Strumento operativo per avvicinare i bambini all’umanità dei personaggi del Vangelo. Ogni unità di lavoro favorisce l’identificazione con i protagonisti della Natività attraverso la condivisione delle emozioni (paura, stupore, gioia, amore) che hanno caratterizzato il loro personale incontro con Dio Padre e con il Bambino Gesù.
Parola di Dio, riflessioni, preghiere, impegni da prendersi... per vivere le settimane di Avvento e le feste del tempo di Natale.“:Nelle quattro settimane che portano a Natale facciamo la conoscenza dei principali personaggi del presepe. Ognuno di loro ci suggerirà: come accogliere il Bambino di Betlemme nella nostra vita e diventare suoi amici”:. Per i bambini, con i loro genitori.
"Mettiamoci in cammino verso la capanna preparando il nostro cuore e il nostro presepe all'incontro con Gesù:, un amico davvero speciale...":. L'itinerario propone in ogni giornata una nota di introduzione e una di commento, un passo dal Vangelo e tre intenzioni di preghiera, ma anche un ":segno": e un impegno concreti. Per la realizzazione ":visiva": della novena, in famiglia o a catechismo, un inserto di 8 pagine con immagini pronte da ritagliare consente di preparare un fondale di presepe senza personaggi e di applicarvi sopra, di giornata in giornata, gli elementi mancanti (14 fra personaggi, animali e oggetti).
L’Apocalisse di Giovanni non è la tragica previsione della fine del mondo, con l’annuncio di sciagure ed eventi catastrofici è piuttosto la Rivelazione del piano di Dio nella storia e l’annuncio che ogni disgrazia e ogni dolore hanno uno sviluppo limitato nel tempo, perché: alla fine Dio sarà il vincitore su ogni male. Il dossier di questo numero della rivista espone il piano dell’:opera di Giovanni, si concentra sul tema dei Quattro Cavalieri dell’Apocalisse e presenta un excursus iconografico sulle miniature ai “Commentari all’Apocalisse” del Beato di Liébana. Completano il numero rubriche di storia, arte, archeologia e attualità.
Il Cardinal Martini si accosta alla figura di Stefano, primo martire, a partire da quanto descritto nei capitoli 6-8 degli Atti degli Apostoli, «impressionante documento dello sguardo retrospettivo di un uomo, ormai di fronte alla morte, su se stesso, sulla storia di salvezza, su ciò che Cristo ha significato per lui e sul futuro a cui egli è chiamato». Riflettere sulla figura di Stefano è importante per tutta la comunità dei credenti: con Stefano, infatti, «la Chiesa avverte la serietà dell'essere testimone e servitore: capisce che l'abbandonarsi a Dio non salva dalla morte, bensì permette di passare attraverso la morte contemplando la gloria di Dio; riconosce da che cosa Dio ci salva e ci libera, da che cosa non ci libera, a che cosa ci prepara». La ricchezza di queste meditazioni sta tutta qui: nell'esperienza di un uomo che, accostandosi alla rivelazione della prossimità di un Dio trascendente e immanente al tempo stesso, giunge «al culmine della sua missione di testimone servitore», vivendo nel suo stesso corpo il mistero che annuncia, contempla, adora.
Il testo, primo di due volumi di carattere teorico-pratico, offre agli educatori di realtà giovanili e scolastiche un percorso per sviluppare un approccio creativo all’uso delle arti e ai media.
La sfida è imparare a valorizzare le arti e a utilizzare gli strumenti di comunicazione non da fruitori passivi, ma da produttori attivi di contenuti. Il mondo della comunicazione può aiutarci a parlare al cuore dell’uomo, fornendo strumenti privilegiati per un serio lavoro educativo.
Questo primo volume fa zoom su arti, musica, cinema e televisione, teatro e danza, radio; pone inoltre le premesse generali valide anche per il percorso formativo sull’uso dei media digitali, di cui si occuperà il secondo volume.
Gli angeli sono messaggeri, guerrieri e nostri protettori; creature potenti e maestose, dotate di intelligenza e di spirito. Dio li invia per annunciare notizie, guidarci, darci coraggio e conforto. La Bibbia è piena di episodi in cui intervengono gli angeli, i più fedeli servitori di Dio, che spesso sono poco conosciuti. Il libro è quindi un'opportunità per bambini e ragazzi di scoprire la figura degli angeli e il loro intervento nelle vicende e nelle imprese dei grandi personaggi della Bibbia: Abramo, Lot, Giobbe, Gedeone, Zaccaria, Maria, Gesù, Pietro, Giovanni, Paolo... Tramite vari episodi dell'Antico e del Nuovo Testamento il testo e le illustrazioni mostrano ai giovani lettori le caratteristiche e l'azione dei messaggeri celesti e la loro presenza costante al fianco degli uomini. Età di lettura: da 6 anni.
E’ un viaggio, questo, che attraversa i due Testamenti, il primo e il nuovo, alla ricerca della relazione tra giustizia e pace. Nella storia di Israele, se il richiamo del primato di Dio e della sua giustizia, nei testi profetici e sapienziali, è una costante, la pace, frutto della giustizia, è collegata alla figura messianica del “Principe della pace”.
Cos’è la mistica? L’Autrice si pone di fronte a questa domanda con il desiderio di lasciarne intuire a tutti il significato più profondo. La mistica è fatta da percorsi umani in cui si disvela il Mistero; il luogo più adatto per viverla è l’intensa quotidianità della vita di ogni popolo, nei suoi rituali gioiosi e nei suoi sottofondi d’intensa solitudine, là dove si consuma l’incontro, ma anche il dramma dell’assenza. Il libro nasce dalla raccolta di parole e di gesti, di donne e di uomini, incontrati dalla stessa Autrice nei luoghi più preziosi della sua vita: dialoghi interiori e ricerche comuni, tra credenti e non credenti, tra persone di culture e religioni diverse; presenze contemporanee o semplicemente tracce di vita passata...
Il libro raccoglie testi brevi che l’autore ha pubblicato su Facebook su temi tipici della sua riflessione: il cambiamento epocale imposto dalle sfide planetarie in atto; il senso di angoscia e disperazione dilaganti; la coesistenza paradossale di ciò che è estremamente buono e di ciò che è estremamente cattivo; l’aspirazione alla felicità, spesso frammentata
in mille rivoli inconsistenti; la predominanza del fattore economico sugli altri àmbiti della vita; l’insostenibilità di un «cristianesimo di massa» ridotto a consuetudine antropologico-culturale, a ritualità e a devozione.
I testi sono accompagnati, a mo’ di supporto e suggello, da citazioni di autori e pensatori celebri: da Pascal e Etty Hillesum, da Romano Guardini a Bonhoeffer, da Simone Weil a Martin Heidegger.
MARCO GUZZI, poeta e filosofo, nel 1999 ha fondato i gruppi di liberazione interiore «Darsi pace». Docente al Claretianum dal 2005, dal 2008 è professore invitato della facoltà di scienze dell’educazione dell’Università Pontificia Salesiana. Nel 2009 Benedetto XVI lo ha nominato membro della Pontificia Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi al Pantheon. Autore di numerosi volumi, con Paoline ha pubblicato, tra gli altri: Darsi pace (20167), Per donarsi (20112, con CD), Il cuore a nudo (20163), Imparare ad amare (2013), Parole per nascere (2014), L’Insurrezione (2015), Fede e Rivoluzione (2017).
Vescovo dell’importante diocesi di Cirro (all’epoca contava più di 800 chiese), Teodoreto (393-458) è considerato l’ultimo grande della tradizione antiochena: protagonista della storia teologica del V secolo, fu amico di Nestorio - del cui pensiero, però, non condivise gli esiti più estremi - e strenue avversario di Cirillo di Alessandria.
Il “Commento alle lettere di Paolo”, che qui viene per la prima volta offerto integralmente al pubblico italiano, è un’opera imponente - un’esegesi analitica di tutto l’epistolario paolino-: si tratta di una testimonianza assai rilevante di una tradizione esegetica, di stampo tipologico, di origine antichissima e dagli esiti originali rispetto a quelli della scuola alessandrina (Clemente e Origene) e a quelli della tradizione latina (Agostino e Girolamo).
Don Camillo modello di prete? Sembra un'affermazione azzardata, eppure così ha parlato papa Francesco nel novembre 2015: «Mi colpisce come nelle storie di Guareschi la preghiera di un buon parroco si unisca alla evidente vicinanza con la gente. Di sé don Camillo diceva: Sono un povero prete di campagna che conosce i suoi parrocchiani uno per uno, li ama, che ne sa i dolori e le gioie, che soffre e sa ridere con loro”. Se perdiamo questo contatto con il popolo fedele di Dio perdiamo in umanità e non andiamo da nessuna parte». Partendo da questa e altre suggestioni di papa Francesco, l'autore rilegge in modo nuovo e originale i personaggi guareschiani e il loro mondo.