L’assunto speculativo ed etico della centralità della Persona contraddistingue e conferisce attualità perenne all’umanesimo di Caterina da Siena. Profondamente coinvolta nelle vicende del suo tempo, si avvede dell’assenza morale ed etica nei costumi civili e religiosi. Si prodiga per scuotere le coscienze a rinsavirsi verso l’attenzione al senso della libertà, al senso dell’agire politico. Gli scritti e il suo esempio volitivo, evidenziano principi di una filosofia sociale che presenta notevoli analogie con l’insegnamento di Tommaso d’Aquino, principi capaci di muovere a una cultura della speranza e, per questo, della vita bella.
“Caterina, a piedi nudi nel vento” ripercorre passo passo il cammino umano e spirituale di Caterina, donna del quattordicesimo secolo, che le ha fatto conseguire mete così all’avanguardia perfino ai nostri giorni. Caterina sfida i venti contrari di pene e tribolazioni, di forti battaglie e tentazioni, con “fortezza”, in quanto legata a Cristo, “muro di tanta fortezza” che nessun vento contra-rio può abbattere.
Lottò in difesa della fratellanza, della tolleranza, della amicizia, della pace e dell’amore. Per ispirazione dello Spirito Santo “fabbricò” nell’anima sua una cella segreta, dalla quale si impose di non uscirne mai per qualunque cosa al mondo rimanendo sempre radicata nella cella del “conoscimento di sé”. “Caterina, a piedi nudi nel vento” è una lezione di vita, un insegnamento a dover e saper scegliere la strada da percorrere.