La protezione migliore contro l'infarto, il cancro, i reumatismi e numerose altre patologie consiste nella giusta dieta alimentare e nell'eliminazione dei fattori di rischio psichici o spirituali, ma un grande aiuto ci viene anche da una disposizione d'animo positiva e da una vita regolata e rafforzata dalla fede. Così scrisse la santa di Bingen ottocento anni fa e la sua medicina è valida ancora oggi. Per Ildegarda - proclamata nel 2012 Dottore della Chiesa universale - la malattia non è un peso né un avvertimento, ma l'opportunità di cambiare vita, di liberarsi dai vizi per diventare uomini nuovi. In questo manuale sono presentate, per la prima volta, le vere cause fisiche e spirituali delle malattie, le relative medicine e i metodi curativi secondo la "visionaria del Reno", la monaca benedettina vissuta in Germania nell'XII secolo. Risultato di un'esperienza medica di parecchi decenni, frutto della ricerca scientifica e dell'elaborazione sul campo della medicina ildegardiana, il testo di questi due medici propone più di cinquecento farmaci e metodi di cura testati negli ultimi cinquant'anni che sono stati risolutivi per migliaia di pazienti.
La Strenna dei Romanisti, il cui primo volume uscì nel 1940, trae origine dalla spontanea iniziativa di un gruppo di persone diversissime per formazione, cultura e attività professionale, ma saldamente unite dalla condivisa curiosità di indagare la storia di Roma nelle sue pieghe più recondite e sconosciute, e insieme dall’intento di rendere testimonianza di un passato personalmente vissuto e altrimenti destinato a scomparire: questo impegno, volontariamente assunto e svolto con il crisma della più assoluta gratuità, costituisce la caratteristica comune dei contributi riuniti nella Strenna, che perciò assume, come cifra irrinunciabile della propria identità, quella di risultato estemporaneo e casuale, che non lascia mai trasparire il rigore scientifico da cui necessariamente deriva quando si tratti di ricerche relative a un passato più o meno remoto. Così le pagine della Strenna si accordano uniformemente attraverso gli anni sul tono leggero e svagato di una conversazione condotta inter pocula fra amici capaci di intendersi nel linguaggio espresso da una comune cultura, al pari di quelli delle antiche brigate tre-cinquecentesche; risultato raggiungibile soltanto da penne agili e soprattutto espertissime, capaci di evitare con pari abilità ogni pesantezza erudita e ogni autobiografismo banale. Il passato remoto e quello prossimo assumono così una luce uguale di realtà minore e quotidiana, riportata in luce o sottratta a un’inevitabile scomparsa,insieme al ricordo di personaggi minimi, ma al tempo loro circondati da una certa fama anche soltanto rionale; fatti ed eventi legati più alla cronaca che alla storia, minuscole schegge di vita in grado comunque di illuminare aspetti sconosciuti e spiegare risvolti altrimenti incomprensibili di eventi storici di ben più ampia portata. La Strenna non nasce quindi come una raccolta di contributi accademici. Al contrario, secondo un processo spontaneo e del tutto estraneo alle intenzioni dei suoi autori, essa si è andata configurando come una enciclopedia unica e originalissima, repertorio di informazioni inedite e rare, comunque irreperibili altrove, su fatti e personaggi a volte famosi, ma spesso noti soltanto come nomi senza storia, incappati marginalmente in vicende più grandi di loro, di ogni tempo e a qualunque titolo legati a Roma, e affiorati per caso nel corso di ricerche volte a tutt’altro fine, o affidati alla memoria dei singoli, che sulle pagine della Strenna garantiscono la sopravvivenza del loro ricordo. Il materiale che ogni anno vi è pubblicato è un documento prezioso per le generazioni future e uno strumento per diffondere la conoscenza del tema «Roma», e l’amore per la città è la cifra distintiva di tutti i contributi.
Viktor Frankl, uno psichiatra viennese, affronta in questo libro il problema del significato della vita. All'uomo angosciato e disilluso, a chi vede la sua vita manipolata giorno per giorno, a chi dispera di poter vivere con pienezza la sua "avventura terrena", l'autore offre un messaggio di fiducia e di speranza. La Logoterapia e Analisi Esistenziale gli è da tramite in questo difficile sforzo di riequilibrare e riumanizzare l'uomo, nell'ordine di una libertà e di una verità integrali che sappiano restituire significato e speranza durevoli al suo destino. Ne risulta un'opera che sarà di stimolo e interesse soprattutto per quanti intendono affidarsi a una guida efficace e sicura che li possa aiutare a risolvere i propri problemi.
Il genere letterario è una categoria che rende possibile l’individuazione di tratti comuni a più testi, e dunque una classificazione delle opere letterarie. Osservare le adesioni e gli scarti del singolo autore e della singola opera rispetto al canone generale in una determinata epoca si rivela una prospettiva utile a comprendere i meccanismi di funzionamento della creazione letteraria e della storia della letteratura.
In questo volume vengono presentante in maniera diretta e specifica le problematiche dell’evoluzione dei generi letterari nel Medioevo latino, da Boezio a Dante, senza però derogare alla necessità di presentare tale evoluzione all’interno di un preciso quadro storico-culturale e prima ancora cronologico. L’idea è quella di incrociare lo studio “orizzontale” (diacronico) della storia letteraria con quello “verticale” (sincronico) dello sviluppo dei generi.
Le cinque “età” in cui è generalmente suddiviso il medioevo latino (barbarica, carolingia, feudale, scolastica e scientifica) fungono così da sfondo costante per una struttura tripartita: storia civile e culturale, storia della lingua latina e storia dei generi letterari.
ANNO 2023 · VOLUME 37 · FASCICOLO 1
Joseph Jay Mominee - Arturo Bellocq, Cooperation with past evil? A Defense of the Magisterial Teaching on Vaccines with a Connection to Abortion
Johannes Häuselmann, Verso una definizione di abuso di coscienza
Pilar Río, Battesimo e carismi dello Spirito
Kevin E. O’Reilly, Celibacy: a light that illumines the nuptial dimension of the ordained priesthood and of the eucharist
Stefania De Vito, “Il magistero delle vittime” per una teologia dell’abuso: il contro-esodo di Noemi nel libro di Rut
Francisco Insa, Spiritualità, religiosità e salute mentale
Gonzalo de la Morena, ¿Qué salvación anunciamos? La noción de salvación: necesidad, experiencia y anuncio como buena noticia
Robert A. Marsland III, Sacramental penance as existential liberation in Hildegard von Bingen’s Liber Vitae Meritorum
Pamela Salvatori, La Vergine Maria sulla via pulchritudinis. Un percorso di ricerca mariologica avviato nel 1975
ANNO 2023 · volume 37 · fascicolo 1 Joseph Jay Mominee - Arturo Bellocq Cooperation with past evil? A Defense of the Magisterial Teaching on Vaccines with a Connection to Abortion Johannes Häuselmann Verso una definizione di abuso di coscienza Pilar Río Battesimo e carismi dello Spirito Kevin E. O’Reilly Celibacy: a light that illumines the nuptial dimension of the ordained priesthood and of the eucharist Stefania De Vito “Il magistero delle vittime” per una teologia dell’abuso: il contro-esodo di Noemi nel libro di Rut Francisco Insa Spiritualità, religiosità e salute mentale Gonzalo de la Morena ¿Qué salvación anunciamos? La noción de salvación: necesidad, experiencia y anuncio como buena noticia Robert A. Marsland iii Sacramental penance as existential liberation in Hildegard von Bingen’s Liber Vitae Meritorum Pamela Salvatori La Vergine Maria sulla via pulchritudinis. Un percorso di ricerca mariologica avviato nel 1975
«El retiro de las actividades, a veces exigentes, es una puer­ta abierta para una dedicación más detenida y sosegada a la oración y al cultivo del espíritu. La actividad exterior cede primacía a la interioridad. Es un tiempo de descanso de los trabajos anteriores; se van experimentando las limitaciones en todos los órdenes; las penalidades de la vida y la soledad son compañeras cotidia­nas; la sintonía con la voluntad de Dios inclina a comprender que la ancianidad es también una edad preciosa de la vida. Al terminar este periodo de la existencia, que se prolonga­rá lo que Dios quiera, le doy gracias, porque me ha conservado la vida hasta los 80 años. En sus manos estoy con sereni­dad y confianza.
Hay efemérides en que conmemoramos acon­tecimientos tan relevantes de la vida de las per­sonas y de la historia de las instituciones, que merecen ser recordados con gratitud, ya que la significación que tuvieron en su momento no ha perdido capacidad de inspirar y de fecundar el presente. Olvidarlos nos empobrecería. En este libro rescato algunos escritos en torno a tales he­chos memorables que pueden actualmente tener algún interés. Han acontecido hace tiempo, pero su palabra no ha enmudecido» (R. Blázquez, de la Presentación).
Ricardo Blázquez Pérez (Villanueva del Campillo, Ávila, 1942). Arzobispo de Valladolid desde 2010. Creado Cardenal el año 2015. Profesor en la Facul­tad de Teología de Salamanca desde el año 1974 hasta 1988. Presidente de la Conferencia Episcopal Espa­ñola desde 2005 a 2008 y desde 2014 a 2020. Entre sus numerosas publicaciones destacan: Jesús sí, la Iglesia también (1985), La esperanza en Dios no de­frauda (2004), Iglesia, ¿qué dices de Dios? (2007), Un obispo comenta el Credo (2013), Al atardecer de la vida (2021), y Regreso a Ávila (2022). Fue nom­brado «Hijo Predilecto de Valladolid» por el pleno del Ayuntamiento el 11 de enero de 2022.
Il volume ricostruisce la partecipazione di osservatori non cattolici al Concilio Vaticano II, aspetto assolutamente inedito della storia religiosa moderna. E lo fa partendo dall'enorme mole di documentazione inedita emersa durante le ricerche dell'autore per la redazione della "Storia del Concilio Vaticano II" diretta da Giuseppe Alberigo e curata da Alberto Melloni. Si tratta in gran parte dei rapporti che gli osservatori (luterani, riformati, anglicani, ortodossi e di altre piccole chiese cristiane) mandavano periodicamente ai responsabili della propria chiesa: in questi scritti emerge il punto di vista critico di questi osservatori nei confronti dei lavori conciliari ma soprattutto la dinamica del loro coinvolgimento nell'azione comune. Seguendo questo percorso si arriva a comprendere come siano divenuti in qualche modo membri a tutti gli effetti del Vaticano II e protagonisti di quel "concilio segreto" che rappresenta il nucleo spirituale e di comunione dell'esperienza sinodale.
Braccialetto ad elastico con perle in legno chiaro e scuro con croce tau della grandezza di circa 15 millimetri.
Per Elisa è un giorno importante, deve visitare il Conservatorio della sua città con la maestra Sonia e la sua classe. Elisa pensa che la musica sia una cosa difficile e noiosa, ma quando il professor Luca comincia a parlare, inaspettatamente, inizia un viaggio straordinario che la porta al cuore stesso del suono e della musica. Incontra poi dei giovani studenti che suonano brani molto emozionanti, e ascolta una grande orchestra che sta provando una sinfonia di Beethoven. Il professor Luca è simpatico, sa tantissime cose e i suoi allievi sembrano felici. Anche a lei un giorno piacerebbe fare come loro ed entrare in Conservatorio... La musica è davvero una cosa meravigliosa! Età di lettura: da 9 anni.
In queste pagine scritte col ritmo di un'inchiesta poliziesca, che sono in parte l'autobiografia di una conversione e in parte uno studio biblico, Scott Hahn esplora, come non era mai stato fatto prima, i riti della Pasqua ebraica e la loro importanza nel prefigurare l'Alleanza fra Dio e gli uomini che culmina nella salvezza in Gesù di Nazaret. Nel raccontare le vicende dei suoi anni di formazione, quand'era studente impetuoso e ricercatore scrupoloso di risposte ai grandi interrogativi delle Sacre Scritture, l'Au tore ci mostra i rapporti fra Abele, Abramo, il sacrificio di Isacco, la liberazione degli Ebrei dalla schiavitù in Egitto e la simbologia dell'agnello nella Pasqua ebraica. In un crescendo dell'indagine, svela gli indizi affascinanti del legame fra il tradizionale quarto calice di vino a conclusione della celebrazione della Pasqua ebraica e il sacrificio pasquale di Cristo (dall'Ultima Cena alla morte in Croce) che si rinnova nel mistero eucaristico.
«Come colpire l'ingiustizia del mondo? Con la parola». Dagli ultimi al papa, dal papa al mondo. Uno dialogo inaspettato e rivelatore che arriva a delineare una Chiesa diversa. Persone del mondo intero, non necessariamente cristiane, hanno potuto rivolgere al papa le domande che stavano loro più a cuore, grazie all'iniziativa dell'Association Lazare e di numerose ONG. Domande sulla vita e il pontificato di papa Francesco, sulla fede e sulla Chiesa, sulla pace e sulla guerra. Per molti sono la povertà e l'ingiustizia i temi più urgenti e preoccupanti. Com'è possibile vivere poveri nella società dei consumi? Che uso fa il Vaticano delle proprie ricchezze? Che cosa fa la Chiesa concretamente per combattere l'ingiustizia e la violenza nel mondo? A tutte queste domande dirette e urgenti, papa Francesco risponde con grande schiettezza, con la semplicità e il calore che sono così caratteristici del suo pontificato, fedele alle istanze di giustizia sociale di cui da sempre si fa portavoce. Uno scambio di idee fra uguali, unico e ricco di ispirazione.