Paolo Miccoli ha insegnato per quasi quarant’anni nella Facoltà di Filosofia della Pontificia Università Urbaniana, dove ha anche diretto l’Istituto Superiore per lo Studio dell’Ateismo. Ha pubblicato per l’Urbaniana University Press: Storia della filosofia contemporanea (19922); Corso di estetica (1995); Homo loquens. Oralità e scrittura in occidente (1998); Storia della filosofia moderna (1999); Corpo dicibile. L’uomo tra esperienza e significato (2003); Umanesimo per il terzo millennio (2006); La voce di Clio (2008).
Descrizione
Dialettica, Storia, Morale-Religione, Estetica sono ‘stanze’ privilegiate della filosofia contemporanea. L’autore esplora l’ampio perimetro della modernità culturale percependone lo stato d’animo attraverso un serrato confronto con autorevoli interlocutori di vario orientamento filosofico (Giordano Bruno, Vico, Pascal, de Maistre, Hegel, Bergson, Nietzsche, Heidegger, Adorno, Blondel, Fabro, Del Noce, Capograssi, Pareyson, Sciacca e molti altri).
L’impegno della ricerca della verità che, da Agostino in poi, ha attraversato e inquietato la Neuzeit, si è infatti tradotto in una varia e coinvolgente fatica di chiarire l’essenziale in ogni epoca: l’identità della persona umana, il suo ruolo di signore del mondo e di attore della storia.
Un libro che, nel ricostruire o stabilire parentele tra profili storici, conferma, con lucidità e introspezione ermeneutica, l’inesauribile avventura della razionalità.
Parlare di "missione" nell'Antico Testamento può sembrare improprio, perché in esso non viene sviluppato esplicitamente il tema della "missio ad gentes" e neppure si individua la volontà di fare proselitismo. Spesso ci si rivolge all'Antico Testamento, allora, andando alla ricerca di brani o figure (Abramo, il Deutero Isaia, Giona, alcuni Salmi, ecc.) che sembrano anticipare la prospettiva missionaria del Nuovo Testamento. È però importante cogliere qual è il contributo specifico che l'Antico Testamento può fornire al tema della missione senza forzare i dati biblici.
L'ipotesi sviluppata in questo volume è che la missione di Israele consiste nel rendere testimonianza al Signore attraverso tutta la vita del popolo, assumendo quindi la sua elezione come una responsabilità da vivere in rapporto agli altri. II particolare "servizio" che il popolo offre al suo Dio è analizzato a partire da alcuni esempi emblematici (la creazione, la liturgia, il culto, ecc.) che consentono di individuare e apprezzare la novità che scaturisce dalla rivelazione.
Perchè il Concilio Vaticano II adotta il concetto di "auto-comunicazione di Dio" per esprimere la rivelazione? Da dove derivano i Padri Conciliari questo concetto o chi ha influenzato il loro pensiero a questo riguardo? La ricerca conduce a due grandi teologi del XX secolo: Karl Barth e Karl Rahner, le cui riflessioni sull'auto-comunicazione di Dio all'umanità hanno senza dubbio avuto un impatto decisivo sulle delibere conciliari riguardanti il concetto di rivelazione.
Questo studio propone un approccio ai temi della migrazione nella prospettiva della missionarietà della Chiesa. L'obiettivo è comprendere quale rapporto esista o potrebbe essere sviluppato tra la mobilità umana e Chiese locali, quale relazione ci sia, cioè, tra i fenomeni in atto e il momento ecclesiale o viviamo, esaminando le risorse della pastorale nell'ottica dell'imperativo missionario che caratterizza la Chiesa.
Il pluralismo rappresenta per la riflessione missiologica e per la missione della Chiesa una sfida ed un'opportunità per riformulare in modo sempre più credibile l'annuncio del Vangelo. In tale ottica, i contributi intendono offrire alcune coordinate filosofiche e antropologico-culturali per cogliere il significato del pluralismo; uno sguardo su differenti modalità di leggere i mutamenti in atto, come nell'induismo e nella religiosità tradizionale africana; una prospettiva teologica, missiologica e pastorale per individuare alcune piste di riflessione per un dialogo attento e critico. Chiude il volume una rassegna bibliografica ragionata sul pluralismo.
Cristiano di confessione protestante, Paul Ricoeur è uno dei più importanti filosofi viventi. Questo saggio si sofferma sulla logica e l'etica che Ricoeur chiama della "sovrabbondanza", proprie cioè di una filosofia il cui fondamento è determinato dalla speranza. Mentre la logica dell'equivalenza appartiene all'etica della giustizia, la logica della sovrabbondanza, rivelata dal cristianesimo, è l'etica dell'amore. Il saggio indaga sulle particolari concezioni del linguaggio, dell'uomo e dell'azione che sostengono questa prospettiva e sulle implicazioni teologiche della filosofia ermeneutica di Ricoeur intesa come approssimazione alla logica della sovrabbondanza.
"Dalla preistoria fino all'età moderna - scrive lo storico delle religioni Julien Ries - l'uomo si è sempre presentato come homo religiosus. Il fenomeno religioso si presenta come un fenomeno primordiale all'interno di ogni cultura e di ogni civiltà; da sempre l'uomo ha vissuto l'esperienza fondamentale dell'incontro con il divino nella sua vita". Ma come si presenta, agli inizi del Terzo Millennio, il "fenomeno religioso"? Quali le sue nuove manifestazioni, i nuovi contesti di significato e le rinnovate aspettative? I saggi di questo volume intendono fare il punto scientifico sulla situazione religiosa attuale, offrendo analisi interdisciplinari che consentono un confronto aperto su metodi e contenuti, su tradizioni e mutamenti.
Il presente volume costituisce la raccolta degli interventi dei relatori al Congresso di Missiologia organizzato dalla Pontificia Università Urbaniana e dall'International Association of Catholic Missiologists (IACM). Il Congresso, svoltosi a Roma dal 17 al 20 ottobre 2000, ha proposto una riflessione missiologica sul passato, sul presente e sul futuro della missione cristiana studiando il ruolo salvifico di Gesù Cristo alla luce dei contesti socio-culturali dei diversi continenti.
L'evangelizzazione è il primo e principale mandato che Gesù ha dato agli apostoli: "Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo" (Mt 28,19). Il "Dizionario storico e teologico delle missioni" si caratterizza da altri dizionari mettendo in primo piano i protagonisti dell'evangelizzazione che lungo i secoli hanno speso la loro vita per il Vangelo. Ogni figura viene collocata nell'epoca e nei luoghi dove ha svolto la sua missione e si precisa quale contributo particolare ha dato. L'aspetto storico viene completato dalla riflessione teologica sulle principali tematiche e problematiche missionarie. Ogni voce è completata da una bibliografia essenziale per l'approfondimento.