1. Il Fenomeno
1.1. Sulle radici filosofiche dell’individualismo contemporaneo (pag. 13)
Marco Salvioli o.p.
1.2. Individualismo dal punto di vista psicoanalitico (pag. 18)
Graziano De Giorgio
1.3. Individualismi: dal punto di vista sociale (pag. 28)
Italo De Sandre
1.4. Individualismo in prospettiva politica (pag. 34)
Franco Monaco
1.5. L’individualismo libertario nell’economia d’oggi (pag. 40)
Stefano Zamagni
1.6. I media e l’individualismo (pag. 50)
Ruggero Eugeni
1.7. La matrice estetica dell’individualismo religioso (pag. 55)
Giuliano Zanchi
2. Ricadute nella pastorale
2.1. Individualismo come ostacolo a recepire il messaggio evangelico (pag. 60)
Giuseppe Sovernigo
2.2. Individualismo e appartenenza debole alla comunità cristiana (pag. 65)
Giovanni Rota
2.3. Individualismo e ostacoli nella trasmissione della fede in famiglia (pag. 70)
Mariateresa Zattoni Gillini, Gilberto Gillini
2.4. Individualismo nella domanda di sacramenti (pag. 77)
Alberto Carrara
2.5. Individualismo ed esigenze morali della fede (pag. 83)
Maurizio Chiodi
2.6. Quando la pastorale insegue l’individualismo (pag. 88)
Roberto Laurita
3. Strategie pastorali di contrasto
3.1. Il magistero di papa Francesco: “Tutto è in relazione” (pag. 96)
Rocco D’Ambrosio
3.2. Una pastorale attenta alla persona (pag. 104)
Carmelo Torcivia
3.3. Esperienze di gruppi ecclesiali come mediazione tra istanze individuali e dimensione comunitaria (pag. 109)
Francesco Luvarà
3.4. I gruppi familiari possono essere un luogo educativo alla vita comunitaria? (pag. 117)
Battista Borsato
3.5. Leadership del Parroco e corresponsabilità comunitaria (pag. 123)
Ezio Caretti
3.6. Una celebrazione eucaristica che educhi al senso dell’assemblea (pag. 128)
Silvano Sirboni
3.7. Un linguaggio coinvolgente nella predicazione (pag. 134)
Francesco Lambiasi
Il libretto tascabile contiene il rito della Messa, la liturgia della Parola e le parti proprie delle celebrazioni eucaristiche feriali e festive affiancate dal commento.Le riflessioni vengono proposte da tre autori: fr. Adalberto Piovano, monaco benedettino della comunità Ss. Trinità di Dumenza; fr. Luca Fallica, anch'egli monaco nella medesima comunità; fra' Roberto Pasolini, frate minore cappuccino della provincia S. Carlo in Lombardia.Per ogni giorno è proposta una pillola di liturgia delle Ore.Non mancano nemmeno il calendario interreligioso, la segnalazione e una breve riflessione sulle giornate particolari - ecclesiai e civili - oltre ad alcune pagine dedicate all'esortazione apostolica "Amoris laetitia".Abbonandosi all'edizione web, è possibile scaricare i contenuti in formato PDF. Iscrivendosi alla newsletter si riceve quotidianamente via e-mail il link al PDF della messa del giorno.
Che cos’è la liturgia delle ore? Vorrei recitarla, ma come e quando si prega? La possono recitare solo i sacerdoti e i religiosi? La liturgia delle ore e il breviario sono la stessa cosa? Cosa significa proprio del tempo, invitatorio, comune? Tutte queste domande da oggi hanno una sola risposta: “Con acqua viva”, una nuova edizione che rivoluziona e facilita la recita di lodi, ora sesta, vespri e compieta. Basta andare alla data del giorno corrente e tutto quello che devi fare ti viene indicato passo dopo passo, senza dover continuamente andare avanti e indietro per cercare gli inni, le letture brevi, l’antifona per il “Benedictus” e per il “Magnificat”, l’orazione. Ogni mese “Con acqua viva” mette alla portata di tutti, soprattutto di quei laici che vogliono iniziare a celebrarla individualmente, la liturgia delle ore, la preghiera liturgica più importante dopo la santa Messa! Recitando le lodi, l’ora sesta, i vespri e la compieta, infatti, il cristiano si unisce alla preghiera che Cristo, unito al suo Corpo, eleva al Padre. Santifica così la giornata intera, che viene ritmata dall’ascolto della Parola di Dio, fonte d’acqua viva che disseta per sempre. Nell’arco della giornata ritroviamoci al pozzo con Gesù e chiediamo anche noi, come la Samaritana, quell’acqua che fa vivere in eterno e che ci dà la vera gioia del cuore.
"Tra le tante narrazioni in crisi emerge quella dello sviluppo a ogni costo. I processi di una globalizzazione senza ostacoli hanno illuso circa la possibilità di riduzione dei conflitti, di contenimento dell'impoverimento del pianeta, della graduale scomparsa di disuguaglianza sociale. Eppure, sarebbe miope non riconoscere che il pensiero unico, neoliberista, ha posto le condizioni per una sottile violenza culturale che esclude e indebolisce buona parte dell'umanità. L'effetto è l'aumento vertiginoso di uomini e donne nella fame, nella mancanza di futuro, costretti a migrazioni forzate. Non solo; la stessa biosfera è a rischio, perché la competizione mercantilista inquina l'aria, avvelena le terre, contamina le acque." (dall'Editoriale di Carmelo Dotolo)
"L'Università rischia la dimenticanza? I problemi sembrano essere altri, teorici e pratici, rispetto ai programmi, a tematiche di cui è stata compresa l'imprescindibilità rispetto a punti di vista sui quali parrebbe prevalsa l'obsolescenza del sapere. Chi frequenti le aule universitarie o anche soltanto np raccolga echi di non sicura autorevolezza, il problema deve porselo. Si può prescindere da qualcosa di sostanziale, è raffigurabile un apprendere lacunoso, discontinuo, affidato alla curiosità e non alla scelta, e ancor prima alla convivenza sinottica del diverso? I devoti all'Università, quelli che vi hanno cercato e spesso trovato novità insospettate, implicazioni illuminanti, e all'opposto fondamenti fallaci almeno da rettificare a vantaggio dell'intero sapere, costoro formano un esercito - il termine può far sorridere, ma eccede assai meno di quanto sembri - che impedirà l'oblio, il passare accanto irridente e saccente. Proprio così. La scuola universitaria ha impartito lezioni che altri, dopo averle ascoltate, ha potuto convertire, a condizione di non opporvisi, in un'evidenza che potrebbe chiamarsi originaria o, ancor meglio, originante. Che la prassi o il cosiddetto modo di vivere possano rifiutarsi di rinunciare alla consapevolezza di un sapere che fornisce motivate risposte a quesiti semplicemente oggettivi, ai quali può se mai chiedersi la gradualità del chiedere, è legittimo e ovvio. Ma perché chiedere, se non ci fosse l'inevidente accanto all'ovvio e l'assoluto accanto al precario? L'Università, questo è vero, ne ha un imprescindibile bisogno. Chi tutto voglia relativizzare, si trova nell'impossibilità di esistere, che ha pur sempre la dignità di essere tale, e non puramente o semplicemente la casualità di un evento fortuito. E non basta restare quel che si è: occorre crescere, sollevare problemi, aver l'aria di lavorare contro i propri gusti e interessi. Comanda il pensiero, diciamolo francamente: «in principo erat Verbum»..." (Vincenzo Cappelletti)
EDITORIALE
Senz’acqua e senza fede
di Piero Mantero
FATTI STRAORDINARI
L’acqua di Fatima che dissetava i pellegrini
di Rino Cammilleri
PROFEZIE E MISTERI
Ipotesi sul terzo segreto di Fatima – seconda parte
di Carmine Alvino
SANTUARI MARIANI
Fatima una certezza e una speranza della fede cristiana
di Maria Pia Cirolla
IL DIBATTITO
Giovanni Paolo II e papa Francesco: quello che hanno detto sulle apparizioni di Medjugorje
PROFEZIE
“È arrivato il tempo”
Nostra Signora del Buon Successo ci mette in guardia
ANGELI
“Apri il tuo cuore
200 messaggi angelici per liberarsi e guarire”
intervista all’autore don Michele Pio Cardone
L’INTERVISTA
L’attualità del Movimento Sacerdotale Mariano
intervista di Giancarlo Baldini
MISTICI
Conoscenze mistiche nelle vite dei santi: il dono di saper leggere i cuori
di Glenn Dallaire
MESSAGGI
Dove c’è mezza verità, c’è il nemico di Dio / Le Mie lacrime sono il Mio dolore per la mancanza d’Amore / Dovete essere veri soldati di Gesù / Il giudizio è solo di Dio / Unitevi ai miei Sacramenti, che vi irrorano del mio Divin Sangue / Stanno suonando gli ultimi rintocchi della mia misericordia / Dio depone i suoi beni per noi nel Cuore della Madre SS. / Io sono Amore e Giustizia per chi la merita / E non credono che io possa mostrarmi a semplici creature
CATERINA BARTOLOTTA
Caterina Bartolotta: i messaggi dei defunti
di Fernando Conidi
PARADISO
Spiragli di Cielo nelle vite dei santi
SEGNI DEI TEMPI
Manovre mondiali per il controllo totale sulle persone
di Isidoro D’Anna
GHIAIE DI BONATE
“Il filosofo e la bambina”
a cura di Alberto Lombardoni
SPIRITISMO
I pericoli dello spiritismo secondo il cattolicesimo
di don Marcello Stanzione
RIFLESSIONI DI UN LAICO
TALITHÀ KUM
di Massimiliano Sciò
EDITORIALE
Tracce N.5, Maggio 2017
L'orizzonte
Sarà in libreria a giorni, con un titolo curioso (Una strana compagnia) e un’intestazione che ne fa il primo volume di una collana dal nome altrettanto insolito: “Cristianesimo alla prova”. È la raccolta di lezioni e dialoghi tenuti da don Luigi Giussani agli Esercizi spirituali della Fraternità di Comunione e Liberazione, dal 1982 - l’anno del riconoscimento pontificio - all’84. Meditazioni, assemblee, omelie. Passi che raccontano in presa diretta l’inizio di una realtà che oggi coinvolge decine di migliaia di persone in tutto il mondo.
A prima vista, niente di più “interno”, rivolto soprattutto a chi vive l’esperienza di CL (tanto più che la Fraternità è il punto in cui questa esperienza si fa tendenzialmente più profonda, acquista in qualche modo una definitività: è «l’opera del movimento», diceva don Giussani). Ma basta scorrere poche pagine per capire che non è così. In gioco c’è una proposta che interpella tutti, perché intercetta qualcosa di profondamente umano.
Il cuore di quelle parole è la fede. Meglio, «l’incidenza della fede nella vita dell’uomo, la sua utilità per affrontare la quotidiana fatica del vivere», come scrive Julián Carrón, l’erede di don Giussani, nella prefazione. Il cristianesimo c’entra con le nostre esigenze reali? Messo “alla prova”, appunto, offre un contributo vero, efficace?
La Fraternità è una scommessa sul «sì», verificabile di continuo, passo per passo. Offre a tutti un’esperienza cristiana - un metodo: luogo e strada - come aiuto concreto alla vita. Qualcosa che permetta di affrontare con una umanità più piena il lavoro, i problemi dei figli o una situazione sociale tremenda, come vedete nelle storie che raccontiamo nel “Primo Piano”. E non in forza semplicemente di una solidarietà, di un “mettersi insieme” per darsi una mano (che pure è cosa rara e preziosa, soprattutto oggi), ma perché aiuta l’io.
Su questo, il libro è impressionante per la sua nettezza. Lo scopo della Fraternità di CL non è anzitutto costruire opere, organizzarsi socialmente, “fare”. È aiutare la persona a crescere nella fede. È generare soggetti maturi nella loro consapevolezza di essere - prima di qualsiasi altra cosa - rapporto con Dio. Perché è questo che cambia la vita. «Il Signore preme perché entri nel mondo, attraverso noi, una nuova personalità: si deve sfondare la porta. L’uomo che riconosce finalmente che la sua natura è di appartenere a un Altro è un uomo sempre positivo (...) perché è libero; è sempre comprensivo, abbraccia tutto, comprende tutto e, stavo per dire, sorride a tutto», scrive don Giussani. E quale compito è affidato a un simile uomo? «Investire il mondo, invadere il mondo, perché Cristo abbia la sua testimonianza: il mondo esiste infatti perché conosca Cristo!».
Ecco, l’orizzonte di questa “strana compagnia” è tutto qui. Esiste solo perché l’uomo sia se stesso: perché possa conoscere sempre più a fondo Cristo e, vivendo, Lo faccia conoscere ai suoi fratelli uomini. Educazione alla fede e testimonianza, insieme. Le due cose coincidono.
In questi giorni - come forse avrete già visto - ci sono anche grandi novità nel modo in cui CL si racconta a tutti. C’è un nuovo sito web (con un impatto anche sulla rivista, leggerete nelle prossime pagine), completamente ridisegnato per due motivi di fondo: accompagnare in maniera ancora più efficace il percorso educativo del movimento, e rendere ancora più accogliente l’invito a conoscerlo, a “venire a vedere” di che si tratta. È un «tentativo ironico», come lo avrebbe definito don Giussani: imperfetto, pieno di limiti... Ma, anche qui, lo scopo è quello: approfondire la bellezza della fede. E condividerla con tutti. Perché aiuti a vivere.
La Civiltà Cattolica è la più antica di tutte le riviste italiane ancora attive. È stata fondata a Napoli da un gruppo di gesuiti italiani e il primo numero è stato stampato il 6 aprile 1850.
Scorrendo le annate de La Civiltà Cattolica, dato il suo carattere di rivista di attualità, si può avere un panorama abbastanza completo delle vicende religiose e politiche italiane (e in misura più limitata, mondiali) dal 1850 a oggi «dal punto di vista cattolico». Inoltre, la rivista ha accompagnato la storia d’Italia dal suo nascere a oggi.
Ultima pubblicazione 4011-4012
Esercizio Zen e meditazione cristiana
La misericordia eterna del Signore
I cristiani nel mondo islamico
La teoria del tempo e l'attualità di sant'Agostino
La Chiesa e il lavoro in Italia
India tra democrazia e nazionalismo
Giovanni de Brito, martire in India
Il pensiero contemporaneo torna ad essere realista?
Arte cristiana e cultura contemporanea
"Il viaggio a Reims" di Rossini
Descrizione di "PAROLA E PREGHIERA. OTTOBRE 2017"
La struttura del giorno è così composta: • 1a pagina: è presentato il giorno e il santo con una frase
che introduce liturgicamente le letture o la festa del
giorno; • 2a-3a-4a pagina: le letture del giorno; • 5a-6a pagina: un commento alle letture, una preghiera che
personalizza il rapporto con Dio, e un approfondimento biblico su una parola chiave delle letture.
Dall’introduzione:
Molti pongono la solita domanda: «Don, io non riesco a pregare! Come faccio a sentire vicino il Signore?». Questo strumento vuole essere un tentativo di risposta al desiderio di preghiera e di interiorità espresso da molti in un mondo frammentato e caotico. Nasce dall’esperienza fatta in questi anni in cui assistiamo ad un crescente desiderio di riscoperta di una fede che non sia una vaga appartenenza culturale.
CONTIENE
• Letture della messa del giorno.
• Ordinario della messa.
• Orazioni delle domeniche e solennità.
• Compieta del giorno.
Messa Meditazione è un messalino quotidiano pubblicato mensilmente, all’interno del quale, oltre ai testi liturgici puoi trovare una meditazione sul Vangelo di ogni giorno. Si distingue nel panorama editoriale cattolico, per il formato tascabile e per la veste grafica allo stesso tempo elegante e funzionale. Caratteristica peculiare è la meditazione sul vangelo del giorno, sempre nuova ed originale, proposta da autori sempre diversi ed affermati, secondo il metodo della lectio divina, con riflessioni brevi ed essenziali che ti consentono di trarre un pensiero spirituale per caratterizzare la giornata nel segno della fede.
Messa Meditazione è un messalino quotidiano pubblicato mensilmente, all’interno del quale, oltre ai testi liturgici puoi trovare una meditazione sul Vangelo di ogni giorno. Si distingue nel panorama editoriale cattolico, per il formato tascabile e per la veste grafica allo stesso tempo elegante e funzionale. Caratteristica peculiare è la meditazione sul vangelo del giorno, sempre nuova ed originale, proposta da autori sempre diversi ed affermati, secondo il metodo della lectio divina, con riflessioni brevi ed essenziali che ti consentono di trarre un pensiero spirituale per caratterizzare la giornata nel segno della fede.
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La potenza del rosario
Editoriale
La crisi della fede e il silenzio del Papa
di Roberto de Mattei
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«La Vita vincerà sempre»
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Muri, non ponti – Intervista a Gianfranco Morra
di Francesco Corradi
Il Regno di Dio non è di qui… Intervista a Marco Tosatti
di Luigi Bertoldi
Notizie
Turchia – Ancora pressing islamico per rendere Santa Sofia una moschea
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Cina – Situazione sempre più critica per la chiesa cattolica
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USA – No dall’Onu ad una risoluzione sulla violenza alle donne, perché abortista
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Usa – Il Vescovo di Springfield: “nozze” gay, niente Comunione, né funerali
di www.corrispondenzaromana.it
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I Papi non sono padroni della liturgia – Intervista al prof. Martin Mosebach
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Il volto nuovo del Cattolicesimo – Intervista all’abbé Claude Barthe
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La Tradizione è realtà viva – Intervista a mons. Guido Pozzo
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Un antidoto vivente
di don Marino Neri
I giovani e la Tradizione
di Angelo Pulvirenti
Da Helsinki a Giava
di Guillaume Ferluc
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Andrea Pozzo – Monumento sepolcrale di sant’Ignazio
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Il falò delle vanità
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Charles de Foucauld. Esploratore del Marocco, eremita nel Sahara
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L’incantesimo
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Festa del Santo Anello
‘U fistinu per Santa Rosalia