Il "De contemptu mundi" di Innocenzo III necessita di essere letto e interpretato non tanto e non solo come comportamento esistenziale, , o come giudizio sulla pericolosità morale, spirituale e religiosa della condizione umana a motivo dei vizi cui è soggetta; ma come frutto di riflessioni e meditazioni sulla miseria, pochezza e insufficienza della condizione umana rispetto al conseguimento dei veri eterni beni
Il "De contemptu mundi" di Innocenzo III necessita di essere letto e interpretato non tanto e non solo come comportamento esistenziale, , o come giudizio sulla pericolosità morale, spirituale e religiosa della condizione umana a motivo dei vizi cui è soggetta; ma come frutto di riflessioni e meditazioni sulla miseria, pochezza e insufficienza della condizione umana rispetto al conseguimento dei veri eterni beni