L'amore si configura essenzialmente come dono, sebbene molti ne siano i nomi e proteiforme la fenomenologia. Il saggio di Tomás Melendo Granados -“ suddiviso in otto itinerari ricchi di risonanze sapienziali e poetiche - vuol essere guida a quella verità umana e cristiana che va dileguando nella coscienza contemporanea offuscata dal narcisismo di massa. Rifuggendo dai luoghi comuni e dalle dottrine convenzionali sull'argomento, l'autore guadagna anzitutto il radicamento ontologico dell'amore, ravvisandolo nell'atto con il quale si riconosce e si conferma nell'essere la persona amata, per trarne successivamente gli altri momenti costitutivi dell'amore: la ricerca del bene dell'amato, secondo un progetto di crescita spirituale per l'intera vita, e la reciproca donazione. Definite le coordinate spirituali, Melendo indaga le questioni fondamentali dell'amore umano: il problema della corrispondenza, il ruolo della volontà e dei sentimenti, la natura e i caratteri dell'identificazione amorosa, le relazioni tra amore e sessualità nell'à mbito specifico dell'amore coniugale. Nel capitolo conclusivo Melendo lascia emergere tutto il dinamismo effusivo dell'amore, che, trascendendo i limiti di spazio e tempo, diviene universale, cosmico, fino ad attingere l'Assoluto stesso, origine e ragione di ogni dilezione umana (pp. 192).
Nato nel 1951 a Medilla, enclave spagnola in terra d'Africa, Tomás Melendo Granados si è laureato in Scienze dell'educazione e in Filosofia presso l'Università di Navarra, completando gli studi a Roma e in Germania. E' ordinario di Metafisica e direttore degli Studi universitari sulla Famiglia nell'Università di Malaga. Fra le sue opere (oltre 40 libri) si segnalano: La fede e la formazione intelletuale, Ontologia degli opposti, Fecondazione in vitro e dignità umana, Metafisica, L'efficienza imprenditoriale, La dignità del lavoro umano.
“Mio figlio è un re: bravo, intelligente, ordinato, educato, un genio del computer.
Mio figlio è un asino: sbaglia sempre, non capisce, va male a scuola, è un imbranato”
Per prudenza educativa si intende l’obiettività, la lucidità, il giudizio realistico sulla situazione, in questo caso sul figlio: non è una dote innata, ma si tratta di un virtù che va educata e che non sempre i genitori possiedono in misura adeguata.
E così capita che i genitori non siano in grado di valutare obiettivamente il loro figlio o un suo comportamento. E tali giudizi errati passano dai due estremi, in basi ai quali il proprio figlio è “un re”, oppure o un “asino”.
Osvaldo Poli, già noto al pubblico italiano per il suo libroNon ho paura a dirti di no, forte anche della propria esperienza clinica, spiega cos’è la prudenza educativa, evidenzia i “virus” emotivi, psicologici, relazionali e culturali che possono danneggiarla, e suggerisce gli atteggiamenti per rafforzarla. Il libro vuole condurre il genitore ad imparare a genitore “legge chiaramente” la situazione del figlio (prudenza), per poi saper fare la cosa giusta.
Osvaldo Poli, psicologo e psicoterapeuta, si occupa da molti anni della formazione dei genitori e della coppia, collaborando con diversi gruppi, istituzioni e riviste. Tra le sue opere: Andare d’accordo: la collaborazione fra marito e moglie nell’educazione dei figli (2000), Il genitore equilibrato (20012), Dialogare con i figli(20013). Per SAN PAOLO ha pubblicato Non ho paura a dirti di no. I genitori e la fermezza educativa(20062); Cuore di papà (2007).
Nella vita si commettono sbagli. Il bisogno di chiedere perdono riguarda ogni realtà umana, ma a volte limitarsi a dire "Mi dispiace" non è sufficiente. Attraverso le loro ricerche e il lavoro svolto accanto a centinaia di persone, gli autori di questo volume hanno scoperto cinque aspetti o "linguaggi" fondamentali del perdono: Esprimere rammarico - Assumersi le proprie responsabilità - Cercare di rimediare - Pentirsi sinceramente Chiedere scusa. Con questo strumento è possibile individuare il proprio linguaggio principale del perdono, parlando i linguaggi delle persone amate. Un testo indispensabile per migliorare i rapporti interpersonali.
In Italia oltre un milione di persone vive in una famiglia nella quale è venuto a mancare un genitore: in questi casi, si può ancora parlare di famiglia, famiglia vedova? Sicuramente sì. Una famiglia spesso ancora giovane, nella quale la morte e la malattia giungono inattese, nelle quali il genitore rimasto non ha scelto questo stato di cose. Come vivono queste famiglie? Come hanno superato la perdita, e quali sono i problemi concreti che un genitore vedovo si trova ad affrontare? Il Melograno, unica associazione in Italia per i diritti civili delle persone vedove, ha affidato al Cisf un'indagine sulla vita quotidiana delle famiglie vedove in Italia. Per la prima volta si dà voce alle persone vedove per raccontare, prima di tutto, il loro percorso personale attraverso la sofferenza, il lutto, e le possibilità di ricostruire una nuova vita dopo una perdita così grave, insieme alle numerose difficoltà "pratiche": l'educazione dei figli, i problemi economici, le questioni legate all'eredità, la pensione di reversibilità, i mille intoppi burocratici. Un quadro a tutto tondo, nel quale emerge l'auto-evidenza che sì, si può a buon diritto parlare di famiglia vedova. Ma a queste famiglie è riconosciuto il diritto di cittadinanza sancito anche nella Costituzione?
In questo sussidio le autrici, avvalendosi della loro esperienza nella scuola, dialogano con i bambini offrendo le coordinate per affrontare in maniera serena e adeguata l'educazione affettiva e sessuale. Differenze tra maschi e femmine, cambiamenti puberali, amore e rapporto sessuale, gravidanza e parto sono gli argomenti trattati "con gli occhi di un bambino". Al termine di ogni capitolo sono offerti spunti di riflessione per genitori e insegnanti. In appendice sono riportate le domande più originali, più "piccanti" e "preoccupanti" dei bambini, che testimoniano il loro bisogno di chiarezza e di senso.
Questa guida accompagna il relativo sussidio nel quale le autrici, avvalendosi della loro esperienza nella scuola, dialogano con i bambini offrendo le coordinate per affrontare in maniera serena e adeguata l'educazione affettiva e sessuale. Differenze tra maschi e femmine, cambiamenti puberali, amore e rapporto sessuale, gravidanza e parto sono gli argomenti trattati "con gli occhi di un bambino". Al termine di ogni capitolo sono offerti spunti di riflessione per genitori e insegnanti. In appendice sono riportate le domande più originali, più "piccanti" e "preoccupanti" dei bambini, che testimoniano il loro bisogno di chiarezza e di senso.
Un originale “dizionario dell’adolescenza” dedicato ai genitori, in 152 voci.
Con una particolare attenzione alla cosiddetta “prima adolescenza”, cioè alla fascia di età compresa tra i 13 e i 18 anni, la fase più “conflittuale” e problematica. Vengono affrontati i tipici argomenti dell’adolescenza: i disagi e i sogni dei figli in relazione all’affettività, alla corporeità, alla scuola; i conflitti tra genitori e figli, le eventuali “instabilità” del sistema famigliare in cui si trova un adolescente, la crisi della coppia con figli adolescenti, i cambiamenti che l’adolescenza di un figlio provoca nella coppia e in tutta la famiglia... Ogni voce è organizzata secondo lo stesso schema: aneddoto/esperienza; tentativo di comprensione; relazione tra famiglia e tema in questione; proposte concrete.
Giulia Paola Di Nicola e Attilio Danese, marito e moglie, vivono a Teramo. Entrambi docenti universitari, rispettivamente di Sociologia (Giulia Paola) e Filosofia Politica (Attilio) presso l’Università “G. D’Annunzio” di Chieti. Inoltre, Giulia Paola è docente di Antropologia della Reciprocità presso la Pontificia Università «Auxilium» di Roma. Dirigono la rivista di cultura di ispirazione personalista Prospettiva Persona - www.prospettivapersona.it . Fanno parte in qualità di esperti della Consulta Nazionale per la Pastorale della Famiglia della CEI e sono membri dell’INTAMS (International Academy fro Marital Spirituality – Accademia Internazionale di Spiritualità coniugale).Al loro attivo più di 300 pubblicazioni tra volumi, saggi e articoli per riviste.
Rispondendo alla domanda che tutti i genitori si pongono: Come educare nostro figlio? Questo libro presenta una chiara linea educativa che, conservando il meglio delle esperienze passate, prende le distanze da certi eccessi e da certe mode attuali. Dopo secoli di educazione rigorista, che obbligava il bambino a sottomettersi all'adulto, di recente si è passati a uno stile diametralmente opposto, che induce i genitori a soddisfare tutti i bisogni del bambino. I risultati non sono stati all'altezza delle speranze. Di che cosa ha bisogno un bambino per "diventare grande"? Per crescere, il bambino ha bisogno di fare esperienze modulate su due assi dell'educazione, quello affettivo e quello normativo, senza che uno abbia a prevalere sull'altro. È importante, secondo l'autore, non perdere i progressi compiuti nella direzione del rispetto verso il bambino e i suoi bisogni... in sintesi: è responsabilità dell'educatore far sì che l'educazione sappia camminare sulle due coordinate. Cardine della nuova educazione è certamente l'affermazione che il bambino è "persona" a pieno titolo, quindi merita tutto il nostro rispetto. Ciò implica che ai bisogni del bambino devono adattarsi ambiente e persone. L'autore, con molta competenza professionale e convinzione umana, essendo egli anche genitore, indica come coniugare, in maniera molto concreta, le due componenti in un'educazione che, si spera, riesca bene.
Catechesi dialogica per giovani, fidanzati, sposi.
Una raccolta di lettere e ricordi che l’autrice recupera e rielabora rievocando la vita passata insieme all’amato marito, venuto a mancare agli inizi del 2005, dopo una travagliata malattia. È la storia di due giovani, Guerrina e Bepi riescono entrambi a far emergere l’uno dall’altra le potenzialità latenti, realizzando i loro sogni e facendo nascere un grande amore, nonostante le complicate vicende personali e gli eventi di un’epoca segnata dalla guerra. Il compiersi del miracolo quotidiano dell’amore coniugale è il vero protagonista che emerge in tutto lo svolgersi della narrazione: attraverso fatti concreti e ricchi di spiritualità l’amore, nutrito dalla fede, fa godere piccole gioie dell’anima e superare anche i momenti più duri dell’esistenza..
Destinatari
Tutti.
Autore
GUERRINA FERRONI nasce a Venezia ma a tre anni si trasferirà con la famiglia a Padova, dove tuttora vive. Compie i suoi studi, nel 1951 si laurea in lettere antiche, si dedica all’archeologia patavina e, con entusiasmo, all’insegnamento per trentacinque anni. Nel 1952 sposa Giuseppe Stellin, un anno dopo nasce Luisa, la loro unica figlia. Il 24 gennaio 2005 l’amatissimo marito la lascerà sola a raccontare la loro lunga, straordinaria storia d’amore.