«Senza movente, senza indiziati, senza una logica apparente». Questo commento dell’ispettrice Petra Delicado, nel racconto di Alicia Giménez-Bartlett, potrebbe funzionare da presentazione generale di questa antologia.
Il delitto di viaggio è un classico della letteratura poliziesca, che ha sempre sfidato l’inventiva degli scrittori. Senza un luogo stabile e ripetute abitudini, fuori da strade e case conosciute, lontano da vicini invadenti, l’investigatore deve sfoderare tutta la sua astratta capacità razionale e la più pura intuizione per trovare il filo della matassa.
Però, la novità è che oggi viaggiano tutti, il viaggio è di massa e quotidiano, non ci sono solo Orient Express e giri alle Piramidi in cui annidare degli eleganti misteri. Gli enigmi dell’indagine sono complicati, movimentati, resi anche più ironici, dall’estrema varietà capricciosa delle nostre offerte turistiche. E questa raccolta ne copre le più diverse tipologie.
Ci sono crociere a prezzo stracciato, come quella in cui sono implicati i vecchietti del BarLume di Marco Malvaldi. Pullman di studenti pendolari in cui ritrovare cadaveri a pezzi, com’è il caso raccontato da Alicia Giménez-Bartlett. Gite in una Brianza sorprendentemente appartata, dove si avventurano i detective per caso di Alessandro Robecchi. Per seguire l’ultimo mistero della Casa di Ringhiera, Francesco Recami destina il piccolo Enrico al più avventuroso dei viaggi. Gaetano Savatteri trasferisce il suo «disoccupato di successo» da San Vito Lo Capo alla Praga d’oro, dentro un intrigo internazionale post Cary Grant. L’inspiegabile rapina da camera chiusa nel Frecciarossa su cui sale il Rocco Schiavone di Antonio Manzini, forse è quello che più si avvicina al classico.
Così il viaggio, in questa nuova antologia di racconti, non è più la cornice che adorna di esotismo gli intrecci ma diventa la nuova situazione, quotidiana e caotica, in cui impegnare i detective contemporanei creati da alcune delle più originali e apprezzate penne del poliziesco.
"Fotografare" il mondo e interpretare la realtà globale: questo lo scopo dell'edizione 2017 dell'Atlante geopolitico, in un'epoca storica sempre più caratterizzata da continui cambiamenti e da grande incertezza. Un'opera indispensabile per orientarsi nel complesso mondo odierno attraverso strumenti critici, informazioni aggiornatissime e un ricco apparato di carte e infografiche.
Alla scoperta di città perdute, regioni abbandonate, destinazioni remote, edifici visionari e isole sommerse, accompagnati da fotografie e mappe appositamente realizzate. Questo libro celebra la varietà degli scenari terrestri e le eccezionali capacità dell'immaginazione umana. Un atlante unico nel suo genere, una ricognizione appassionata dell'insolito e del bizzarro, che invita aspiranti esploratori, viaggiatori dell'immaginario e turisti per caso a guardare il nostro pianeta sotto punti di vista inediti, per misurarne l'infinita bellezza. Un libro che documenta quanto sia pieno di sorprese il filo che lega l'umanità ai suoi luoghi.
Chi s’imbatte in questo libro potrebbe sfogliarlo distrattamente e subito riporlo con un sospiro d’insoddisfazione. Sfiorato dal destino, il cuore chiuso, indurito dall’ovvio e raggelato dal dubbio, neppure s’immagina che cosa stia rotolando sul viscido piano inclinato dell’indifferenza. Improvvisamente dal folto delle pagine, un sussurro disperato: Aspetta un attimo, leggimi! Una volta tanto, non irrigidirti ed ascolta quel che ho da dirti. Prometto che non ti pentirai d’esserti sforzato perché – stanne certo – impegno e fatica sono sempre ricompensati! Non dimenticare che la mente umana è dotata di nove milioni di miliardi di connessioni e mai come in quest’epoca di supporti digitali, un tale immenso spazio è lasciato spento, malinconicamente inutilizzato. In effetti, non sembra un manuale. Ce ne sono fin troppi in giro, molti dei quali eccellenti, ma quasi tutti di una noia mortale. Questo libro non pretende di insegnare come si gioca a Bridge in modo decente, ma svela come e fino a che punto sia possibile innamorarsene.
I momenti più emozionanti della stagione appena conclusa raccontati attraverso le pagine di questo elegante volume da collezione, che rispecchia il prestigio di un marchio che ha fatto la storia della MotoGP scrivendone i capitoli più avvincenti. Le immagini spettacolari dei più grandi fotografi di gara e le parole dei protagonisti delle imprese più appassionanti sono raccolte in questo Yearbook che coglie l'essenza di Ducati.
Dopo il successo delle precedenti edizioni, il Libro dell'Anno 2016 diretto da Riccardo Chiaberge torna a riassumere e analizzare gli avvenimenti e i temi salienti dell'anno nella cultura e nell'arte, in politica e in economia, nella scienza e nella tecnologia. in Italia e nel mondo. Come di consuetudine, il volume è strutturato in tre parti distinte.
La cronologia, che sintetizza giorno per giorno i fatti più significativi, corredati da immagini, cifre e schiere informative e biografiche.
I temi: 43 saggi brevi che approfondiscono in modo chiaro e rigoroso altrettanti fenomeni, problemi e personaggi emersi nel corso dell'anno.
I dati: 148 pagine di grafici e statistiche comparative e per paesi, che aiutano a mettere a fuoco lo "stato del mondo" nei vari settori.
A queste si aggiunge la sezione immagini, con dodici fotografie tra le più emblematiche del 2016, ciascuna corredata dal commento di una scrittrice o di uno scrittore.
Forse i desideri non sono una cosa da realizzare, una meta da raggiungere, ma il carburante per metterci in moto. Le citazioni, le domande, i pensieri che mi hanno aiutato.
"E uscita una nuova bambola, una specie di Barbie, però racchia. La Barbie cessa. La Barbie cozza. Ha la cellulite, le smagliature, le cicatrici e i brufoli adesivi che puoi appiccicarglieli addosso. Ma la cellulite non si stacca... volevo dirlo al 'barbaio', al 'barbigrafo'. Magari si staccasse! La cellulite non la togli neanche con il raschietto per levare il ghiaccio. Manco se ti entra Chiellini in scivolata... E poi c'è questa moda delle cose automatiche in casa. Che si accendono da sole. Tu non devi fare più niente, fanno tutto loro. Peccato che scleri. Siamo tutti pieni di iPad, iPed, iPod, iMerd, e di' se trovi una presa della corrente per attaccare il caricabatteria, che tra l'altro la batteria si scarica in un quarto d'ora. Se ti va di lusso, di presa ne trovi una dietro l'armadio, che devi spostare un quattro stagioni da sola e incastrare la testa tra l'anta e il muro." Non viviamo certo nel mondo delle favole. Ma se la prendiamo con la giusta ironia, anche la situazione più balenga può conquistare a suo modo un lieto fine. Perfino la start up che trasforma la cacca in energia elettrica, la preoccupante pening review, i trattamenti di bellezza della signora Beckham alla placenta di pecora e scaglie d'oro e quelli per far ricrescere a strappo i capelli ai calvi. Perfino la pietra giapponese che fa sparire le emorroidi, le tette al sale, il walter del moscerino e la Jolanda alla lavanda, la sonda Schiaparelli che si sparpagna su Marte, il ciao ciao alla pensione, la brutta piega della Brexit e il ciuffo di Donald Trump. Luciana Littizzetto ci aiuta a sviluppare una sorta di resistenza, di resilienza, alle follie del nostro mondo. Lo fa da campionessa della satira e dello sberleffo, mettendo i puntini sulle "i" di imbecilli.
"Italia, Italia! Di terra bella e uguale non ce n'è". Come si può dar torto a Mino Reitano che ha celebrato l'unicità del Belpaese in una delle sue più famose canzoni? L'Italia è bella in ogni angolo, è la patria della storia e della cultura, il regno dell'arte e delle tradizioni. Il cuore dell'artigianato e della gastronomia. Ma accanto a ciò che è noto, visto, vissuto, ogni regione nasconde qualcosa di insolito, curioso, misterioso, al di fuori dei percorsi standard e dei luoghi convenzionali. Qualcosa che affascina per la sua peculiarità e quindi da osservare con uno sguardo attento, da apprezzare attraverso le piccole cose, le persone, gli aneddoti. Questo libro è un viaggio da Nord a Sud attraverso lo stivale, che vi stupirà svelando tutto quello che "forse non sapevate", "forse non vi aspettate di trovare" e che, invece, finirete per amare.
Nel dizionario della lingua italiana di Tullio De Mauro si legge: «Il pregiudizio è una opinione fondata su convinzioni personali che non si basano sulla conoscenza diretta di fatti, persone o cose ma su semplici supposizioni o convinzioni correnti che possono indurre in errore». In questo libro vengono smentiti alcuni tra i pregiudizi più diffusi. Pregiudizi antichi – come quello che attribuiva al diavolo la pelle nera – e pregiudizi recentissimi, come quello secondo il quale… le donne sono migliori degli uomini! Chi non ha pregiudizi scagli la prima pietra! Riconoscerli è un gioco istruttivo, soprattutto se è un gioco d’autore... Idee molto diffuse senza alcuna prova – i clandestini sono delinquenti – e altre legate a pii desideri – come per esempio ‘la lettura dei libri ci rende migliori’. Pregiudizi negativi, come quello che dice che i meridionali campano alle spalle del Nord, e pregiudizi apparentemente positivi, come quello secondo cui gli omosessuali sono sensibili o gli ebrei intelligenti. Pregiudizi evidenti – come quello che vuole l’Islam violento – e altri che non sembrano tali, come ‘il pubblico ha sempre ragione’. A ‘smontare’ i pregiudizi, con stile leggero e argomenti pesanti, saranno più di 80 autori competenti, da Corrado Augias a Ignazio Visco, da Nicola Lagioia a Eva Cantarella, da Andrea Carandini a Piercamillo Davigo, da Francesco Remotti a Guido Barbujani.
“E perché?” chiedevamo da piccoli con tutta la curiosità di chi deve ancora conoscere il mondo. “Ma perché?” ci chiediamo oggi con tutta l’incredulità di chi ha imparato a conoscere un po’ il mondo. Questo libro è dedicato a quelle domande bisbigliate con lo sguardo basso, scandite con le braccia larghe o sussurrate al vicino d’ombrellone e che non hanno mai avuto un palcoscenico all’altezza, nemmeno quello di Focus, Voyager, Discovery Channel o Yahoo Answers. Ma soprattutto è un libro con tanti “Perché?” e con poche risposte, ma con il merito di aggiungere quesiti non essenziali ma essenzialmente veri. Ed è forse, alla fine, un copione per apparire un po’ più saggi in situazioni del tutto banali.
Il gioco è un momento molto importante nella vita dei nostri amici a quattro zampe: è uno svago, un modo per sfogare la necessità di muoversi e di conoscere il mondo; ma serve anche per imparare a comunicare e per rinforzare il loro legame con l'uomo. In questo libro Valeria Raimondi ci propone 100 giochi per divertirci con il nostro cucciolo e con il cane adulto, in casa o all'aperto, con esercizi che stimolano l'intelligenza e aiutano a sviluppare le loro capacità, ma anche la nostra abilità a comunicare con loro.