga il bisogno di libertà presente in ciascuno di noi. Attraverso riflessioni e semplici esercizi, capaci di interrogare l'esperienza quotidiana di ciascuno, l'autore aiuta a distinguere la libertà "malata" da quella "sana", arrivando a prevenire l'illusione di una libertà assoluta e la paura delle responsabilità che l'essere liberi porta con sé. Una sollecitazione preziosa, perché riappropriarsi della propria libertà significa prendere in mano, davvero, ciò che siamo nel profondo.
Ogni cosa intorno a noi richiede energia. Dobbiamo agire, scegliere, produrre, consumare, e non è una sorpresa se sempre più spesso ci scopriamo come svuotati, incapaci di far fronte alle mille esigenze che la vita propone. Questo libro vuole offrire una risposta meditata alla nostra inesauribile ricerca di energia, e lo fa in modo inaspettato, indirizzando la propria attenzione al tempo del riposo. Riguardo a questo gli insegnamenti di Gesù sono decisi, controcorrente, stimolanti. Ed è proprio dal riposo, dal Sabato, e dal significato che questo può assumere, che scopriremo la possibilità di offrire un senso profondo alla nostra attività, un significato che le donerà, come una fonte copiosa, nuova energia.
Le grandi figure e i grandi momenti della fede cristiana presentati ai bambini in coloratissimi volumetti dal costo contenuto. Racconti tratti dal Nuovo e dall'Antico Testamento affrontati in modo semplice per essere letti dai più piccoli. Età di lettura: da 6 anni.
Torna la collana Madri della Fede, una serie di commenti alle figure femminili del testo biblico.
Ester - la straniera, la regina, la nascosta - è protagonista del libro biblico che porta il suo nome, il rotolo che viene letto nella festa di Purim, in cui tra lacrime e sorrisi si parla della storia: un libro infatti “per un tempo come questo” (4,4), il tempo dell’esilio e della contaminazione con il mondo della Persia che lo vede nascere, ma anche il nostro tempo. Ester è una narrazione e vuole essere nuovamente narrata: il rotolo è entrato tardivamente nel canone ebraico, è stato accolto in quello cristiano con diverse aggiunte greche, come si può vedere dall’Appendice, è stato molto letto dagli Ebrei, che gli hanno dedicato un commento Talmudico, un Midrash, diversi Targumim.
Ester è il Rotolo e la capacità di srotorarlo, di rivelare quello che è nascosto, pur mantenendolo tale, come il Nome di Dio. Raccontata e allusa da tante persone - da Etty Hillesum alle Santuzze di Verga, da Wiesel a Delphine Horvilleur - trova qui nella penna di Giusi Quarenghi la forza poetica e la competenza biblica per tornare a parlare ai nostri giorni.
Giusi Quarenghi, nata a Sottochiesa in Val Taleggio nel 1951, vive a Bergamo. Lettrice appassionata della Scrittura, l’ha attraversata in molti modi e in molti sensi.Autrice in particolare di letteratura “infantile”, ha ideato albi illustrati e libri/gioco; ha scritto racconti, testi di divulgazione, sceneggiature, testi teatrali, romanzi, poesie; ha rinarrato fiabe, miti e storie sacre; ha riproposto i Salmi ‘per voci piccole’ e le storie del Primo Testa- mento (con le illustrazioni di Guido Scarabottolo, Topipittori 2020).
Bimestrale per la formazione e l'aggiornamento degli operatori liturgici
Nel 1990 Carlo Maria Martini pubblica la lettera pastorale Effatà, cui fece seguito, nel 1991, Il lembo del mantello, in cui ricorda che «notizia» non è merce, è comunità, deve renderci fratelli, non nemici. Con Effatà, il Cardinale propone una sorta di teologia della comunicazione prendendo spunto dall'autocomunicazione di Dio all'uomo. In Il lembo del mantello, a partire da un indovinato e vivace dialogo con il televisore, Martini traccia i criteri di una comunicazione che sia rispettosa della realtà e dell'uomo e che, proprio per questo, è in grado di diventare "lembo del mantello-, ovvero strumento di educazione e di crescita. Rileggere oggi questi testi, a dieci anni dalla scomparsa di Martini e a più di trenta dalla loro pubblicazione, ci consente di coglierne l'attualità e la lungimiranza, la profondità e la voglia di capire il mondo che ci circonda, di chiederci cosa significhi comunicare e fare informazione e di quale posizione la chiesa voglia assumere in tale contesto. "Gesù - scrive Martini - ci rende dunque attenti al valore unico e irripetibile di ogni persona e noi, affascinati dai media, dai grandi e intricati network, non dobbiamo mai dimenticare questo valore evangelico fondamentale: la relazione tra le persone. ancora oggi, dopo una pandemia e con una guerra tra le notizie del giorno, dobbiamo guardare al mondo come a una possibilità di relazioni". Ferruccio De Bortoli
Tutti i salmi nella nuova traduzione della Conferenza Episcopale Italiana, in una nuova edizione tascabile e dal prezzo contenuto.
Il volume è arricchito da introduzione, note e commenti della Bibbia Via Verità e Vita.
Le leggi che regolano la sesta classe delle elementari (una prima media per noi) sono misteriose, ma per Eric Haskins questo mistero deve essere svelato. Era un ragazzino normale, ma quest'anno un gruppetto di compagni ha cominciato a rendergli la vita impossibile chiamandolo Grunt, lo sfigato della classe. Tra loro c'è anche Donovan, che era suo amico fino all'anno prima. Eric viene continuamente umiliato di fronte a tutti e i bulli cercano anche di rovinare la sua amicizia con Melody Miller, la sua compagna preferita. Eric non capisce quello che sta succedendo finché non sente parlare del misterioso Libro del Bullo e comincia a indagare. Età di lettura: da 11 anni.
Carlo, l'ultimo imperatore degli Asburgo ha fallito in tutti i tentativi in cui ha impegnato le sue forze: non è riuscito a vincere la Grande guerra e nemmeno a fare la pace; non è riuscito a riformare l'impero né a evitarne il dissolvimento; non è riuscito a mantenere la corona né a riprendersela in due tentativi rocamboleschi; non è riuscito a salvare le sue sostanze, le sue proprietà e i suoi beni; non è riuscito a essere padre dei suoi otto figli, morendo prima di vedere l'ultima concepita; non gli è riuscito, come tanto desiderava, di vivere a lungo al fianco dell'amata moglie.