Una storia giovani. Ispirata ai “pelosetti” che tanta gioia riescono a regalarci. Come non amarli profondamente, gli umani possono anche farci del male, tradirci, deluderci, loro mai. Sono solo capaci di amare, se necessario, anche donando la loro vita per noi. Li ritroveremo in Cielo? San Giovanni Paolo II, così si espresse: “La Genesi ci mostra Dio che soffia sull’uomo il suo alito di vita. C’è dunque un soffio, uno spirito che assomiglia al soffio e allo Spirito di Dio. Non solo l’uomo, ma anche gli animali hanno un soffio Divino”.
Note sull'autore
Maria Rita Mazzanti è nata a Recanati. Dopo un periodo trascorso in Toscana, vive a Recanati. È autrice di “Artemide” e “Quale Amore – l’Amore vero non finisce, cambia, si trasforma”. Per le Edizioni Segno ha pubblicato “Un giorno a Loreto. Storie, misteri e ricette della tradizione”.
Le Dolomiti sono montagne fantastiche, uniche, diverse da ogni altra montagna. Prima d'esser abitati dagli uomini, i boschi, i laghi, gli anfratti fra le rocce e le praterie erano abitati da Salvàns, da Maghi e Strie, da Spina de Mul, da Orchi e Draghi, da Geplengmandl e dalle Anguane, esseri favolosi capaci di assumere apparenze differenti. Storie d'incantesimi e sortilegi, di tesori nascosti inseriti in un sentimento profondo della natura conducono ad una moltitudine di esseri fantastici che abitano valli e montagne. Contadini e pastori della società ladina prevalentemente rustica fino all'arrivo del turismo hanno conservato e tramandato di generazione in generazione numerosi antichissimi miti, molti nati in epoche preistoriche, rielaborati attraverso il tempo, complicati e accresciuti da nuovi elementi che nei secoli, a poco a poco, vi apportarono le varie generazioni. È questo l'incantesimo delle Dolomiti.