Una biografia su Freud. Nessuna biografia di Freud era a tutt'oggi riuscita a gettare uno sguardo così poco ortodosso e altrettanto penetrante sull'uomo Freud. Questo libro, che si legge come un romanzo, il romanzo di una delle più belle epopee intellettuali del XX secolo, costituisce un evento di capitale importanza per la letteratura psicoanalitica.
"Psicoanalisi del Cristianesimo" propone un'ipotesi interpretativa relativa ad un fenomeno millenario qual è il Cristianesimo che, oltre a marcare la cosmovisione e la prassi dell'Occidente, coinvolge direttamente un terzo della popolazione mondiale. Numerosi sono gli studi che evidenziano gli aspetti religiosi, storici, politici, sociali ed artistici del Cristianesimo, mentre sono pressoché assenti quelli che ne esplorano le dinamiche "inconsce". Il quesito cui la presente ricerca tenta di dare una risposta può essere così riassunto: qual è la dinamica impercettibile e non riconosciuta che attraversa il Cristianesimo, da Gesù di Nazareth fino ai giorni nostri e che penetra inconsciamente non solo nelle Chiese ma anche nella civiltà occidentale? Quale impatto hanno nel Cristianesimo le prime testimonianze dei Discepoli (Vangeli), l'incontro con il pensiero unico imperiale (Costantino), l'elaborazione della colpa e la risposta persecutoria (Agostino), nella strutturazione dicotomica delle Chiese, persino nel rito fondamentale dell'Eucaristia? È ragionevole l'ipotesi che il Cristianesimo, al di là di innegabili meriti e valori, sia segnato da un "disordine narcisistico"?
Sintetico, estremamente delucidante, il volume propone una gestione innovativa di un concetto che da sempre appare troppo articolato, nebuloso e abusato. Una volta liberato dall'asfittica applicazione a eventi reali, quotidiani, anagrafici dell'individuo, il complesso di Edipo viene sottratto alla sua epocale appartenenza all'ambito sessuale e viene reso pronto per un uso relazionale nel senso più ampio del termine. Nella medesima ottica vengono affrontati tutti gli altri concetti correlati, per primi l'angoscia di castrazione e il desiderio incestuoso.
L'etica consiste essenzialmente in un giudizio sulla nostra azione. La psicoanalisi apporta qualcosa che si pone come misura della nostra azione, ma lungi dal proporre un ritorno agli istinti o una ripresa degli ideali della morale tradizionale, essa pone l'accento sul rapporto dell'azione con il desiderio che la abita. Il desiderio non si confonde né con il volere né con il potere, né con il piacere né con l'utile. Comporta invece la dimensione dell'inconscio. In questo seminario Lacan illustra come il desiderio inconscio ruoti attorno a un vuoto di senso: Freud lo chiama "das Ding", Lacan la "Cosa". Questo vuoto, esemplificato nelle forme della sublimazione dell'amor cortese e dell'arte, Lacan lo delinea nel rapporto paradossale che egli stabilisce tra il Kant dell'imperativo categorico e il de Sade del fantasma perverso. Di questo vuoto Lacan svela l'orrore, esemplificato nella tragica figura di Antigone e celato dal comandamento dell'amore verso il proprio prossimo.
Una raccolta dei contributi di psicoanalisti psicoterapeuti di adulti e bambini, di operatori sociali, di psichiatri e di psicoanalisti. Questo libro raccoglie i contributi di psicoanalisti psicoterapeuti di adulti e bambini, di operatori sociali, di psichiatri e psicoanalisti. Questi diversi gruppi professionali perseguono spesso i loro dibattiti scientifici all'interno di riviste definite dal punto di vista professionale, e all'interno dei rispettivi ordini professionali. Nel libro sono rappresentati una vasta gamma di sviluppi per quanto riguarda il lavoro psicoanalitico con i bambini e le famiglie all'interno dell'Europa. Tre cose appaiono predominanti nel libro: il grado di ricchezza e di profondita dell'esperienza clinica che fa di questo libro una risorsa preziosa per i clinici, rendendolo un'eccellente risorsa per il training; le implicazioni per lo sviluppo dei servizi; e, infine, il libro e una promettente testimonianza del lavoro che si sta svolgendo alla fine del secolo in molti centri...". "
Rivista psicoanalitica internazionale 1/2005. Indice generale: - Il tempo e l'apres-coup (Dana Birkted-Breen); - Controversie psicoanalitiche. Rimozione, transfert e ricostruzione (Harold P. Blum); - Replica ad Harold Blum (Peter Fonagy); - Controreplica a Peter Fonagy (Harold P. Blum); - Ripensare l'azione terapeutica (Glen O. Gabbard, Drew Westen); - Parte I. Violenza socialmente accettata: un punto di vista psicoanalitico (Otto F. Kernberg); - Parte II. Violenza socialmente accettata: un punto di vista psicoanalitico (Otto F. Kernberg); - Un esempio dall'analisi di una bambina con commenti di Johan Norman e Florence Guignard (Jill M. Miller); - Sull'incapacita di sognare (Thomas H. Ogden); - L'uso dell'osservazione nel trattamento psicoanalitico di un ragazzo di 12 anni con sindrome d'Asperger (Maria E. Pozzi); - Parole che toccano (Danielle Quinodoz); - Perche noi siamo anche quello che abbiamo perduto..." (Andrea Sabbadini); - Costruire ponti tra il corpo e la mente: l'analisi di un'adolescente con dolore cronico paralizzante (Barbara Shapiro); - Analisi del transfert: una prospettiva nordamericana (Henry F. Smith). "
Il pensiero psicoanalitico di Bion è difficile, originale, innovativo, ma tuttavia affonda le sue radici nei fondamenti più autentici della noesi freudiana.