Lo specifico della teologia morale presuppone per il cristiano un modello di comportamento da seguire che non sia dettato soltanto dalla legge morale naturale, comprensibile anche da una ragione non illuminata dalla grazia e dalla fede, ma è Cristo stesso, icona ed epifania di Dio, che completando la rivelazione mostra all’uomo come vivere il suo “essere immagine somiglianza di Dio”. Il proprium dell’etica cristiana è l’imitazione di Cristo, per cui la conoscenza dei suoi insegnamenti è indispensabile per ricavare le proposizioni normative da seguire. Il presente lavoro si rivolge a tutti coloro che intendono avvicinarsi e approfondire le tematiche fondamentali della morale cristiana, con un linguaggio accessibile e pastorale.
La tematica dei cinque sensi diventa propedeutica per la comprensione della nostra storia, in quanto la loro rappresentazione può costituire un tramite per comprendere meglio le disposizioni morali che caratterizzano modalità diverse di approccio al paziente e le loro evoluzioni nel corso del tempo. Si è voluto riflettere a più voci sul possibile ruolo dei sensi come fondamento e base della cura e della pratica clinica stessa. Si è cercato di comprendere quali intrecci e quali riflessi generano nell'arte della cura, lo sguardo, la vista, l'ascolto, le diverse forme del toccare e del contatto corporeo, il gusto e l'olfatto. Parlare dei sensi nella cura è parlare della presenza sensibile e dell'indecifrabilità dell'uomo, che si potrebbe anche considerare come un modo di pensare, in uno stile diverso, la stessa «condition humaine». Qui sta la genesi della storia di questo libro, vale a dire, come un ritorno ai sensi può aprire nuove idee (anzi, questo è troppo limitato al senso della vista!) a nuove percezioni per la riflessione e nuovi significati bioetici. Sembra spiacevole, infatti, che la bioetica di oggi sia una bioetica dei principi e una bioetica delle frontiere (sia ai margini della vita umana, ma anche rispetto alle nuove biotecnologie), piuttosto che una bioetica della vita. Parafrasando Serres, si potrebbe dire che la bioetica odierna «non ha il senso dell'olfatto, e niente gusto». Da ciò l'importanza per l'esercizio della pratica clinica, di una riflessione sui cinque sensi.
Rivista teologica dell'Istituto Superiore di Scienze Religiose Fides et Ratio"- L'Aquila, n. 1/2012, gennaio -giugno 2012, 'Custodire la famiglia è custodire l'umano'. "
Rivista teologica dell'Istituto Superiore di Scienze Religiose Fides et Ratio"- L'Aquila, n. 2/2012, luglio -dicembre 2012. "
La tentazione di molti potrebbe essere ancora quella di pensa re che le organizzazioni malavitose siano un «male antico e invincibile», vanificando la presa di posizione contro le cosche da parte di tanti cittadini e fedeli osservanti e non. Proprio l'annuncio di pentimento e di conversione, che risuona particolarmente durante l'Anno giubilare straordinario della Misericordia, è il vero e autentico antidoto ad ogni mafia, ad ogni camorra, ad ogni Cosa nostra, ad ogni 'ndrangheta . Questo è il cuore pulsante del messaggio evangelico, che non è solo denuncia, ma è vita autenticamente vissuta da parte dei testimoni della fede, della legalità e della giustizia. Per dirla con Giovanni Paolo II, gli autentici testimoni, «in particolare quanti tra di loro hanno affrontato la prova del martirio, sono un segno eloquente e grandioso, che ci è chiesto di contemplare e imitare. Essi ci attestano la vitalità della Chiesa; ci appaiono come una luce per la Chiesa e per l'umanità, perché hanno fatto risplendere nelle tenebre la luce di Cristo; in quanto appartenenti a diverse confessioni cristiane, risplendono anche come segno di speranza per il cammino ecumenico, nella certezza che il loro sangue "è anche linfa di unità per la Chiesa"». (dalla Presentazione di S. E. Rev.ma Mons. Vincenzo Bertolone) Questo lavoro è una piccola antologia dei documenti collettivi, con testi a stampa, che la Conferenza Episcopale Calabra ha prodotto in quest'ultimo secolo (1916-2016) relativamente alla necessità di purificare la pietà popolare e contro il fenomeno mafioso-ndranghetista, che costantemente cerca di infiltrarsi per ottenere consensi e riconoscimenti pubblici; una raccolta per averli a immediata disposizione. I Vescovi infatti, singolarmente, si sono pronunciati in altre occasioni su tali tematiche all'interno del loro lavoro di sollecitudine per i fedeli loro affidati. (dall'Introduzione).
Il volume presenta le vicende della Chiesa dal VII al XIII secolo. Sette secoli di storia della Chiesa ripercorsi per offrire sia agli studenti universitari sia agli studiosi e ai cultori della materia, uno strumento utile a orientarsi nelle vicende che riguardano l'espansione del cristianesimo nel continente europeo fino alle soglie dell'età moderna. L'attenzione alle istituzioni e agli avvenimenti va di pari passo con una visione il più possibile globale, che tenga conto delle chiese orientali e del movimento missionario, e con una attenzione specifica alle forme di vita cristiana popolare e ai percorsi della pastorale. Si è scelto di stabilire come inizio del "Medioevo" il secolo VII, perché punto di svolta a motivo dei cambiamenti che avvennero nella centralità del cristianesimo: l'Impero Bizantino, il sorgere dell'Islam e la critica fase attraversata dalle chiese d'occidente. Il volume si conclude con l'analisi dei decenni che vanno dal Secondo Concilio di Lione fino alla fine del pontificato di Bonifacio VIII, quando già si delinearono profonde mutazioni nel ruolo istituzionale della Chiesa e nella mentalità del mondo ecclesiale.
Questo volume è il secondo di una breve serie dedicata ai sette sacramenti. Ne è autore Antonio Santantoni, per molti anni docente di liturgia ad Assisi e in diverse università e facoltà teologiche romane. La serie ha un titolo che è già una dichiarazione d'intenti: Sacramenti oltre: oltre la crisi, oltre la storia, oltre gli abusi e gli errori. Oltre la stessa tradizione del secondo Millennio. Per ritornare alle sorgenti. Sostiene l'autore che la Chiesa, riservandosi l'esclusiva del perdono dei peccati - perdono che a nessuno verrà più concesso se non per la mediazione di uno che la rappresenta in virtù d'un mandato sacramentale conferito con l'ordinazione - ha finito con il negare ai figli prodighi il diritto e la consolazione di rivolgersi direttamente al Padre, buttandosi ai suoi piedi per provare la dolcezza e la commozione dell'amplesso paterno. Peggio ancora, con questa decisione la Chiesa ha finito col negare al Padre la possibilità di riabbracciare il figlio perduto senza che questo abbraccio sia mediato dal "fratello maggiore".
Assisi città della Pace. Il saggio non vuole essere una lettura teologica, ma semplicemente un contributo per evidenziare l'attualità di questo pellegrinaggio di pace", il quale deve essere ancora esplorato in tutto il suo valore "profetico e storico". "
Una lettera alle famiglie per la Pasqua.
Contributi di: Liliana Biondi: Presenza giovannea e corrispondenze numeriche nel Laudario alla Vergine di David Maria Turoldo. Ipotesi di lettura. Giovanni Carrù: Il teologo papa: fede e scienza. Alessandro Cesareo: L'elemento religioso come fattore di sviluppo letterario e linguistico all'interno del Tardoantico: un'ipotesi di approccio storiografico. Lorenzo Chiarinelli: "Di che cosa ha bisogno la Chiesa?". Il vento e il fuoco. Wiestaw Dabrowski: La figura del vescovo alla luce del commento di san Tommaso d'Aquino al Corpus Paulinum. Enrico dal Covolo: Conosci te stesso per abbracciare il mondo. Una riflessione sapienziale tra ragione e fede. Stefania Di Carlo: Clemente V: dal "Verbale del Processo dell'ultimo concistoro" alla Bolla di canonizzazione di Celestino V. Luigi Maria Epicoco: Le sfere esistenziali in Kierkegaard. Michele Giulio Masciarelli: Cristiani sul ponte di due secoli. Daniele Pinton: Il Ministero Ordinato. Analisi del Rito di Ordinazione del vescovo, dei presbiteri e dei Diaconi. Roberto Rossi: Fra le pieghe del mistero. A proposito di due studi di Giuseppe Molinari.
Ricorre nel 2013 il bicentenario della nascita di Federico Ozanam. La sua è una spiritualità con un profondo senso dell'incarnazione, come è quella del suo ispiratore san Vincenzo de' Paoli.