"È impossibile capire l'uomo solo come apparato fisico, chimico, emotivo o pensante". Questa convinzione, maturata in anni di attività nei campi della psicoterapia e della psicologia, induce l'autore a perseverare nella ricerca del problema di fondo della persona umana, quel "quid significativo dell'uomo" che le diverse scuole, pur nelle loro divergenze metodologiche, si sforzano di trovare. Il libro approfondisce l'analisi di questo quid, identificato con "il conflitto perenne e inevitabile fra desiderio e paura", attraverso la descrizione dei termini e della dinamica del problema. "Se la sua comprensione è compito della psicologia - spiega Manenti - la sua soluzione dipende dal misterioso intreccio fra la libertà dell'uomo e la grazia divina".