EDITORIALE
Segreti – approvazioni – confusioni, “autentici” segni di questi tempi
di Piero Mantero
APPARIZIONI
Le apparizioni mariane di Limanovà
PROFEZIE
Le profezie della Madonna delle Lacrime di Bordeaux
di Marie Verenne
SEGNI STRAORDINARI
Padre Pio da Pietrelcina
Centenario della stigmatizzazione
di don Marcello Stanzione
FENOMENI MISTICI
Levitazione e voli estatici nelle vite dei santi
di Glenn Dallaire
PURGATORIO
Luisa Piccarreta e il purgatorio
MIRACOLI
I miracoli di san Charbel continuano
di Jean Claude e Geneviève Antakli
MESSAGGI
Difendete con coraggio ciò che è di Dio / Cercate l’umanità addormentata / Figli miei, vedo le vostre croci / Maria ai piedi della croce / La zizzania si sta dividendo dal grano / Ho bisogno di nuovi apostoli / Bisogna sempre combattere contro il nemico / L’uomo guarda ma non vede, ode ma non ascolta / Non ascoltate la falsa pace che si vede nel mondo / Rafforzate la vostra fede con la preghiera
CATERINA BARTOLOTTA
Caterina Bartolotta la salvezza dell’anima
di Fernando Conidi
APPARIZIONI
Le apparizioni della Madonna a Marta (Viterbo)
seconda parte
di Giancarlo Baldini
GHIAIE DI BONATE
I fatti e i misfatti dell’inquisitore
(prima parte)
a cura di Alberto Lombardoni
RETROSPETTIVA STORICA
A Medjugorje la cosa è cominciata così
del prof. Gino Ragozzino
RIFLESSIONI DI UN SACERDOTE
Gli alberi dell’anno
di Vincenzo Mercante
Biografia e bibliografia degli uomini di Dio. Questo potrebbe essere il sottotitolo del fascicolo. Non interessa lo studio e l’esame di «profeti» odierni o del fenomeno della profezia oggi. Anche se alla fine ci si interroga se ci sono ancora profeti «in mezzo a noi». Il fascicolo arresta la riflessione al Nuovo testamento. Perché? Perché si ritiene importante anzitutto fondare il discorso sulla specificità biblica dell’istituzione profetica antico-testamentaria. La sua corretta comprensione e il suo compimento in Cristo è la condizione imprescindibile per riflettere poi sulla profezia e i profeti nella Chiesa e nel mondo odierno. La presunzione è quella di offrire una riflessione che ponga le basi per lo sviluppo di una vera e propria teologia della profezia cristiana oggi.
Per eliminare moltissimi dei malintesi che circolano nella letteratura odierna sul tema è utile stabilire con precisione chi sia veramente il profeta (prima parte del fascicolo) a partire dalle esperienze dei profeti biblici (seconda parte del fascicolo). I profeti sono coloro che anzitutto ascoltano la Parola e se ne lasciano plasmare. La loro produzione bibliografica non si può assolutamente scindere dalla loro biografia. Se non spuntano profeti, significa che Dio fa silenzio. E se sta in silenzio vuol dire che sceglie di non intervenire nella storia?
Ma il Padre non sta in silenzio e non comunica a intermittenza. Comunica perché è Dio. Sempre. È Parola incessante. Il problema è la recettività, la capacità di «ascoltare», di «cogliere», di «riconoscere» la sua Parola come si presenta nella storia.
Ecco l’obiettivo: aiutare noi e il nostro lettore a riappropriarci degli strumenti utili a scovare oggi, tra le pieghe di questa storia, tutti quegli indizi che ci possono condurre a rintracciare la presenza di Dio, a riconoscerne la Parola viva e attuale.
Il tema della preghiera affrontato da un punto di vista antropologico.
Assieme alla meditazione, la preghiera è fondamento dell’esperienza umana, al di là di ogni speculazione anche teologica. Il pregare, come il riso e il pianto, è espressione immediata di bisogni e di emozioni personali, è l’umanità che si manifesta nella sua immediatezza.
Quindi, prima di chiedersi l’utilità della preghiera, è necessario interrogarsi sull’originarietà dell’atteggiamento del pregare. a preghiera in questo caso non è solo una consapevolezza olistica cognizione, emozione, azione , ma è una spinta totale, una pressione della realtà dell’uomo che dal percepirsi come diviso e frammentato d’improvviso si coglie unito in s e conciliato. Un’esperienza che apre una breccia per la quale non si sa più se è l’uomo che si rivolge a Dio o se è Dio che si rivolge all’uomo.
Che cos’è la liturgia delle ore? Vorrei recitarla, ma come e quando si prega? La possono recitare solo i sacerdoti e i religiosi? La liturgia delle ore e il breviario sono la stessa cosa? Cosa significa proprio del tempo, invitatorio, comune? Tutte queste domande da oggi hanno una sola risposta: “Con acqua viva”, una nuova edizione che rivoluziona e facilita la recita di lodi, ora sesta, vespri e compieta. Basta andare alla data del giorno corrente e tutto quello che devi fare ti viene indicato passo dopo passo, senza dover continuamente andare avanti e indietro per cercare gli inni, le letture brevi, l’antifona per il “Benedictus” e per il “Magnificat”, l’orazione. Ogni mese “Con acqua viva” mette alla portata di tutti, soprattutto di quei laici che vogliono iniziare a celebrarla individualmente, la liturgia delle ore, la preghiera liturgica più importante dopo la santa Messa! Recitando le lodi, l’ora sesta, i vespri e la compieta, infatti, il cristiano si unisce alla preghiera che Cristo, unito al suo Corpo, eleva al Padre. Santifica così la giornata intera, che viene ritmata dall’ascolto della Parola di Dio, fonte d’acqua viva che disseta per sempre. Nell’arco della giornata ritroviamoci al pozzo con Gesù e chiediamo anche noi, come la Samaritana, quell’acqua che fa vivere in eterno e che ci dà la vera gioia del cuore.
"La Famiglia" è uno strumento dedicato a tutti coloro che operano, a vario titolo, a contatto con la famiglia e desiderano analizzare criticamente le problematiche educative più attuali in un contesto sociale in costante trasformazione. La rivista viene pubblicata e stampata in formato cartaceo, spedito agli abbonati, in un unico numero annuale, al quale si affiancano gli approfondimenti on-line, anch'essi riservati agli abbonati.
Messa Meditazione è un messalino quotidiano pubblicato mensilmente, all’interno del quale, oltre ai testi liturgici puoi trovare una meditazione sul Vangelo di ogni giorno. Si distingue nel panorama editoriale cattolico, per il formato tascabile e per la veste grafica allo stesso tempo elegante e funzionale. Caratteristica peculiare è la meditazione sul vangelo del giorno, sempre nuova ed originale, proposta da autori sempre diversi ed affermati, secondo il metodo della lectio divina, con riflessioni brevi ed essenziali che ti consentono di trarre un pensiero spirituale per caratterizzare la giornata nel segno della fede.
Il 4 marzo l’Italia va al voto. Ci arriva confusa, spiazzata da una realtà politica sempre più liquida e da un atteggiamento sempre più sfiduciato, diffidente, aggressivo. Certo, non è il clima greve che si può respirare in altre parti del mondo dove si andrà alle urne nel 2018, e dove i problemi - per vari motivi - sono più gravi (dall’Egitto alla Russia, dall’Iraq alla Colombia, e poi Brasile, Messico, Venezuela...). Ma anche se con toni e sfumature molto diversi, l’accento di fondo, ovunque, è simile: divisioni acute, rancori radicati, delegittimazione reciproca. Non è un caso che uno dei libri che hanno fatto più discutere nei mesi scorsi, perché più capaci di leggere il presente, si intitoli L’età della rabbia, di Pankaj Mishra, che trovate intervistato proprio in questo Tracce, in occasione dell’uscita italiana.
È da tempo che cerchiamo di dare il nostro piccolo contributo alla questione che ci sembra più urgente anche in politica, più di poltrone e programmi: recuperare la consapevolezza che l’altro è un bene. Riscoprire le ragioni profonde - e non scontate - del vivere insieme. Preoccupazione condivisa con personalità molto più in vista, che hanno a cuore il bene comune: dal presidente Sergio Mattarella (basterebbe rileggersi il suo discorso di fine anno) a papa Francesco, di cui in questi giorni abbiamo rimesso in circolazione il bellissimo intervento fatto a Cesena il 1° ottobre scorso. Il popolo, dice Francesco, ha bisogno «della buona politica», perché il suo «volto autentico», la sua «ragion d’essere», è offrire «un servizio inestimabile al bene dell’intera collettività». Per questo la Chiesa «la considera una nobile forma di carità».
Ecco, il “Primo piano” di questo numero prova a capire come recuperare questa “ragion d’essere”. Lo fa attraverso un dialogo con Sabino Cassese, laico, uno degli osservatori più acuti della situazione italiana. E poi attraverso dei fatti, storie di gente che giorno per giorno tenta di cucire, o ricucire, un tessuto comune; e lo fa in piazze minori, scelte apposta dietro le quinte della “grande” politica, perché ad essere decisivo è il metodo... Lo stesso criterio con cui proponiamo altre due storie, sudamericane appunto. Dalla Colombia arriva il racconto dell’incontro tra una candidata e la comunità locale di CL: esempio piccolo, ma reale, di una prospettiva che può ribaltarsi, da «cosa chiediamo ai politici» a «ma la fede incide anche lì?». Dal Brasile, la descrizione di come una realtà nata “dal basso” - le Apac - sta cambiando il sistema carcerario di tutto il Paese. Perché la sussidiarietà è qualcosa di reale, e serve. Micro e macro, local e global. Ma il punto è lo stesso: che occasione saranno per ognuno di noi queste settimane? Che verifica potremo fare di quanto e come la fede aiuti ad affrontare anche le infinite domande che emergono dal caos della politica?
In fondo, è la scommessa che ha aperto in noi - e che riapre di continuo - don Giussani. È morto tredici anni fa, ma è più presente che mai. Non solo per l’attualità impressionante delle sue intuizioni (sarebbe utile riprendere, per esempio, il discorso che fece ad Assago alla Dc lombarda nel 1987), ma proprio per come continua a provocare ora migliaia di persone. Che si tratti di universitari americani o di liceali bolognesi, del sindaco di una cittadina di provincia o di persone appassionate al tema dell’educazione, è una sollecitazione continua a prendere sul serio e fino in fondo le proprie domande, l’altro, la realtà... La vita.
Questo numero di Limes si concentra, come suggerisce il titolo, sulla presenza islamica in Europa. Un universo estremamente variegato di cui vengono analizzati casi nazionali e locali specifici, per evidenziarne caratteristiche, risorse e problematicità in una fase di profondo ripensamento del multiculturalismo e dei modelli d'integrazione e convivenza storicamente perseguiti nel Vecchio Continente. Germania, Francia, Inghilterra, Polonia e, ovviamente, Italia sono alcuni dei contesti presi in esame in questa panoramica dell'islam continentale. La prima parte - "Migrazioni, terrorismo, identità: le (non) strategie europee" - si focalizza sui metodi, più o meno vaghi, adottati dai paesi europei per affrontare un insieme di fenomeni complessi, come quelli migratorio e terroristico appunto, e le loro conseguenze strutturali. La seconda parte - "Come (non) conviviamo con i musulmani nelle città europee" - analizza invece nel dettaglio alcuni casi locali, italiani ed europei, per carpire la natura del rapporto tra comunità islamiche e realtà urbane in cui dimorano. Nella terza parte - "Strategie degli Stati musulmani e dei jihadisti" - vi è un capovolgimento di prospettiva, incentrato su alcuni esempi tra i paesi di provenienza delle comunità musulmane del continente europeo e sulle componenti più radicali dell'islam politico.
Il libretto tascabile contiene il rito della Messa, la liturgia della Parola e le parti proprie delle celebrazioni eucaristiche feriali e festive affiancate dal commento.Le riflessioni vengono proposte da tre autori: fr. Adalberto Piovano, monaco benedettino della comunità Ss. Trinità di Dumenza; fr. Luca Fallica, anch'egli monaco nella medesima comunità; fra' Roberto Pasolini, frate minore cappuccino della provincia S. Carlo in Lombardia.Per ogni giorno è proposta una pillola di liturgia delle Ore.Non mancano nemmeno il calendario interreligioso, la segnalazione e una breve riflessione sulle giornate particolari - ecclesiai e civili - oltre ad alcune pagine dedicate all'esortazione apostolica Amoris laetitia.Abbonandosi all'edizione web è possibile scaricare i contenuti in formato PDF. Iscrivendosi alla newsletter si riceve quotidianamente via e-mail il link al PDF della messa del giorno