Il cuculo è un uccello che depone le proprie uova abusivamente nel nido di altri. Non solo. Dopo la sua nascita, perfettamente mimetizzato, il piccolo cuculo mette in atto un'efficace strategia di "eliminazione del compagno", fino a conquistarsi l'esclusiva attenzione dei nuovi genitori. La tradizione ostile alla figura femminile si è insediata nella Chiesa Cattolica nello stesso modo. Per numerosi secoli, sul modello di Maria sacerdotessa, le donne avevano servito nei diversi ministeri, incluso il diaconato sacramentale. Con l'adozione del diritto romano e la trasformazione del cristianesimo in una religione dell'impero, s'interrompe una radicata tradizione e si lascia insediare il cuculo del pregiudizio anti-femminile nel nido della Chiesa. Seguendo il filo di una puntuale classificazione degli argomenti, queste pagine forniscono una dimostrazione, rigorosamente sorretta dalla lettura delle fonti, della necessità di rivedere il carattere conclusivo con cui il magistero ha inteso ratificare l'esclusione delle donne. La Chiesa, riaprendo il confronto su questa scelta, confermerebbe la volontà di proseguire con coraggio il cammino delle riforme indicate dal Concilio Vaticano II. Al contrario, la prevalenza di una concezione della fede sacrale e gerarchica, impermeabile rispetto alla incalzante domanda di cambiamento e dialogo, alimenta l'impressione che, pur di difendere un principio, si accetti il rischio di "Spegnere lo Spirito".
L’attentato alle Twin Towers dell’11.9.2001 sembra avere messo in luce anche la sostanziale precarietà dell’equilibrio geo-politico-religioso che, pur tra alterne vicende, era venuto instaurandosi negli ultimi secoli. All’improvviso ci si è resi conto di quanto il fatto di credere e l’oggetto del credere non siano per nulla indifferenti e divengano viceversa decisivi per il tipo di cultura che si vuole costruire o il modello di sviluppo a cui ci si richiama.
In tale contesto, il compito della sociologia è quello di valutare la natura del fenomeno religioso e l’impatto che esso assume o può assumere nei contesti societari in cui si colloca e coi quali interagisce. La religione può infatti costituire una forza di conservazione e di stabilità, oppure assurgere a elemento propulsivo e dinamico di destabilizzazione dello status quo. L’attuale situazione mondiale mette chiaramente in luce quest’ambivalenza.
Il manuale, frutto di una prolungata esperienza didattica, fornisce in primo luogo un’analisi e le categorie centrali per una valutazione approfondita dell’esperienza religiosa, di cui delinea i fondamenti generali. Passa poi a indagare gli approcci specifici del fenomeno, tra cui in particolare la religiosità popolare, i nuovi movimenti religiosi, la magia e l’esoterismo, l’occultismo e il satanismo.
Note sull’autore
Margherita M. Romanelli si è laureata in sociologia nel 1992 presso l’Università La Sapienza di Roma; nella stessa università ha seguito il corso di perfezionamento su "Movimenti e istanze religiose di oggi" (1997-1998) e all’Università degli Studi Roma-Tre il corso di perfezionamento in "Scienze della Religione" (1999-2000). Ha pubblicato lo studio "Consumismo e ambientalismo secondo la scuola sociale cristiana" in Aa.Vv., La cultura e i valori, Roma 1996, pp. 47-71, e dal 1996 tiene il corso di Sociologia della religione presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose del Pontificio Ateneo Antonianum di Roma.
PRESENTAZIONE DI ENRICO CHIAVACCI. RIFLESSIONI SU PRO BLEMI, SFIDE, PREOCCUPAZIONI E REALTA DEL SACERDOZIO. Sono pochi oggi quelli che non ammettono che il sacerdozio h in crisi. Tuttavia, la natura e le implicazioni della crisi son oggetto di importanti discussioni e dibattiti. In questo suo libro, che ha avuto una vasta diffusione negli stati uniti d'america, donald cozzen s riflette su problemi, sfide, preoccupazioni e realta del sacerdozio. Basandosi su dati clinici, documenti ecclesiali, ricerche teologiche e sulla sua esperienza pastorale, cozzens delinea i cambiamenti del volto del sacerdozio, affrontando anche la dirompente questione di omosessualita e pedofilia. La sua riflessione e`motivo di preoccupazione e speranza per il sacerdozio del xxi secol
L’obiettivo principale del volume è ribadire la perfetta sintonia tra il piano creatore e quello redentore, tra la pienezza umana e la nuova vocazione alla santità. In accordo con quanto affermato dall’assioma classico "la grazia suppone la natura", l’autore sostiene che una base umana solida è indispensabile alla costruzione di un edificio spirituale fermo e libero, in cui si possa godere di sinergia e collaborazione armoniosa tra i due livelli, umano e religioso. In questa direzione, la psicologia spirituale, che si interessa della crescita del cammino della fede, malgrado non possa dirsi ancora una scienza matura, si rivela comunque di grande utilità per meglio comprendere e indirizzare l’esperienza personale e altrui. Le riflessioni proposte dal volume si limitano all’area della psicologia dinamica e al servizio che essa può offrire alla liberazione personale e alla crescita spirituale.
Note sull’autore
Benito Goya, religioso del Carmelo teresiano, è laureato in teologia e licenziato in psicologia. Da anni insegna psicologia applicata alla vita spirituale e alla vita consacrata al Teresianum e alla Università Pontificia Salesiana, al Claretianum e al Regina Mundi. Ha una lunga esperienza di orientamento psicologico, spirituale, vocazionale. Ha pubblicato: Psicopedagogía y vida espiritual, Madrid 1983; Psicologia dinamica e vita spirituale, Roma 1985; Psicologia e vita consacrata, Roma 1996; Formazione integrale alla vita consacrata, Bologna 22000; Psicologia e vita spirituale, Bologna 22001.