Inafferrabile, inclassificabile, irriducibilmente ambiguo: Houellebecq, immancabilmente, ci sfugge. salvo, forse, nel caso specifico di questo Cahier de l’Herne, luogo ideale per un approccio plurale e per la commistione dei generi. Qui possiamo ricomporre la traiettoria percorsa da uno scrittore singolare, mettendo in luce le esitazioni, i punti di rottura, le "biforcazioni" e le numerose deviazioni che contribuiscono a costruirla. Nel suo mescolare i testi rari o inediti, i saggi universitari, le testimonianze di amici, scrittori, artisti, musicisti, amici o nemici (e tutto il ventaglio di opzioni che tra questi due estremi si ha a disposizione), questo testo vuole rendere conto della complessità e del fascino di un autore e di un’opera, dal momento che entrambi hanno l’ambizione di salvare un’epoca – la nostra – dallo sbiadimento.
Tutti ammiriamo i capolavori di Leonardo e la poesia di Ariosto; tutti, parlando di politica, adottiamo più o meno consapevolmente il linguaggio di Machiavelli; in tanti ci siamo persi a contemplare la bellezza di Firenze, autentica invenzione del suo signore Lorenzo de' Medici. Nicola Gardini ha voluto far rivivere questa stagione luminosa e irripetibile che ancora oggi chiamiamo Rinascimento evocando le sue figure più celebri, ma anche personaggi meno scontati, eppure altrettanto affascinanti e influenti a livello europeo: il poeta Angelo Poliziano, il leggendario erudito Pico della Mirandola, il medico-scrittore Girolamo Fracastoro e una sorprendente e quasi dimenticata studiosa padovana, Cassandra Fedele. Il suo libro li racconta liberandoli dalla polvere dei luoghi comuni e dei ricordi scolastici, restituendoli nelle loro passioni e ambizioni, sullo sfondo di una realtà burrascosa in cui tutto sembra possibile. Nella varietà delle esperienze e dei testi, molti tradotti da lui, Gardini rintraccia un filo rosso, una "sorgente nascosta" che alimenta tutta questa civiltà: l'ideale di un'immaginazione inesauribile, che crede nella ricerca e si avventura nello studio persuasa che la cultura e l'arte producano vita. Riletto e riscoperto in questa prospettiva il Rinascimento esce dalle accademie e si propone a modello e chiave di rigenerazione per l'epoca tormentata in cui oggi viviamo.
Queste parole di Primo Levi sono una sintesi della sua biografia e della sua opera. Levi è ormai riconosciuto in tutto il mondo non solo come uno fra i maggiori testimoni di Auschwitz, ma come uno scrittore di vivido talento linguistico e di multiforme energia immaginativa, e come un uomo di pensiero capace di innescare con ciascuno dei suoi lettori un dialogo limpido, appassionato, arguto. È per questo che il Centro internazionale di studi sorto a Torino nel suo nome propone, a partire dal 2009, una Lezione annuale - rivolta in primo luogo alle persone più giovani - che ne ripercorre l'opera a partire da interrogativi suggeriti dalla ricerca critica e dalle sollecitazioni del mondo attuale. Questo volume raccoglie le dieci Lezioni tenute fino a oggi, affidate di volta in volta a studiosi di letteratura e di scienza, a storici e a linguisti, a professionisti della traduzione, a esperti della tradizione ebraica: il tutto per indagare il pensiero, in continua evoluzione, di un uomo che aveva la capacità di tradurre le idee e le cose in parole, e che delle parole sapeva scorgere i significati materiali e immateriali.
Alda Merini occupa sicuramente un posto rilevante nella storia della poesia, anche se la critica solo recentemente le sta dedicando la giusta attenzione, trasformandola in un'icona del nostro tempo. A dieci anni dalla scomparsa della poetessa milanese, questo lavoro vuole essere un apripista per nuovi studi e riletture, concentrandosi sull'aspetto mistico e sull'importanza della religione cristiana nell'esperienza esistenziale e poetica dell'autrice. Le notti e i giorni della Merini, dalla giovinezza alla morte del marito, dalla malattia alla spiritualità, dal male di vivere di cui soffrì al suo sentire con estrema sensibilità ogni eventi intorno a lei. Un capitolo è infine dedicato al tema della fede nella sua vita e nelle sue opere.
Un omaggio al grande scrittore siciliano, un itinerario nel suo universo umano e artistico condotto attraverso le parole e i ricordi di importanti scrittori, giornalisti, personalità del mondo della cultura e dello spettacolo.
Andrea Camilleri, in quasi cinquant’anni di attività, ha esplorato forme espressive diverse – dalla poesia alla narrativa, dalla drammaturgia alla sceneggiatura per il cinema e la televisione –, riuscendo a incidere più di altri sul costume, il dibattito culturale e l’immaginario di un intero Paese. Ci ha lasciato una produzione letteraria straordinaria, personaggi e storie indimenticabili approdati con successo anche in tv, una lingua nuova, magnifica, e uno sguardo sempre acuto sulla realtà.
Ogni contributo della raccolta esplora un territorio, un campo semantico dell’ “arcipelago Camilleri” – dalla Sicilia alla Storia, dall’Eros alla Mafia e molto altro – e ci accompagna in un viaggio alla scoperta di uno degli uomini più rappresentativi e amati del nostro tempo.
Contributi di Paolo Di Paolo, Giancarlo De Cataldo, Stefano Massini,Piero Melati, Marino Niola, Stefano Salis, Giovanni De Luna, Valentina Farinaccio, Elvira Seminara, Lirio Abbate e altri.
A volte, da un romanzo, riporti anche solo una frase. Un'intuizione. Una cosa che ignoravi. A volte, anche solo una visione o un gesto. Altre volte, una storia che somiglia alla tua. Da Tom Sawyer al giovane Holden, da Jane Eyre a Raskòl'nikov e ai personaggi di Roth, la magia dei grandi libri, guide strane, insolite, spiazzanti. Leggendo possiamo vivere il non ancora vissuto e il mai vivibile, dichiararci a qualcuno con un coraggio mai avuto, percepire un dolore che somiglia al nostro o solo sapere che esiste. Perché la letteratura ci racconta. La sorpresa del crescere, le sfide, la scoperta del desiderio, l'amore, le ambizioni, le illusioni - magari perdute; la voglia di andare lontano o di tornare a casa; la paura di invecchiare e tutte le paure, ma anche tutte le speranze.
Certe storie non possono svolgersi in un posto qualsiasi. L'"Atlante dei paesaggi letterari" approfondisce la geografia, i luoghi e il territorio di alcuni dei capolavori più noti e amati, raccontando come i vari scenari e le loro peculiarità ne influenzino la trama, la caratterizzazione dei personaggi e la capacità di catturare la nostra attenzione. Il libro raccoglie oltre 50 diversi romanzi da tutto il mondo, protagonisti dell'immaginario collettivo. Seguiamo i passi di Leopold Bloom nella Dublino dell'"Ulisse" di James Joyce; ascoltiamo la musica delle navi a vapore che solcano il Mississippi nelle "Avventure di Huckleberry Finn" di Mark Twain; contempliamo l'aspra desolazione di Terranova in "Avviso ai naviganti" di Annie Proulx, o godiamoci i contrasti di Napoli nell'"Amica geniale" di Elena Ferrante. Attraverso un'accurata selezione di mappe, immagini d'archivio, fotografie e illustrazioni a colori, i paesaggi riprendono vita, e rievocano i suoni e gli scorci delle opere che li raccontano. Questo volume vi trasporta nei territori meravigliosi della letteratura.
"Sulla scrittura, sull'amore, sulla colpa e altri piaceri" è un dialogo sulla vita e sulla scrittura, ma la voce di Shira Hadad, la editor di Amos Oz, è in fondo la coscienza del grande scrittore, che gli pone domande sul proprio passato, sui temi che l'hanno coinvolto, sulla sua intimità di uomo e scrittore. Ne scaturisce un ritratto a tutto tondo, una sorta di testamento artistico, spirituale e familiare. Un autoritratto di Amos Oz in forma di dialogo.
"Un suggestivo parallelo tra Giobbe e Kafka e la loro interpretazione del male. - Il rapporto tra Dio e il male nel libro di Giobbe confrontato con la sofferenza dei personaggi di Kafka. Da una parte il grido di Giobbe a Dio “Tu dov’eri?”; dall’altra l’uomo di Kafka che interpella Dio sul destino ultimo della creazione. - Un testo che mostra un Kafka inedito e di bruciante attualità."
Viviamo in un mondo in cui i modi di comunicare, e di pensare, cambiano a una velocità che la storia non ha mai conosciuto. Cosa significa tutto questo per la lettura? Davanti ai rischi, e alle nuove sfide che oggi si delineano, questo libro guarda al passato per farne emergerei grandi miti che hanno nutrito l'esperienza della lettura all'inizio del mondo moderno: miti pieni di fascino, fragili e potenti insieme; inesorabilmente lontani, ci osservano con "uno sguardo familiare". «Entro nelle antique corti degli antiqui uomini, [...] dove io non mi vergogno parlare con loro, e domandarli della ragione delle loro azioni; e quelli per loro umanità mi rispondono», scriveva Machiavelli a Francesco Vettori. È questo il cuore del percorso, che si dipana indietro e avanti nel tempo, da Petrarca a Tasso, a Montaigne, seguendo il tema della lettura come incontro personale, come dialogo con gli autori che si leggono. Il libro diventa un corpo, una persona; i ritratti degli autori, che comparivano nelle biblioteche o negli studioli come spesso fanno le fotografie sui muri di casa dei lettori di oggi, aiutano a mettere in atto una specie di rievocazione negromantica che è capace di sfidare la morte, di stabilire legami di amicizia al di là delle barriere del tempo.
Come Lovecraft scriveva l’orrore alieno? A tale seminale quesito di Gianfranco de Turris intende rispondere il presente lavoro: un ampio saggio critico sulla lingua, le tecniche narrative e la filosofi a del più grande autore horror di ogni tempo, HPL, capace di proiettare l’umano in un mostruoso e potenzialmente infinito cosmo letterario. Le risposte suggeriscono una filosofia dell’orrore che rifonda la realtà e la psicologia: l’essere umano è la porta per l’Oltre, e nello spazio trova eterni varchi per l’Essere Vasto e senza forma che, attraverso un’altera geometria, sogna una forma impossibile per misurare l’infinito.
Per la prima volta vengono riuniti in un solo volume i grandi capolavori di Gustaw Herling, commentati da Krystyna Jaworska e introdotti da un saggio di Wlodzimierz Bolecki. La Cronologia è a cura di Marta Herling, figlia dell'autore. Apre il volume uno scritto di Goffrefo Fofi dedicato alla figura di Herling in Italia. I testi sono raggruppati in tre sezioni che rappresentano i momenti fondamentali della sua scrittura: Un mondo a parte, libro che lo consacrò grazie all'appoggio di scrittori come Bertrand Russell, Albert Camus e Ignazio Silone; il Diario scritto di notte, monumentale Zibaldone di scritti di vario genere arricchito per l'occasione da un'ampia celta di brani fino a oggi inediti in italiano; infine, i racconti non inclusi nel Diario, editi o inediti, disposti in ordine cronologico.