Il linguaggio di papa Francesco, al secolo Jorge Bergoglio, è un testo che intende far conoscere meglio l'attuale Pontefice, attraverso l'approfondita analisi del modo in cui si esprime. Le varie centinaia di pagine dei testi scritti da papa Bergoglio sono state "scandagliate" alla ricerca degli stilemi maggiormente personali, in modo da presentare al lettore una sorta di summa della comunicazione bergogliana, racchiusa in centinaia di citazioni. Si tratta di un metodo ormai sperimentato, messo a punto dall'autore per ricerche di ambito criminologico, ma che ha dato buoni frutti anche nel campo della comunicazione politica, e religiosa, attraverso i testi "Il linguaggio di Benedetto XVI, al secolo Joseph Ratzinger" (Genova, Erga, 2012), e "Da che pulpito. Manuale sul linguaggio clericale e la comunicazione religiosa" (ivi, 2015).
Mons. Bruno Forte, teologo e Arcivescovo di Chieti-Vasto, analizza la nuova prospettiva sulla famiglia di Papa Francesco dopo l'Assemblea Straordinaria del Sinodo dei Vescovi e in vista del Sinodo generale del 2015. Il volume presenta anche i testi dell'Assemblea Straordinaria (Roma, 5-19 ottobre 2014), della quale Mons. Forte è stato Segretario Speciale, su incarico di Papa Francesco: la Relatio Synodi (nella versione dei Lineamenta, il documento preparatorio per il Sinodo generale del 2015), le domande per la recezione e l'approfondimento e il Messaggio (Nuntius).
Il Vocabolario di Papa Francesco nasce con il desiderio di avvicinare la gente alle parole del Papa per conoscerne il pensiero autentico. In un'intervista rilasciata qualche tempo fa a un prestigioso quotidiano italiano, lo stesso Vescovo di Roma ha detto: "Non mi piacciono le interpretazioni ideologiche, una certa mitologia di Papa Francesco..." Per questo occorre "andare alla fonte" per capire il magistero del Pontefice e non fraintenderlo o interpretarlo a proprio uso e consumo. Ho sempre sostenuto e ho sempre insegnato ai miei studenti che il miglior commento di un testo è la sua lettura tranquilla e obiettiva. Questo è il compito che spetta a ciascuno di noi: andare alla fonte per comprenderne a pieno le parole. Questa è la nostra sfida: "Imitate coloro che lodate!"
Una guida all’Anno Santo della Misericordia nelle parole dirette di papa Francesco. In questo documento ufficiale, il Papa traccia un vero e proprio percorso da vivere nei giorni del Giubileo, fatto di momenti spirituali ma anche di azioni concrete. Delinea gli eventi principali dell’Anno Santo e invita tutti i cristiani a riscoprire le opere di misericordia spirituale e corporale, per curare le ferite antiche e nuove che colpiscono l’umanità, senza escludere nessuno. Perché la misericordia e il perdono sempre più devono diventare l’architrave della Chiesa nel mondo.
Gesù Cristo è il volto della misericordia del Padre. Il mistero della fede cristiana sembra trovare in questa parola la sua sintesi. Essa è divenuta viva, visibile e ha raggiunto il suo culmine in Gesù di Nazareth. Il Padre, "ricco di misericordia" (Ef 2,4), dopo aver rivelato il suo nome a Mosè come "Dio misericordioso e pietoso, lento all'ira e ricco di amore e di fedeltà" (Es 34,6), non ha cessato di far conoscere in vari modi e in tanti momenti della storia la sua natura divina. Nella "pienezza del tempo" (Gal 4,4), quando tutto era disposto secondo il suo piano di salvezza, Egli mandò suo Figlio nato dalla Vergine Maria per rivelare a noi in modo definitivo il suo amore. Chi vede Lui vede il Padre (cfr Gv 14,9). Gesù di Nazareth con la sua parola, con i suoi gesti e con tutta la sua persona rivela la misericordia di Dio.
Gli esercizi spirituali di papa Francesco predicati dal carmelitano p. Bruno Secondin. Sulla trama del cammino di Elia profeta, p. Bruno propone la sua "lectio divina" in tre movimenti: - Il primo basato sul "capire": un risalire al testo, al suo significato di base, allo scavo esegetico. - Il secondo, il "meditare", fa fiorire il testo svelandone tutte le sue potenzialità spirituali ed esistenziali. - Infine il terzo, l'"applicare a noi", alla nostra storia presente, alle nostre scelte, e qui p. Bruno propone lo stile di Elia la cui voce turba e ferisce la nostra coscienza facendola persino sanguinare. Il lettore potrà ripetere l'esperienza che papa Francesco e i membri della Curia romana hanno fatto, lasciandosi condurre fino "alle radici della fede, avendo il coraggio di dire no all'ambiguità, passando dagli idoli vani alla pietà vera, dalla fuga al pellegrinaggio", per usare ancora le parole indirizzate a p. Secondin dal Papa.
Gesù Cristo è il volto della misericordia del Padre. Il mistero della fede cristiana sembra trovare in questa parola la sua sintesi. Essa è divenuta viva, visibile e ha raggiunto il suo culmine in Gesù di Nazareth. Il Padre, "ricco di misericordia" (Ef 2,4), dopo aver rivelato il suo nome a Mosè come "Dio misericordioso e pietoso, lento all'ira e ricco di amore e di fedeltà" (Es 34,6), non ha cessato di far conoscere in vari modi e in tanti momenti della storia la sua natura divina. Nella "pienezza del tempo" (Gal 4,4), quando tutto era disposto secondo il suo piano di salvezza, Egli mandò suo Figlio nato dalla Vergine Maria per rivelare a noi in modo definitivo il suo amore. Chi vede Lui vede il Padre (cfr Gv 14,9). Gesù di Nazareth con la sua parola, con i suoi gesti e con tutta la sua persona rivela la misericordia di Dio.
Coroncina e preghiere di Santa Faustina Kowalska
Voce di Franca Salerno - Musica di Marco Frisina
Con le voci di Giovanni Paolo II e Papa Francesco
Una raccolta di citazioni del "Papa più sociale, solidale e cooperativo". Nel volume sono state selezionate alcune frasi di Papa Francesco su temi particolarmente importanti per la Dottrina Sociale della Chiesa: cooperazione, solidarietà, equità, contro la "cultura dello scarto", bene comune, giovani, lavoro, custodire il creato. La prefazione è a firma del celebre vaticanista Luigi Accatoli.
Riflessioni teologiche sul tema della gioia credente a partire dalla "Evangelii gaudium" di papa Francesco: un invito a tornare al cuore del Vangelo, come incontro con il volto buono del Padre in Gesù.
La giornata del Papa comincia prima delle cinque del mattino e le Letture della Messa del giorno la nutrono: è questo tempo di preghiera che il Santo Padre desidera condividere quotidianamente con i fedeli. Non attraverso una solenne celebrazione in San Pietro, ma con una Messa di fronte a poche persone nella cappella della Residenza di Santa Marta. Le omelie di Papa Francesco, diventate uno degli aspetti più caratteristici del suo pontificato, nascono qui, spontaneamente, e sono il cuore pulsante della sua pastorale, messaggi densissimi che fanno appello al cuore del Vangelo. Non bisogna però leggerle solo come un panorama di dolcezza: contengono parole forti, spesso accuse e anche precise "messe in guardia". Soprattutto, ci guidano nelle lotte di ogni giorno: contro il "principe di questo mondo", nello scontro dell'anima con Dio e nel difficile rapporto con il potere. Il loro valore simbolico è tanto maggiore quanto più ci dicono il senso dell'annuncio evangelico in una forma peculiare, inedita: attraverso immagini pregnanti e un linguaggio semplice, immediato, che vanta una chiarezza e una freschezza maturate in una vita a costante contatto con la gente. Papa Francesco parla di tenerezza, di fede e di ideologia, di spirito e di organizzazione, e di molto altro. Per un anno ha aperto la mappa della sua vita spirituale e del suo impegno sacerdotale in uno sforzo che trascende la semplice "comunicazione di una verità": queste pagine sono molto di più. Prefazione di Federico Lombardi.
Dio ha scelto il pane perché esso diventasse la sua presenza per l'umanità. Così ha realmente consacrato il cibo, non più solo strumento di alimentazione ma segno di qualcosa in più: condivisione, giustizia, fraternità. Dunque, se Dio ci nutre, anche noi siamo chiamati a nutrire le sorelle e i fratelli accanto e lontano da noi. Papa Francesco fa parlare in profondità e con freschezza il Vangelo, dimostrando come ogni rito religioso diventi fonte di nuovi stili di vita, nella ricerca di un'esistenza più equa e giusta per tutti.