Nel corso del suo nono quinquennio – la cui durata è stata prorogata eccezionalmente di un anno, per la celebrazione del 50° anniversario della sua fondazione – la Commissione Teologica Internazionale ha potuto approfondire lo studio sulla relazione tra fede cattolica e sacramenti. Il documento intende contribuire a una più profonda comprensione della natura sacramentale della fede cristiana, strutturata sulla reciprocità tra fede e sacramenti. Si divide in quattro capitoli e in 195 punti.
"Il costato trafitto del Redentore è la sorgente alla quale ci rimanda l'Enciclica Haurietis aquas: a questa sorgente dobbiamo attingere per raggiungere la vera conoscenza di Gesù Cristo e sperimentare più a fondo il suo amore. Potremo così meglio comprendere che cosa significhi conoscere in Gesù Cristo l'amore di Dio, sperimentarlo tenendo fisso lo sguardo su di Lui, fino a vivere completamente dell'esperienza del suo amore, per poi poterlo testimoniare agli altri." (Benedetto XVI)
Come aprire un gruppo Facebook per la parrocchia? Cos'è Instagram e può essere utilizzato nella pastorale? Come posso far trovare la mia parrocchia su Google o inserirla su Wikipedia? Come si crea la redazione di un sito diocesano e come gestire gli haters e i commenti spiacevoli sul web? Dall'esperienza dell'Associazione WebCattolici Italiani (WECA) dal 2003 impegnata nella formazione (tra i Soci fondatori, Diocesi di Roma e Università Cattolica del S. Cuore di Milano) nasce per la prima volta una guida pratica alla Rete per il mondo cattolico. Un manuale, anche nella grafica, destinato a parroci, sacerdoti, religiosi, seminaristi e laici impegnati nelle parrocchie e nelle comunicazioni sociali.
Da anni, nei suoi interventi, nelle comunicazioni pastorali alla diocesi, monsignor Olivero utilizza l'immagine della vita conviviale, della tavola, del brindisi, per indicare un luogo di incontro dove anche la fede possa tornare a dirsi a tutti (ma davvero a tutti) in una maniera comprensibile ai vicini e ai lontani, a coloro che vivono la compagine ecclesiale e a coloro che la incrociano nelle loro vite spesso "ai margini- di questa stessa Chiesa. Ebbene, in questo libro il pensiero del vescovo di Pinerolo trova una sintesi in cui il sedersi a tavola si incrocia con la ricerca dell'altro che ci sta accanto e di quell'Altro così unico che è Dio stesso. Cristo ci ha insegnato nella sua vita terrena che la tavola poteva e può essere l'occasione dello scambio, dell'incontro, dell'ascolto: Derio Olivero ripercorre questo "progetto- rendendolo comprensibile per il nostro tempo. Un altro elemento è, oggi, particolarmente attuale nell'ambito dell'annuncio: quello dell'arte, portatrice "sana- di bellezza. L'uomo d'oggi è sensibile al tema della bellezza e Dio, non a caso, ci viene incontro nello splendore del suo amore: ecco dunque che tavola e bellezza diventano due alleate nel ricondurre l'uomo verso l'uomo, affinché questo incontro possa mostrare l'incontro decisivo, quello con il Dio che ci ha fatti fratelli nella fatica e nella gioia.
Il Documento finale della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi raccoglie i frutti di un cammino scandito dall'ascolto del Popolo di Dio e dal discernimento dei Pastori. Approvato dall'Assemblea in tutte le sue parti e dal Papa, il Documento finale partecipa del Magistero ordinario e, come tale, deve essere accolto nelle Chiese locali e nei loro raggruppamenti. È lì che il percorso sinodale ora prosegue. Le Chiese locali infatti sono chiamate a dare attuazione, nei diversi contesti, alle autorevoli indicazioni contenute, attraverso processi di discernimento e di decisione, tenendo conto di quello che già si è fatto e di quello che resta da fare per apprendere e sviluppare sempre meglio lo stile proprio della Chiesa sinodale missionaria.
Giovanni XXIII a partire dalla premessa che la pace in terra può venire instaurata e consolidata solo nel pieno rispetto dell'ordine stabilito da Dio, espone i principi fondamentali dell'ordine tra gli esseri umani e ne esamina i rapporti sul livello delle comunità politiche. Nella parte finale, ribadendo il dovere dei cristiani di partecipare attivamente alla vita pubblica, presenta alcuni richiami pastorali riguardanti l'attività delle istituzioni economiche, sociali, culturali e politiche.
Con la Lettera apostolica Desiderio Desideravi, Papa Francesco condivide con tutti i fedeli “alcune riflessioni sulla Liturgia, di- mensione fondamentale per la vita della Chiesa”. Parole che lui stesso definisce come “spunti per contemplare la bellezza e la verità del celebrare cristiano”. L’incontro con Dio è un dono fatto agli uomini e come tale appartiene a tutti i fedeli che in Lui si riuniscono: luogo di questo incontro – ribadisce Francesco – è la Liturgia.
“Con questa lettera” – continua – “ vorrei semplicemente invita- re tutta la Chiesa a riscoprire, custodire e vivere la verità e la forza della celebrazione cristiana”, ma per viverla e compren- derla appieno è necessario “una seria e vitale formazione liturgica” in quanto “l’uomo moderno... ha perso la capacità di confrontarsi con l’agire simbolico che è tratto essenziale dell’atto liturgico”.
I ministri ordinati hanno quindi il compito di prendere per mano i fedeli battezzati e iniziarli allo “stupore per il mistero pasquale: parte essenziale dell’atto liturgico”, alla “meraviglia per il fatto che il piano salvifico di Dio ci è stato rivelato”.
Questa edizione di Desiderio Desideravi è accompagnata dal testo del Motu Proprio Traditionis custodes e da una Guida alla lettura a firma di Goffredo Boselli.
Jorge Mario Bergoglio è nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936. Il 13 dicembre 1969 viene ordinato sacerdote. Nel Con- cistoro del 21 febbraio 2001 viene creato cardinale da Giovanni Paolo II. Il 13 marzo 2013 è eletto Papa con il nome di Francesco.
L'Arcivescovo invita a confidare nella grazia del Signore e a opporsi al male personale e collettivo. Nell'anno giubilare l'esortazione a vivere un tempo sabbatico con al centro la preghiera e le relazioni, e a curare la Confessione e la celebrazione della Messa. Richiamando la Lettera di san Paolo ai Corinzi e gli scritti di santi come Teresa d'Avila e Ignazio di Loyola, monsignor Delpini spiega che "lo smantellamento della nostra superbia apre uno spazio in cui si fa percepibile in modo limpido che tutto è frutto del dono del Signore, potenza sua che si manifesta proprio nella nostra debolezza. Questo ci dona anche la chiarezza e il coraggio di dire “basta” a quanto fa dimenticare il dono del Signore o a quanto lo contrasta esplicitamente"
Serie di indicazioni, da parte della Congregazione per il Culto divino e la disciplina dei sacramenti, sulla partecipazione dei fedeli laici alla celebrazione dell'Eucarestia, sulla celebrazione della Santa Messa da parte dei sacerdoti, sulla santa Comunione e il culto all'Eucaristia fuori della Messa. Il documento mette in guardia da tutta una serie di possibili abusi.
Pubblicata la Nota sul rapporto tra Intelligenza Artificiale e Intelligenza umana dei Dicasteri per la Dottrina della Fede e per la Cultura e l'Educazione: «L'IA non è una forma artificiale dell'intelligenza, ma uno dei suoi prodotti». In 117 paragrafi, Antiqua et Nova (in riferimento alla "sapienza", antica e nuova) mette in luce sfide e opportunità dello sviluppo dell'Intelligenza Artificiale (IA) nei campi di educazione, economia, lavoro, sanità, relazioni internazionali e interpersonali, contesti di guerra.
La dignità intrinseca di ogni persona e la fraternità che ci lega come membri dell'unica famiglia umana devono stare alla base dello sviluppo di nuove tecnologie e servire come criteri indiscutibili per valutarle prima del loro impiego. Papa Francesco
Il volume raccoglie gli interventi sul diaconato tenuti da Papa Francesco nel corso del suo ministero episcopale a Buenos Aires e quelli più recenti da lui pronunciati come Vescovo di Roma. Nella Prefazione al volume il Santo Padre ricorda perché il Diaconato è importante e sottolinea come sia interessante e necessario oggi approfondirne lo sviluppo. «La Chiesa - dice il Pontefice - trova nel diaconato permanente l'espressione ed in pari tempo l'impulso per farsi essa stessa segno visibile della diaconia di Cristo Servo nella storia degli uomini». Tutta la diaconia della Chiesa - ribadisce il Pontefice - «ha il suo cuore pulsante nel Ministero Eucaristico e si realizza primariamente nel servizio dei poveri che recano in sé il volto di Cristo sofferenze».