Leonzio di Bisanzio, monaco e teologo bizantino, visse e scrisse le sue opere nella prima metà del VI sec. Dell'antico scrittore viene presentato il pensiero teologico che è " fondamentalmente una cristologia che nasce dalle dispute orali contro i monofisiti ". Il fine ultimo dell'opera è quello di restituire significati e valori originari ad un tema per molto tempo rimasto ai margini degli studi dei patrologi che dei teologi.
Singolare trattato di teologia mistica che vuole far conoscere che cos'è la via unitiva, per indurre le anime ad aspirarvi e a fare sforzi generosi per raggiungerla. L'opera rimane sempre viva e valida specialmente quando ci si trova in un momento storico e con persone che, in forza di una pretesa modernistica, anche nell'ambito della vita ascetica, si lasciano andare in "un certo agnosticismo". Si pretende di poter prescindere dallo studio e dalla meditazione ignorando perfino i testi sacri. L'opera è ricca di citazioni, particolarmente collegate con le opere di S. Giovanni della Croce e S. Teresa d'Avila. Non mancano riferimenti e citazioni di altri scrittori mistici e di vari teologi. L'intero lavoro ha una finalità formativa più che educativa per favorire quanti aspirano a raggiungere una interiorità essenziale di vita cristiana: la configurazione a Cristo.
Cassiodoro è una delle figure più poliedriche della storia. Uomo di azione e di pensiero, svolse intesa attività politica e culturale. Il libro " De Anima " può essere considerato il primo trattato di antropologia cristiana, di profonda e piacevole lettura anche per i moderni.
Il Liber Regularum di Ticonio, teologo laico attivo nell'Africa del Nord nel IV sec., è considerato il primo compendio di ermeneutica biblica. Apprezzato da Agostino, il testo è qui presentato e commentato con l'individuazione, regola per regola, delle tematiche dominanti.