Questo dizionario si propone di analizzare "L'Evangelo come mi è stato rivelato" di Maria Valtorta dal punto di vista letterario, finora mai affrontato, utilizzando come specifico punto di vista quello dei singoli personaggi, circa 1.600, descritti dall'autrice. Ne è emersa un'architettura raffinatissima, caratterizzata da una estrema coesione interna che ha anche il pregio di essere perfettamente godibile. Ognuna delle 579 biografie raccolte in questo primo volume fornisce uno specifico punto di vista su Gesù senza mai entrare in contrasto con le visioni di altri personaggi, purificando la figura dell'Uomo-Dio dalle numerose aberrazioni prodotte in duemila anni di storia.
«La visione del mediometraggio Io sono Giuda dà il gusto di una riscoperta a chi è gia lettore dell'opera di Maria Valtorta. Per chi ancora non la conosce saraà una scoperta che potrà farlo diventare lettore dell'opera che ne è stata la fonte ispiratrice. E ne sarà conquistato » (Emilio Pisani). «Qui si è di fronte al dramma di ogni uomo; in qualche modo tutti possiamo essere come Giuda. E potremmo arrivare anche noi a tradire come ha fatto lui» (Andrea Carabelli). «Noi spasimiamo nei panni di Giuda a chiederci perché, perché annegare quando ci si può salvare. Si tocca qui un mistero profondo che nessun mortale puoò comprendere: quello del male. Seguendo le tracce del rapporto tra Giuda e Gesù che si conclude con quel bacio, si assiste, però, non solo a una tragedia ma anche alla rivelazione dell'Amore che non ha confini» (Giampiero Pizzol). «Io - spettatore, critico, attore - sono Giuda. Sono io a essere interpellato nei diversi quadri che compongono il film diretto da Carabelli e Bonanni» (Simone Fortunato).
Gli scritti valtortiani costituiscono una vera e propria “cattedrale” piena di arte, poesia e verità, capace di fortificare la fede e illuminare la ragione.
13.193 pagine di quaderno a cui si devono aggiungere un epistolario cospicuo e appunti di vario genere, fogli e foglietti slegati e raccolte di paginette cucite fra loro con ago e filo. Tutta questa produzione forma l’Opera omnia di Maria Valtorta. Non un super-Vangelo ma uno strumento soprannaturale che viene a supportare nel nostro tempo impregnato di razionalismo i valori della storia e della ragione. Questo libro spiega i contenuti, la varietà e le differenze degli scritti valtortiani, presentandoli come una vera e propria “cattedrale” piena di vetrate, guglie e statue, che custodisce il Popolo di Dio che celebra l’Eucarestia e la mantiene sempre presente per chi voglia adorare.
“Far conoscere il mistero di Giuda” è uno degli scopi dichiarati dell’opera valtortiana, dalla quale abbiamo tratto interi capitoli, o brani di capitoli, che riguardano la vicenda terrena dell’Iscariota nei tre anni della vita pubblica di Gesù.
I primi studi scientifici (astronomici, meteorologici e matematici) che avvalorano le rivelazioni ricevute da Maria Valtorta.
È possibile conoscere Dio non solo con la fede ma anche con la ragione, e la scienza può confermare quello che è rivelato dalla religione. La prova è questo volume contenente i primi tre articoli scientifici riguardanti i sorprendenti e inattesi risultati emersi da un’analisi scientifica degli scritti di Maria Valtorta, a partire da L’Evangelo come mi è stato rivelato (EMV). Il primo studio riguarda le osservazioni astronomiche e meteorologiche ampiamente contenute nell’EMV; il secondo riguarda l’analisi matematica di tutti i suoi scritti mistici e della sua Autobiografia; il terzo approfondisce l’analisi dei discorsi di Gesù contenuti nell’EMV, studiandone ambientazione, argomenti, durata e la matematica del linguaggio profondo, le cui proprietà non sono controllabili dalla scrittrice. Qualunque sia l’argomento dei suoi scritti, i risultati sono tali da far ritenere Maria Valtorta una grande scrittrice o, come lei stessa afferma, un'attenta “testimone oculare” di ciò che riporta.
L’opera valtortiana è stata lodata e apprezzata con attestati autorevoli, ma è stata anche discussa e osteggiata. La sua posizione nella Chiesa viene documentata e chiarita in questo libro, che mette a confronto favorevoli e contrari. L’introduzione illustra la figura di Padre Berti e il suo ruolo determinante nelle sofferte vicende della pubblicazione.
In poche parole: La vita della mistica viareggina Maria Valtorta che, paralizzata dalla vita in giù, ricevette dettati e visioni sul Vangelo come se fosse fisicamente presente a quanto le veniva mostrato.
Far uscire Maria Valtorta da un devozionismo deleterio e nemico dell’intelligenza è lo scopo di questo libro. Si tratta allora di indagare, per quanto possibile, in modo rigoroso e scientifico gli accadimenti della sua vita. Uscire dai “si dice” ed entrare nei fatti che hanno caratterizzata la vita di questa donna nata a Caserta da genitori lombardi ed educata in vari collegi milanesi. Traferitasi in vari luoghi seguendo le varie destinazioni del padre, maresciallo dell’esercito, alla fine giunge a Viareggio nel 1924 e resta li fino alla morte avvenuta il 12 ottobre 1961. Paralizzata dalla vita in giù per una sprangata ricevuta nel 1920, dal 1934 resta bloccata in un letto. Dal 23 aprile 1943 riceve una prima locuzione e poi continui dettati e visioni. Dalla fine del 1943 ha delle visioni molto particolareggiate della vita di Gesù che, raccolte in dieci volumi, diventeranno L’Evangelo come mi è stato rivelato. Caso unico nella storia, le sue visioni sono tutte a base scientifica provata da vari accademici.
Per i sacerdoti e per i governanti vivere in grazia di Dio non dovrebbe essere solo un dovere, ma anche un obbligo imposto dalla loro coscienza e dalla loro intelligenza. Tutto ciò è utopia? Certamente, basta guardare al passato e al presente. Ma perché arrendersi anche per il futuro? Iniziamo a “seminare” con convinzione nei seminari e nelle scuole di formazione politica (e non solo!) la Parola, anche quella che si trova nell’Opera di Maria Valtorta, il tesoro più grande che il Signore poteva donarci a complemento del Vangelo, che dopo 20 secoli non è stato ancora capito, anche da molti sacerdoti e da quasi tutti i governanti.
Un illustre mariologo, P. Gabriele M. Roschini o.s.m. (1900-1977), compose questo trattato di mariologia estraendo dalle opere di Maria Valtorta i brani sulla Madonna. Nella prefazione scrisse: “Nessun altro scritto mariano… era stato in grado di darmi, del Capolavoro di Dio, un’idea così chiara, così viva, così completa, così luminosa e così affascinante…”.
La prefazione
È da mezzo secolo che mi occupo di Mariologia: studiando, insegnando, predicando e scrivendo. Ho dovuto leggere perciò innumerevoli scritti mariani, d’ogni genere: una vera «Biblioteca mariana». Mi sento però in dovere di confessare candidamente che la Mariologia quale risulta dagli scritti, editi e inediti, di Maria Valtorta, è stata per me una vera rivelazione. Nessun altro scritto mariano, e neppure la somma degli scritti mariani da me letti e studiati, era stato in grado di darmi, del Capolavoro di Dio, un’idea così chiara, così viva, così completa, così luminosa e così affascinante: semplice e sublime insieme. Tra la Madonna presentata da me e dai miei colleghi (i Mariologi) e la Madonna presentata da Maria Valtorta, a me sembra trovare la stessa differenza che corre tra una Madonna di cartapesta e una Madonna viva, tra una Madonna più o meno approssimativa e una Madonna completa in ogni sua parte, sotto tutti i suoi aspetti. Per questo fondamentale motivo, nell’esporre la Mariologia degli scritti valtortiani, ho preferito che parlasse, quasi di continuo, la stessa Valtorta, limitando la mia azione a coordinare quanto ella ha scritto, in vari luoghi, in modo insuperabile. Dove gli altri, forse, vedranno, in questo mio modo di agire, un difetto, io amo vedere un pregio. È bene, inoltre, che si sappia che io non sono stato un facile ammiratore della Valtorta. Anch’io, infatti, sono stato, un tempo, tra coloro che, senza un’adeguata conoscenza dei suoi scritti, hanno avuto un sorrisolino di diffidenza nei riguardi dei medesimi. Ma dopo averli letti e ponderati, ho dovuto — come tanti altri — leal­mente riconoscere di essere stato troppo corrivo; e ho dovuto concludere: «Chi vuol conoscere la Madonna (una Madonna in perfetta sintonia col Magistero ecclesiastico, particolarmente col Concilio Vaticano II, con la S. Scrittura e la Tradizione ecclesiastica) legga la Mariologia della Valtorta!». A chi poi volesse vedere, in questa mia asserzione, uno dei soliti iperbolici «slogan» pubblicitari, non ho da dare che una sola risposta: «Legga, e poi giudichi!…».
Antologia tematica delle private rivelazioni a Maria Valtorta • Nuova edizione
Da un lettore qualificato ci era stato suggerito un lavoro di comparazione tra la fonte evangelica ufficiale della rivelazione pubblica e il prodotto letterario valtortiano di rivelazione privata. Si trattava di evidenziare come certi testi degli Evangelisti vengono spiegati e interpretati nell’opera di Maria Valtorta. Detto con termine scientifico: un lavoro esegetico. Ci spronavano, a tal fine, i numerosi appunti del biblista P. Gabriele M. Allegra, ora Beato, che ad un certo punto, quasi a voler esprimere un auspicio, annota: Circa l’esegesi della Valtorta ci sarebbe da scrivere un libro... Abbiamo fatto un primo libro, che in ventuno capitoli esamina altrettanti brani evangelici mettendoli a confronto con la corrispondente trattazione valtortiana. I brani dei Vangeli sono riportati testualmente. I brani tratti dall’opera valtortiana sono ripresi testualmente nelle parti che più direttamente corrispondono ai brani evangelici e sono sunteggiati, per una comprensione più piena, nelle parti che fanno da contorno. Non è, però, un’operazione automatica, un collage, ma è un’analisi avvincente, che fa emergere la validità delle soluzioni esegetiche insieme con la ricchezza dottrinale e il pregio letterario, quasi accendendo dei riflettori sui particolari dell’opera che meritano di essere notati e ammirati.
La seconda edizione del libro aggiunge nove temi ai ventuno della prima edizione. In appendice: un saggio sul genere letterario dell’opera valtortiana.
Emilio Pisani è curatore ed editore storico delle opere di Maria Valtorta. Ha curato il Vangelo unificato sulla traccia dell’opera di Maria Valtorta ed è l’autore di Pro e contro Maria Valtorta e di Lettera a Claudia
L'opera "L'Evangelo come mi è stato rivelato" della mistica e veggente italiana Maria Valtorta (1897-1961) rappresenta un enigma. Poetica e al contempo dettagliatissima, la narrazione di queste visioni racchiude invero un'imponente massa di riferimenti astronomici, topografici, biblici e storico-antropologici, che Jean-Francois Lavere ha raccolto e vagliato, in un lavoro di minuziosa verifica incrociata durata oltre quindici anni. Alla luce delle sue sorprendenti scoperte, esposte nei due volumi "L'Enigma Valtorta", l'autore ha dimostrato che gli scritti della mistica sono talmente coerenti e attendibili sotto ogni punto di vista, da non poter essere definiti semplice frutto di fantasia.
La Fondazione che viene raffigurata con questo logo è stata costituita per raccogliere l'eredità di Maria Valtorta toccata in sorte al Centro Editoriale Valtortiano (CEV). Persegue il duplice scopo di custodire ogni memoria di Maria Valtorta e di tutelare e valorizzare i suoi scritti nella loro divulgazione. Si tratta di una "onlus": organizzazione non lucrativa di utilità sociale. Presidente: Emilio Pisani