La vita e l'opera del genio del Rinascimento Una delle più grandi menti di tutti i tempi, Leonardo da Vinci (1452-1519) è universalmente riconosciuto come una figura dotata di infinita curiosità, febbrile immaginazione e sublimi doti artistiche. Questa edizione aggiornata del volume in formato XL offre la più esauriente panoramica sulla vita e l'opera di questo magistrale pittore, scultore, architetto, inventore e scienziato. Il catalogo ragionato dei dipinti passa in rassegna sia le opere di Leonardo giunte fino a noi, sia quelle andate perdute. Grazie ai dettagli a tutta pagina di molte opere, inoltre, il lettore sarà in grado di ispezionare le più sottili sfaccettature delle pennellate che avrebbero rivoluzionato la Storia dell'Arte. Un ulteriore catalogo dei disegni di Leonardo classifica oltre 700 opere grafiche suddividendole in categorie (architettura, disegni tecnici, studio delle proporzioni, cartografia ecc.) sottolineando la sua straordinaria finezza nell'osservazione, dagli studi anatomici alle piante architettoniche, da complessi studi di ingegneria a ritratti di bambini paffuti. Include anche un nuovo capitolo che esplora gli ipnotici manoscritti dell'artista. Il volume dedicato al racconto della vita e delle opere di Leonardo include un approfondito studio di due suoi due capolavori L'annunciazione e Il cenacolo.
Il volume è qui presentato in una edizione aggiornata alle più recenti acquisizioni delle neuroscienze cognitive e affettive. I vari argomenti della neuropsicologia sono trattati seguendo una impostazione teorica e metodologica intermedia tra gli approcci più tradizionali, basati sulla localizzazione anatomica delle lesioni responsabili del deficit cognitivo, e gli approcci «ultra-cognitivi», che privilegiano i meccanismi sottostanti le funzioni prescindendo dalle basi neurobiologiche.
Automazione, intelligenza artificiale e robotica stanno rimodellando le nostre vite a ritmi travolgenti. Con quali effetti? Quando la tecnologia consentirà a una marea di talenti di rovesciarsi direttamente sui buoni, stabili, posti di lavoro che sono stati alla base della prosperità delle classi medie nei paesi ricchi, permettendo a persone in diverse parti del mondo di essere compresenti in modo virtuale in uno stesso ufficio, la vita di milioni di lavoratori qualificati ne verrà sconvolta, molto più di quanto è accaduto sia con l'industrializzazione sia con la globalizzazione. È la rivoluzione della globotica. Quali misure adotteranno persone e governi per far fronte a tale cambiamento economico e culturale? Come si può evitare che le basi stesse della prosperità ne siano minate? Di quali strategie di adattamento possiamo disporre? Una risposta possibile ci viene dalle abilità indispensabili che nessuna macchina può duplicare: creatività e pensiero indipendente.
Principali nuovi provvedimenti di cui si è tenuto conto D.M. 12 dic. 2019: Modifica del saggio di interesse legale L. 2 nov. 2019, n. 128: Conversione del D.L. 3 set. 2019, n. 101, recante disposizioni urgenti per la tutela del lavoro e per la risoluzione di crisi aziendali D.L. 26 ott. 2019, n. 124: Disposizioni urgenti in materia fiscale L. 8 ago. 2019, n. 81: Conversione del D.L. 28 giu. 2019, n. 59, recante misure urgenti in materia di sostegno del settore del cinema e audiovisivo L. 28 giu. 2019, n. 58: Conversione del D.L. 30 apr. 2019, n. 34, recante misure urgenti di crescita economica L. 14 giu. 2019, n. 55: Conversione del D.L. 18 apr. 2019, n. 32, recante disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici D.Lgs.10 mag. 2019, n. 49: Attuazione della direttiva 2017/828 per quanto riguarda l'incoraggiamento dell'impegno a lungo termine degli azionisti L. 3 mag. 2019, n. 37: Legge Europea 2018 L. 12 apr. 2019, n. 31: Disposizioni in materia di azione di classe.
Con le più recenti pronunce della Corte Costituzionale e i principali nuovi provvedimenti di cui si è tenuto conto L. 18 nov. 2019, n. 133: Conversione del D.L. 21 set. 2019, n. 105, recante disposizioni urgenti in materia di perimetro di sicurezza nazionale cibernetica L. 18 nov. 2019, n. 132: Conversione del D.L. 21 set. 2019, n. 104, recante disposizioni urgenti per il trasferimento di funzioni e la riorganizzazione dei Ministeri D.L. 26 ott., n. 124: Disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili D.lgs. 4 ott. 2019, n. 125: Modifiche ed integrazioni alla normativa relativa alla prevenzione dell'uso del sistema finanziario ai fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo L. 8 ago. 2019, n. 77: Conversione del D.L. 14 giu. 2019, n. 53, recante disposizioni urgenti in materia di ordine e sicurezza pubblica L. 19 lug. 2019, n. 69: Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere.
Una lunga esperienza di formazione e di ricerca nelle scuole ci porta a sostenere che la preoccupazione odierna degli insegnanti non sia più la presenza in classe dei soggetti con disabilità, ma la conduzione di tutti quegli allievi che non hanno deficit, ma che spesso sono di difficile gestione a scuola. Il ragazzo con disabilità è certamente un problema, rimane tutt'ora una preoccupazione costante in classe, ma ciò che inquieta e rischia di diventare il problema della scuola italiana, per i prossimi anni, sono le convivenze sociali e le proposte formative valide per favorire la soddisfazione delle esigenze di tutti gli allievi presenti in aula. Il "che cosa fare" per gestire le varie differenze presenti in classe e per prevenire e condurre situazioni comportamentali difficili è costantemente preso in esame. Questo testo vuole aiutare gli insegnanti a guidare l'esperienza scolastica con competenza per favorire il lavoro inclusivo in classe. La corretta gestione della classe è, infatti, la condizione fondamentale per costruire il nostro progetto formativo volto a sostenere e potenziare le abilità di ciascun allievo.
Questo breve saggio non è neutro. È una riflessione critica sulla storia politica ed economica della scuola italiana, alla luce della progressiva espropriazione della sua funzione e dei suoi fini. La crisi che gli autori descrivono riflette il deterioramento di un'istituzione preposta all'interesse sociale della collettività, trasformata in un servizio individuale on demand. In questo passaggio epocale, che ha subito una forte accelerazione nell'ultimo ventennio, nella contemporanea scuola di massa governata dal pensiero unico neoliberista che la vuole "utile" e "produttiva" si incrinano, per docenti e studenti, le condizioni essenziali di libertà nella conoscenza e nell'accesso significativo ai saperi. Forse definitivamente. Introduzione di Piero Bevilacqua.
La filosofia pone domande, ma porre domande non è la cosa più importante, bisogna porre quelle giuste al momento giusto per avere risposte significative e corrette. La filosofia è un'impresa costruttiva in cui l'analisi delle domande aperte è il terreno preparatorio per il design di risposte soddisfacenti. La filosofia è necessaria per ripensare ciò che si può definire progetto umano. E la filosofia evolve come evolve l'umanità. Oggi l'indagine filosofica non può prescindere dalle tecnologie digitali che influenzano e formattano la nostra comprensione del mondo e la nostra relazione con esso. È in corso una rivoluzione, ma il discorso filosofico potrebbe non prendervi parte a meno di riavviare il sistema, proprio come si fa con un computer. Nell'era "onlife" la filosofia è necessaria per dare senso ai cambiamenti radicali prodotti dalla rivoluzione dell'infosfera, ma occorre che sia davvero buona filosofia per affrontare le grandi difficoltà che abbiamo davanti.
Cile, 11 settembre 1973, l'instaurazione della dittatura militare di Pinochet, la fine di un sogno. Le case di Pablo Neruda devastate, i suoi libri incendiati nei falò per le strade. Ovunque terrore e morte. Anche la poesia è considerata sovversiva. A dodici giorni dal golpe che depone l'amico Allende, il premio Nobel per la letteratura 1971, il poeta dell'amore e dell'impegno civile, amato nel mondo intero, muore nella Clinica Santa María di Santiago. La stessa in cui, anni dopo, morirà avvelenato anche l'ex presidente Frei Montalva, oppositore del regime. Il decesso di Neruda avviene alla vigilia della sua partenza per il Messico, ufficialmente per un cancro alla prostata. Ma la cartella clinica è scomparsa, manca l'autopsia, il certificato di morte è sicuramente falso. Ippolito ha raccolto le prove sostenibili, gli indizi e il movente della fine non naturale di Neruda, sulla scorta dell'inchiesta giudiziaria volta ad accertare l'ipotesi di omicidio, e per questo contrastata in ogni modo da nostalgici e negazionisti. Per la sua drammatica ricostruzione, l'autore si è avvalso di una vasta documentazione proveniente dalle fonti più disparate: archivi, perizie scientifiche, testimonianze, giornali cartacei e online, radio, televisioni, blog, libri, in Cile, Spagna, Brasile, Messico, Perù, Stati Uniti, Germania, Regno Unito e Italia. Il libro è scritto con il rigore dell'inchiesta e lo stile di un thriller. Protagonista, una figura simbolo della lotta per la libertà, non solo in Cile, vittima al pari di García Lorca, suo grande amico e illustre poeta, ucciso dal regime franchista.
Arrestato nel dicembre 1939, Aldo Natoli viene condannato dal Tribunale speciale per aver partecipato all'organizzazione del Gruppo comunista romano. L'esperienza del carcere sarà determinante per la sua formazione antifascista e per sua la futura scelta di vita, che lo porterà a partecipare alla Resistenza e ad aderire al Pci, fino alla radiazione dal partito nel 1969 insieme al gruppo del «manifesto». Negli anni trascorsi dapprima a Regina Coeli a Roma e poi nella casa di reclusione di Civitavecchia, Natoli intesse un fitto carteggio con i familiari - eccezionalmente conservato nella sua interezza - dal quale emergono squarci illuminanti sulle dure condizioni morali e materiali del carcere e sulla quotidianità dell'Italia in guerra. Attraversata da un profondo messaggio etico-politico, questa singolare corrispondenza ci introduce nella dimensione umana ed esistenziale e nell'esperienza corale di una famiglia antifascista nella fase finale del regime.
Personalità unica nell'ambiente artistico mitteleuropeo di inizio Novecento, alfiere di quanto di più moderno c'era nella sperimentazione musicale del suo tempo e insieme custode della tradizione romantica del XIX secolo, Alban Berg è stato forse il più innovatore tra gli innovatori. Non ebbe una vita facile: a diciotto anni soffrì di una grave forma di depressione che lo portò a tentare il suicidio; nevrotico e ipocondriaco, di fronte all'iniziale diffidenza di una Vienna che non capiva la sua arte meditò di abbandonare la composizione e dedicarsi unicamente alla scrittura. Se l'importanza di Wozzeck e Lulu nell'evoluzione della musica è infatti nota a tutti, pochi sanno che Berg fu anche un appassionato letterato: durante la sua tormentata adolescenza si cimentò nella scrittura teatrale, ispirandosi a Ibsen e Strindberg; sognava di diventare poeta e leggeva Goethe, Schopenhauer, Nietzsche; aveva un'innata e profonda sensibilità letteraria, che in lui si fondeva naturalmente con la musica, come se note e parole fossero un unico linguaggio. «Apparteneva a quel piccolo gruppo di musicisti che vedono gli uomini nello stesso modo degli scrittori» disse di lui Elias Canetti. Analisi e saggi musicali, invettive, interviste, drammi, aforismi e acrostici dedicati agli amici Schönberg, Loos e Kraus: Anna Maria Morazzoni ha raccolto tutta l'opera critica e letteraria di Berg, composta in poco più di vent'anni, prima che una banale infezione mal curata lo portasse via, in una vigilia di Natale di metà anni trenta. "Suite lirica" è la vivida testimonianza del fermento culturale di un'epoca che stava vivendo gli ultimi anni di grandezza, ma anche e soprattutto il lascito intellettuale e umano di un gigante della musica, contemporanea e di sempre. Prefazione di Michele Girardi.