La ricerca della santita puo agevolare il cammino di maturazione di una persona? Quanto conta la sua condizione psicologica? Ecco le domande alla base di questo studio sulla figura di Santa Caterina de' Ricci. La vita di Santa Caterina de' Ricci, una suora Domenicana vissuta nel Cinquecento, e caratterizzata, per lunghi anni, da sofferenze fisiche e psicologiche e da fenomeni mistici; la Santa trascorre questo tempo alla ricerca appassionata di Dio per unirsi sempre piu totalmente a Lui. Questo testo di P. Paolo Lungo e una approfondita analisi di questo percorso verso la santita, che portera Caterina dai dubbi e dalla incertezze della giovinezza al ritrovamento e ristabilimento di se", conducendola al traguardo della santita come vertice di un percorso di maturazione psicologica ed esistenziale. "
Davvero Dio soffre?". Questo libro si propone di dare una risposta a questo interrogativo che non riguarda solo la teologia ma il "nostro stesso essere uomini e donne soggetti al dolore". " Una domanda inquietante per il cristiano di oggi: Davvero Dio soffre?". La nostra sofferenza arriva fino a Dio? Perche il dolore? Gesu soffre solo nella sua natura umana? Don Cristoforo Charamsa cerca di dare una convincente risposta a questi interrogativi facendo leva sulla Tradizione e l'insegnamento della Chiesa e sulla "dottrina perenne" di S. Tommaso d'Aquino. "
La vita di Charles de Foucauld è simile a una parabola evangelica. I frutti sono apparsi dopo la sua morte, e quanta abbondanza! La letteratura su di lui è ormai sconfinata. Eppure, nonostante i moltissimi testi in circolazione, non è facile trovare un'opera di carattere divulgativo che presenti in modo diretto la vita e alcuni degli aspetti più salienti della spiritualità di frère Charles di Gesù. In occasione della canonizzazione, questo libro è un invito a rimettersi in cammino sui passi del "piccolo fratello universale", alla scoperta di un'esistenza straordinaria, a tratti rocambolesca, attraverso i suoi scritti e le testimonianze di chi lo ha conosciuto. Ne emerge una figura il cui messaggio, pur in un contesto storico-ecclesiale differente, non cessa di rivelare la sua stupenda attualità. «Il cristiano è contempl-attivo», diceva don Tonino Bello, e quel monaco del deserto è stato davvero un contemplativo nell'azione: egli contemplava Cristo nell'umanità del fratello, egli era attivo nella contemplazione perché portava a Gesù la vita del mondo. La sua esistenza è l'icona del buon pastore che cerca la pecorella smarrita. Gli ultimi per lui sono i primi ai quali offrirsi. L'esistenza di frère Charles è un canto di gratuità, una follia di bontà, un'ubriacatura di Spirito nell'ebbrezza della misericordia.
Finalmente in italiano quest'opera che è già un classico della saggistica estetica e del pensiero agostiniano. «Il libro», scrive il card. Ratzinger, «testimonia come Agostino sia stato profondamente sconvolto per opera della bellezza nel corso della sua vita. Ne nasce l'invito ad avviare un dialogo a cui - c'è da sperare - parteciperanno molti (pp. 192).
San Benedetto da Norcia (480/490-547) è stato uno dei grandi protagonista del VI secolo. Erede dei monaci del deserto, fu allo stesso tempo un fondatore di monasteri e il "teorico" della vita monastica al quale farà riferimento tutta la tradizione occidentale. La sua Regola diede una nuova e autorevole sistemazione alla complessa, ma spesso imprecisa, precettistica monastica precedente. Nel solco di san Benedetto sorsero centri di preghiera, di cultura, di promozione umana, di ospitalità per i poveri e i pellegrini. Diventerà così il "padre dei monaci d'Occidente", prima di essere proclamato da Paolo VI "Patrono dell'Europa cristiana". Questa biografia non si limita a narrarne la vita, ma ricostruisce anche l'importanza della sua opera per i secoli a venire.
In un saggio complesso e affascinante come Dio Ignoto (Agnostos Theos, 1913) divenuto ormai «classico» per gli studi sulla storia stilistica del discorso religioso, a pieno titolo Eduard Norden si pone come figura di spicco al crocevia tra filologia classica e orientalistica, tra storia culturale antica e teologia. Una copiosissima messe di autori ed opere è abbracciata con straordinaria padronanza critica, ed accanto alla minuta sensibilità per i valori fonici e ritmici del discorso si affianca l'interesse per la religione antica e tardoantica, nelle sue valenze cultuali come anche escatologiche e profetiche. Muovendo dalla struttura e dal significato della predica di Paolo, che sull'Areopago annunzia agli Ateniesi la straordinarietà del «Dio ignoto», l'indagine passa a studiare le forme delle preghiere e di altri generi del discorso religioso antico e cristiano. Senza mai scadere nel dogmatismo e nell'apologetica confessionale, il saggio tradisce costantemente un'anima pervasa da forte sentimento per la religiosità in tutte le sue sfumature, ne segue gli sviluppi di alcune forme espressive - presenti in tutte le popolazioni del bacino mediterraneo - e ricrea, sulle tracce di un ipotetico schema di predicazione missionaria tardo-ellenistica, quel quadro di un mondo smarrito ed alla ricerca del divino, che un altro grande critico, E.R. Doods, avrebbe cinquant'anni più tardi definito con la suggestiva immagine di «epoca d'angoscia».
Descrizione dell'opera
La teologia di Tertulliano è attraversata dalla riflessione sul Padre. Da un capo all'altro delle opere del polemista africano, spesso motivate dalle controversie del tempo, è possibile cogliere un costante richiamo al Dio Creatore e al Padre, che costituisce il centro della fede cristiana e il criterio supremo dello stile di vita dei credenti all'interno di un mondo pagano e talora ostile.
La ricerca intende delineare il volto, la fisionomia, i tratti peculiari della persona del Padre. Le pagine dense di riflessione dello scrittore cartaginese consentono di percepire la bontà, la pazienza, l'esercizio del giudizio, la misericordia, l'educazione impartita all'uomo, sempre nel rispetto della sua libertà, come altrettante caratteristiche della paternità di Dio in atto lungo le epoche della storia.
L'ultima sezione del quinto capitolo presenta un contenuto originale quanto profondo: nel contesto del martirio, al cui significato per la vita dei cristiani Tertulliano dedica una delle sue opere più incisive, il Padre assume i tratti del medico. Si tratta di una nota che conclude degnamente la descrizione del comportamento paterno di Dio.
Sommario
Introduzione. I. Il Dio eterno e vero. II. Il «Padre» e «Signore» del creato. III. La paternità di Dio nell'Antico Testamento. IV. Il «Padre» dei cristiani. V. Il comportamento paterno di Dio. VI. Il Cristo è del Padre Creatore. Conclusione. Sigle e Abbreviazioni. Bibliografia.
Note sull'autore
DOMENICO SCORDAMAGLIA (Napoli 1970) dal 1997 è sacerdote della diocesi di Roma. È stato aiutante di studio al Servizio nazionale per il progetto culturale della CEI e ha insegnato nella facoltà di teologia della Pontificia Università Gregoriana. Ha pubblicato il Padre nella teologia di Sant'Ireneo (Tesi Gregoriana. Serie Teologia 110), Roma 2004.
Decaduto fin dall’inizio dei tempi nel regno del peccato, l’uomo, creatura dalle origini divine ed angeliche, non sa come far ritorno alla sua sorgente spirituale. La natura, la sapienza delle Scritture e dei Padri, nonché l’illuminazione della Grazia divina, sono i mezzi che egli ha a disposizione per intraprendere il suo cammino di ritorno a Dio. Il Periphyseon, il capolavoro di Giovanni Scoto Eriugena (IX d.c.) costituisce un veicolo indispensabile per il lettore moderno per viaggiare sulle vie della contemplazione mistica e spirituale, in cerca della sua vera ed autentica natura.
Vittorio Chietti (Napoli 1981) è Dottore di Ricerca presso il Dipartimento di Filologia Classica Francesco Arnaldi dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Addottoratosi nel 2010 con una dissertazione sul Periphyseon di Giovanni Scoto Eriugena, persegue il suo ambizioso sogno di realizzare la traduzione integrale di tutto il capolavoro eriugeniano. Attualmente lavora alla traduzione e allo studio delle Expositiones in Ierarchiam Coelestem dell’Eriugena.
"Anche in questo libro del 'De civitate Dei', Agostino mette in pratica un suo tipico modo di procedere, capace di aprire e tenere insieme un arco molto ampio di questioni, unificandole attorno a un tema emergente in cui si riassume l'intera problematica. Il tema della pace, al centro del libro XIX, ha precisamente questa funzione." (Luigi Alici)
Questo libro si ripropone idealmente la stessa intenzione del beato Taulero: ispirare le donne e gli uomini di buona volontà all'amore di Dio attraverso l’esperienza contemplativa. Pur diffondendo e seguendo la dottrina mistica di Maestro Eckhart, Taulero la spoglia del pesante mantello speculativo, gettando le basi di una mistica pratica ed essenzialmente contemplativa. Con questa selezione di diciotto prediche, della Passione di nostro Signore e di altri testi del Maestro, abbiamo inteso offrire un agevole e completo manualetto di spiritualità, incentrandolo sull’esperienza profonda di Dio, utile a tutti quelli che avessero intenzione di intraprendere la seria ricerca del Divino alla luce degli insegnamenti tauleriani. Con il proposito di pubblicare una scelta antologica che fosse pure uno sguardo d’insieme alla vasta opera del beato predicatore abbiamo attinto dai suoi testi mistici più significativi, corredandoli di un commentario in note e di un’esauriente introduzione. L’insegnamento del “Dottore illuminato” ha per unico fine la preparazione del credente a una vera e santa vita, “perché una santa vita prepara a una morte santa.”