Quello del peccato può sembrare un concetto vecchio e oggi decisamente superato. Non sarebbe meglio parlare in positivo, per esempio dell'amore di Dio? Appunto: il peccato è solo il lato B, l'altra faccia dell'amore. Nasce da un'inclinazione nefasta che l'Homo Sapiens porta dentro il proprio Dna fin dalle sue origini. Parlare del peccato è dunque soltanto un modo diverso di parlare della bellezza dell'Amore. È ciò che fa questo libretto trattando a uno a uno i sette peccati "capitali" (superbia, avarizia, invidia, ira, lussuria, gola e accidia) così chiamati perché considerati come condottieri, messi "a capo" d'una moltitudine d'altri peccati minori.
"Forse non ricordi con precisione quando, ma c'è stato sicuramente un giorno in cui ti sei trovato a esclamare: Uffa! Non sono più un bambino piccolo. Quel giorno è stato per te un giorno importante, perché ha segnato il passaggio dall'infanzia (l'età dei bambini piccoli) a un'altra età, quella chiamata dagli esperti preadolescenza". Con tono discorsivo e diretto, l'autore si rivolge ai ragazzi di questa delicata fascia di età, stagione di grandi cambiamenti fisici e di personalità, per aiutarli a leggere e affrontare serenamente questo periodo. E indirettamente si rivolge a genitori ed educatori alla prese con la formazione di ragazze e ragazzi.
Peirce ha trascorso molto tempo ad ascoltare gli alunni di tre scuole confessionali di Roma. Ne è nato un magnifico reportage in cui i bambini ci regalano momenti di candore e stralunata saggezza, definizioni buffe, visioni e concetti che ci riportano alle origini del pensiero religioso.
Prima C, scuola elementare ebraica. Gaia punta al cuore del problema: «Maestra, ma Dio come è nato?» «Secondo voi? Chi ha un'idea?». «Con la mamma!» «Con il vento!» «Con le nuvole!» «Ma bambini, questa è una storia difficile da capire, per ora...» Invece no. C'è un bimbo di 6 anni che lo sa: «Maestra... Dio è nato con le parole».
Seconda B, scuola elementare cattolica: «Ditemi un po', a chi somiglia Dio?» Un paio di alunni si mettono subito al sicuro: «Alla maestra!», «Ai genitori!» Poi alza la mano Sofia, guardando dritto dritto dietro gli occhiali rossi: «Dio assomiglia a Giulio!» E con l'indice benedice il compagno che le sta di fronte, tutto rosso di imbarazzo.
Moschea, scuola integrativa per bimbi musulmani. «Noi siamo tutti figli di Adamo...», racconta l'imam. Tasnim, il velo intorno al viso, si fa due conti: «Tutti? Ma proprio tutti? Madonna, quanti figli!»
Complemento della nuova evangelizzazione.
Il poster, riccamente illustrato con gli affreschi della basilica Maria Regina degli Apostoli di Roma, è un utile strumento cui catechisti e formatori possono rifarsi per introdurre la figura di Maria, Madre di Dio e Madre della Chiesa. Lo strumento presenta schematicamente la Vergine attraverso i passi a lei dedicati nella Sacra Scrittura, le preghiere di devozione mariana, la lettura della Lumen gentium. Il calendario delle solennità mariane permette infine di continuare l'approfondimento lungo tutto l'Anno Liturgico. Affreschi di Antonio Giuseppe Santagata (1888-1989), un rinomato pittore e scultore del Novecento.
Un'agile e semplice spiegazione della Messa destinata ai bambini, illustrata da simpatici disegni. I bambini scopriranno che la Messa è soprattutto una festa: festa di incontri, festa di vita, di gioia e di felicità. La parte centrale del libretto, staccata e adeguatamente piegata, costituisce un Messalino per i bambini.
Uno strumento semplice ed efficace, una lettura visiva dell'anno liturgico, tempo di Dio e tempo degli uomini". "
La nuova traduzione della Bibbia della CEI, i nuovi lezionari, il Sinodo dei vescovi sulla parola di Dio (5-26.10.2008) esigono una seria riflessione e offerta di formazione per consolidare la prassi ecclesiale che, soprattutto a partire dal Vaticano II, ha dato alla Sacra Scrittura il posto fondamentale che le compete per la costruzione della Chiesa e la formazione del cristiano.
La 58ª Settimana nazionale di aggiornamento pastorale prosegue l'attività di ricerca già avviata dal COP e intende aiutare le comunità cristiane a elaborare esperienze e percorsi formativi sul tema.
Sommario
Prefazione. Studi. La Parola di Dio genera e rinnova la vita della Chiesa: dalle esperienze alla riflessione teologica. Alla scuola della Parola (G. Bonicelli). La Parola di Dio al centro della comunità cristiana: la proposta della Dei Verbum (G. Tangorra). L'esperienza della Comunità Kairòs a Palermo (C. Torcivia - M. Muraglia). La «scuola della Parola» nella diocesi di Verona: un'esperienza di lettura partecipata della Parola di Dio (E. Biemmi - M.T. Farinazzo). L'esperienza della missione biblica della parrocchia Ascensione di Torino (P. Terzariol - G. Cabrini). L'esperienza della lettura interconfessionale della Bibbia nella cripta di S. Lucia del Gonfalone a Roma (F. Incampo). Parola di Dio e vita ecclesiale: riflessione teologica (M. Grilli). La Parola di Dio, dono e nutrimento della vita delle comunità cristiane (G. Benzi). Come presentare la Parola di Dio al grande pubblico… (N. Marconi - M. Frisina). La terra della Bibbia (R. Cetoloni). Riflessioni spirituali. Parola di Dio vita dell'anima (G. Martelli). Conclusioni pastorali. La Parola di Dio al centro della vita cristiana (D. Sigalini). Lettera di un parrocchiano a Dio.
Il matrimonio cristiano sigilla il patto d’amore tenero e forte di un uomo e di una donna nel Signore.“Sposi nel Signore” vuole augurare agli sposi l’amicizia di Dio perché la possano vivere e manifestare nel loro rapporto di coppia e nella vita familiare.Immagini suggestive e testi d’autore esprimono auguri di felicità e pace, di benedizione e vita perché si avveri un sogno d’amore.
La comunione dovrebbe essere il punto della Messa che ci trova più impegnati, perché è il momento di un incontro personale con Cristo. Se il momento della comunione mi coglie impreparato, o superficiale, o incosciente, rovino l'incontro e ne porto tutta la responsabilità. Le riflessioni di questo libretto aiutano a fare in modo che la nostra corsa nella superficialità abbia qualche istante di arresto. Il momento forte del nostro "innesto nel divino" è troppo importante e decisivo, perché non ci impegniamo a fondo.