La centralità moderna del soggetto ha sigillato la dignità di ogni singolo venire al mondo: umani si nasce. Tale conquista, però, non ha spostato di un millimetro la nostra resa all'insignificanza della destinazione di questo nascere: l'umano è un effetto senza causa adeguata - praticamente un miracolo - ma la sua morte azzera tutto. Insomma, si nasce per niente. Non abbiamo il coraggio di dirlo ai figli, ma ci siamo convinti, dati scientifici alla mano, che il passaggio della nascita non si ripeterà in nessun altro modo. Eppure, nemmeno l'astrofisica, oggi, lo giurerebbe in tribunale. I segnali più antichi dell'ominizzazione della vita della coscienza coincidono con la ritualizzazione della morte come passaggio: come se lo sapessimo da sempre. Il cristianesimo, poi, ha introdotto la generazione e la risurrezione nell'intimità dell'essere divino, aprendovi la destinazione per un'umanità imperfetta. Impensabile anche per la religione più alta: eppure la fede cristiana non si muove da lì. Credenti o non credenti, quanti siamo, abbiamo forse dilapidato l'eredità migliore della nostra storia?
È una proposta per l'accompagnamento dei genitori di bambini che partecipano al cammino di iniziazione cristiana ispirato al catecumenato. Strutturato su quattro anni che corrispondono a precise tappe. Per ogni tappa sono previsti cinque o sei incontri in stile laboratoriale, nei quali vengono offerti materiali per stimolare la partecipazione e il coinvolgimento dei genitori, e riflessioni, centrate sulla parola di Dio, utili al risveglio della vita di fede, perché in loro possa ripartire un vero cammino d'incontro con Cristo e d'inserimento nella vita ecclesiale. Un'esperienza indispensabile per ogni comunità cristiana che desideri offrire un secondo annuncio in un passaggio particolare della vita degli adulti.Questo primo volume accompagna i genitori a riscoprire il rapporto personale con Dio e a riappropriarsi del ruolo di primi educatori alla fede dei figli.
È una proposta per l'accompagnamento dei genitori di bambini che partecipano al cammino di iniziazione cristiana ispirato al catecumenato, strutturata su 4 anni che corrispondono a precise tappe. Per ogni tappa sono previsti 5-6 incontri in stile laboratoriale, nei quali vengono offerti materiali per stimolare la partecipazione e il coinvolgimento dei genitori e riflessioni, centrate sulla parola di Dio, utili al risveglio della vita di fede, perché in loro possa ripartire un vero cammino d'incontro con Cristo e d'inserimento nella vita ecclesiale. Un'esperienza indispensabile per ogni comunità cristiana che desideri offrire un secondo annuncio in un passaggio particolare della vita degli adulti. Per il quarto anno il volume offre un itinerario per accompagnare i genitori a conoscere e sperimentare la presenza di Gesù Risorto nella Chiesa e nei sacramenti.
La crisi è sotto gli occhi di tutti: è sociale ed ecologica, si esplica nelle disuguaglianze planetarie e nell'insostenibilità di un modello economico predatorio dell'ambiente. Che cosa ha causato questo? Nel serrato dialogo fra Gaël Giraud e Felwine Sarr, due intellettuali capaci di spaziare con sagacia dall'attualità alla filosofia, dalla teologia all'economia, la risposta emerge limpidamente: tutto deriva da «quell'utopia mortifera di privatizzazione integrale del mondo e di riduzione di ogni risorsa a un capitale», ovvero l'ideologia postliberale che ha conquistato la nostra immaginazione e colonizzato la prassi politica. La ragione strumentale, denunciano i due autori, ha occupato completamente la scienza economica, riducendola ad un'asfittica pratica contabile di stampo razionalistico, che non tiene in conto altre variabili: culture, popoli, pensieri, desideri... Appoggiandosi a pensatori come Jacques Derrida, Paul Ricoeur e Christoph Theobald, attingendo alla saggezza delle grandi spiritualità religiose, in queste pagine colte e appassionanti Giraud e Sarr disegnano un'altra mappa dell'economia. Una mappa più disordinata di quella che si studia nelle facoltà universitarie, spesso schiava di un sapere di tipo strumentale típico dell'homo homini lupus, ma molto più necessaria per la realtà in cui viviamo. Segnata da una pandemia da cui possiamo ripartire solo con un nuovo immaginario.
Il kèrygma è, letteralmente, la proclamazione, l'annuncio, del Vangelo, ossia della buona notizia dell'amore di Dio manifestato in Cristo Gesù.
Angelo Veraldi ci accompagna a scoprire tale annuncio attraverso il lessico del libro più suggestivo dell’intera Bibbia: i Salmi. Nelle centocinquanta composizioni poetiche, preghiere ispirate da Dio stesso, c’è quanto il credente debba sapere circa l'amore di Dio e la sua propria vita.
La lettura di questo libro stimolerà il lettore a rivalutare la preghiera salmica come lode al Dio vicino.
Qual è l'identità del "famigliare"? Che cosa lo caratterizza al di là della mutevolezza delle forme che storicamente assume? Che valore ha per la costruzione della persona? Il testo risponde a questi interrogativi, a partire da una concezione centrata sugli scopi, in gran parte inconsapevoli che i familiari perseguono. Particolare attenzione è riservata al patto coniugale, al passaggio dell'età adulta e ai temi del divorzio e dell'adozione. Il testo è rivolto sia agli studenti di psicologia sia agli operatori psicosociali e clinici che si occupano di relazioni familiari.
Una nuova sfida si affaccia all'orizzonte. Questa volta Lyon dovrà affrontarla con una difficoltà in più: sarà solo sul campo di battaglia. Anna e i suoi più cari amici, infatti, sembrano scomparsi nel nulla. E proprio quando il nostro eroe inizia a pensare che lo abbiano abbandonato, fa una scoperta a dir poco allarmante: qualcuno li ha rapiti e tramutati in gigantesche statue. Se vuole risvegliarli, Lyon deve prepararsi a esplorare pericolosissimi dungeon e a combattere contro mostri spietati. Solo così potrà sperare di liberarli dalle grinfie di un subdolo nemico che si cela nell'ombra ed è pronto a ogni inganno per distruggere il WGF. Come se non bastasse, nel tentativo di mettere in salvo i suoi amici e scoprire la vera identità del suo avversario, Lyon scatena l'ira di quattro potenti divinità che sorvegliano il luogo in cui i membri del team sono stati imprigionati. Ma quando le sorti dell'avventura volgono al peggio i veri eroi dimostrano tutto il loro valore. Basterà perché riescano a riabbracciarsi? La squadra WGF torna per una nuova entusiasmante avventura che la renderà ancora più unita di prima! Età di lettura: da 12 anni.
I Libri dei Re offrono testimonianza delle domande tremende che la conquista babilonese di Gerusalemme e la distruzione del Tempio avevano fatto sorgere nel popolo ebraico: ha ancora senso continuare a credere in un Dio che è stato sconfitto? E se gli unici dèi veri fossero quelli dei popoli vincitori? La storia biblica dei Libri dei Re cerca di rispondere a tali interrogativi. Sono dunque opere di teologia narrativa e storica, attraversate dalle figure profetiche di Elia ed Eliseo. Sono storia e profezia, perché nella Bibbia la storia è profezia e i profeti fanno diventare la storia un evento di salvezza. Quel popolo distrutto e ferito, percorso da conflitti religiosi e politici, ritrovando il senso del passato, immaginò un futuro ancora possibile. La maggiore crisi religiosa e politica, grazie a quel capitale narrativo, divenne risorsa di risurrezione. Non c'è mappa migliore dei Libri dei Re per orientarci nel nostro tempo difficile.
Tutta l'umanita del Crisostomo nell'esortazione al cammino di conversione.
Tra il 6 e il 9 giugno in tutta Europa le urne saranno aperte per eleggere il nuovo Parlamento europeo. I partiti scaldano i motori: scelgono nomi, avanzano candidature, pensano tattiche. E i programmi? Il vento del nazionalismo e la diffusa resistenza a credere e battersi per una vera alternativa in quasi tutti i paesi membri rischiano di condurre a proposte di scarso respiro, timide nel-l'affrontare le sfide della doppia transizione, digitale e ambientale; ambigue, al meglio, nei confronti dei migranti; inadeguate a contrastare il nuovo disordine mondiale, le guerre e anche le tante ingiustizie ereditate. Di fronte a questo scenario il Forum Disuguaglianze e Diversità ha deciso con questo volume di scendere in campo. Non è una discesa nell'arena elettorale. È l'offerta di alcuni tratti dell'Unione europea che servirebbe alla giustizia sociale e ambientale, un contributo informativo e di confronto, un metro per giudicare - prima e dopo le elezioni - programmi, partiti, candidature ed eletti, una bussola per il monitoraggio civico delle azioni che l'Unione realizzerà nella prossima legislatura. L'Unione auspicata in questo libro è un luogo di promozione del welfare universale, non penalizzato dall'austerità; dove la conoscenza e i dati siano accessibili e a disposizione delle comunità; dove la trasformazione ecologica sia accelerata nell'interesse prima di tutto dei più vulnerabili per realizzare un modo più giusto di vita e di lavoro e dove politiche pubbliche e governo siano democratizzati. Un'Europa che prenda consapevolezza del proprio ruolo fondamentale nei processi migratori e che agisca come costruttore di cooperazione e pace.
«La paura che soffoca la speranza è una maledizione. Nessuna opera che usi la paura come movente o minaccia può essere di carattere spirituale». Da questa intima convinzione prende le mosse la riflessione di padre Guidalberto Bormolini, religioso dei "Ricostruttori nella preghiera" e fondatore dell'associazione "TuttoèVita", che dal 2013 accoglie chi è in cerca di un senso più profondo dell'esistenza in un mondo disorientato e ferito. Il colloquio stringente con il giornalista Mario Lancisi diventa occasione per una visionaria e quanto mai profetica meditazione sul presente e sugli orizzonti che si profilano: oltre la prospettiva consumistico-tecnologica, robotico-informatica e transumanista ci sono altre strade per il futuro dell'umanità? Questo tempo, con le sue contraddizioni, ci parla. E non possiamo permetterci di ignorare il messaggio. Occorre ripensare i modelli di civiltà: in campo sociale, ambientale, culturale, economico-finanziario e della salute. Occorre risvegliarsi dal torpore per immaginare un progetto che contempli, finalmente, la capacità di accontentarsi e di condividere, il silenzio e la bellezza, l'amore per la vita e l'accettazione della finitudine, gli imprescindibili diritti materiali e quelli spirituali. Sotto il soffio dello Spirito - sostiene padre Guidalberto - si può coltivare un grande "sogno" perché non vi è più distinzione tra possibile e impossibile.