Il testo racconta la vita di papa Bergoglio in modo semplice, suddividendola in brevi capitoletti che scandiscono la sua infanzia, la giovinezza, l’età adulta, l’elezione a papa. Tra le pagine vivacemente illustrate scorrono luoghi, affetti, passioni, momenti difficili, aspirazioni di questo papa che ha sempre offerto e continua ad offrire con la sua vita un grande esempio di fede, semplicità e gioia.
Fedeli allo stile di Cesario, le 19 Omelie del Commento all’Apocalisse fondono contributi e suggestioni che il vescovo di Arles trasse da Padri diversi attraverso una rielaborazione che conduce sempre a una nuova, originale, riflessione. Molto attento alla problematica liturgico–sacramentale e alle sue implicazioni pastorali, il Commento tralascia la lettura storico–millenaristica di Apocalisse (il quando e il come degli eventi narrati nello scritto), sottolineandone invece il simbolismo in una chiave che, anche passando per il richiamo penitenziale, ha a cuore di delineare un itinerario di salvezza.
Ė un testo che raccoglie – postume – le omelie, le catechesi, le riflessioni di don Antonio Serra, sacerdote della diocesi di Napoli, educatore, padre spirituale: un pastore innamorato del suo popolo, dalle cui parole, ogni credente può ricevere input, provocazioni, indicazioni per camminare sulle vie del Vangelo.
Il testo, avendo come intelaiatura lo scorrere di tutto l’anno liturgico – e in particolare i tempi forti di Avvento - Natale e Quaresima - Pasqua –, offre al lettore un accompagnamento spirituale per dare alle proprie scelte un senso cristiano, per dare profondità ai momenti liturgici, per vivere il tempo come risposta a Dio. Può essere consigliato a tutti coloro che desiderino capire come vivere «concretamente» il Vangelo; anche a giovani in ricerca vocazionale, religiose/i, seminaristi, sacerdoti.
Il libro sviluppa il cammino della correzione fraterna delineando, prima di tutto, l’orizzonte in cui si colloca la correzione, il suo significato, le finalità. Quindi, dopo un breve excursus biblico, con un particolare riferimento all’insegnamento di Gesù, l’attenzione si sofferma sulle dinamiche della correzione, sugli ostacoli da superare e gli atteggiamenti da assumere per attuarla e accoglierla. Infine vengono proposte alcune modalità pratiche per intraprendere la correzione e per comprendere la sua straordinaria capacità di avviare percorsi di pace e di riconciliazione. La correzione può diventare un valido strumento per aiutarsi reciprocamente a uscire dal pericoloso isolamento nel quale spesso si cade senza volerlo, per camminare nella verità e per non continuare a perseverare nell’errore.
Come esprimere in parole odierne, con un linguaggio accessibile, ciò che abbiamo da pensare nella fede quando ci riferiamo al "Natale"? Le meditazioni di Rahner scandagliano il mistero di questa festa, elaborando quella che viene chiamata una "cristologia dal basso". E lo fanno muovendo da quattro punti di vista diversi e complementari: il Natale come "nascita", e nascita di Gesù, fratello nostro; il Natale, come "mistero", avvicinabile soltanto a partire dalla morte e risurrezione di Gesù (poiché solo la fine rivela veramente l'inizio); il Natale come "discesa" di Dio nella storia, nella contingenza, nella finitudine; e, infine, il Natale come un "dar forma" a questa festa nella nostra vita. Quattro raffinate e intense meditazioni sulla solennità del Natale, che mostrano come sia ancora possibile oggi parlare dell'incarnazione di Dio in termini teologicamente giustificati e con impareggiabile profondità.
Il calendario raccoglie e racconta le stagioni della vita dell’uomo e della società. Lo fa attraverso i cicli della luna e del sole, le ricorrenze e le feste che celebrano, al contempo, il passare inarrestabile del tempo e il suo eterno, circolare ritorno. Le feste delle civiltà del Mediterraneo, e in particolare quelle dell’Occidente cristiano, hanno una storia affascinante, antica e complessa. Nascono dalla trasfigurazione di culti antichi e di antichi rituali, che congiungevano, e ancora congiungono, la sfera religiosa con quella sociale: dai culti della fertilità alla scansione stagionale dei raccolti, il sacro si trasfigura nel quotidiano e il quotidiano nel sacro. Ma che cosa unisce i culti misterici, le religioni esotiche come il mitraismo, al paganesimo dell’antica Roma, e poi al Cristianesimo? Quale linea rossa congiunge le forme della lecita follia carnevalesca dei tempi antichi con il Carnevale cristiano, che preannuncia ed esorcizza il magro tempo della Quaresima? E ancora: quanto sono diverse le nostre feste da quelle delle altre religioni rivelate, come l’Islam e l’Ebraismo? In questo saggio che sta a cavallo tra storia e antropologia, tra l’analisi della società e lo studio delle religioni del Mediterraneo occidentale e del Vicino Oriente, Franco Cardini offre una risposta ampia ed esaustiva a queste domande. Con il rigore dello studioso e la fantasia e la curiosità di chi indaga i percorsi sommersi della storia culturale, Cardini illustra le forme e i significati delle celebrazioni e dei riti, dalle radici antiche o più recenti, che scandiscono il nostro tempo e che al nostro tempo danno un nome.
Le parabole sono nate duemila anni fa, eppure rimangono sempre fresche, parlano ancora al nostro cuore. Sono il modo di cui Gesù si serve per predicare. Partono dalle esperienze di vita vissuta e ci raccontano tutto di Dio. Età di lettura: da 7 anni.
"L'occasione dei settant'anni del prof. Robertp Vignolo non poteva passare senza un segno tangibile dell'affetto per la sua persona e della riconoscenza per i suoi preziosi contributi nel campo degli studi biblici e teologici."
Si en la larga historia de la Iglesia católica ha habido un pontífice que ha roto las normas, marcando los tiempos y ha sido objeto de la mayor atención por parte de historiadores, pensadores, políticos, periodistas y público en general, ese es el papa Francisco. Desde la humildad y la sencillez, la sonrisa y la ternura, Francisco se ha convertido en un referente mundial para millones de personas. Sus gestos y palabras aparecen en diarios y televisiones de todos los continentes, y sus mensajes son escuchados por personas de culturas y religiones muy diferentes. ¿Cómo lo hace? Con el poder oculto de la alegría, la ternura y la misericordia como mejores instrumentos.
La alegría es un motor que le impulsa a trabajar cada día, le da alas y contagia su dinamismo, pues uno de los objetivos que Francisco se marcó al inicio de su pontificado fue el de “ayudar a las personas a sonreír”. Y desde su elección cada día son más las personas que lo hacen. Está cambiado la historia.
El mejor ejemplo es el propio Francisco que sigue al pie de la letra los consejos que él mismo da: sonrisa, sencillez y gestos espontáneos de afecto. Sin rigideces, invita a fiarse más del corazón, a aprender a querer y a saber perdonar. Sus mensajes más espontáneos no los dice mirando un papel sino a los ojos de las personas y a los objetivos de las cámaras. Es un maestro de la comunicación, más eficaz en nuestros días cuanto más sencilla.
El cambio se hace presente en gestos, mensajes y en pequeñas acciones que lleva a la práctica volcándose con los enfermos, los pobres o los refugiados. Recibe a todos de manera individual y saca tiempo para responder cartas y llamadas.
En su esfuerzo por renovar la Iglesia se ha topado con muchas dificultades. Dificultades que también le han llegado -y le llegan- del interior, pues una parte de la curia vaticana y del episcopado mundial siguen echando el freno a algunas iniciativas suyas, mientras que los fieles, en cambio, suelen aplaudirlas.
Camino de ser uno de los hombres más influyentes del siglo XXI, al que las resistencias no frenan, sino que le impulsan, Francisco fascina desde católicos a laicos, o desde estadistas a empresarios, que admiran su manera de predicar con el ejemplo y con gestos, ideas y palabras ingeniosas.
En El papa de la alegría se ve el juego de tres elementos muy entrelazados: los rasgos esenciales de su personalidad, los ejes de su pensamiento y sus directrices de actuación. Francisco no solo quiere reformar la Iglesia católica, sino ir más allá: quiere mejorar la actitud y el comportamiento de cada persona -cristiana, musulmana, budista o no creyente- y por eso trata a todas con exquisito respeto.
Juan Vicente Boo (A Pobra do Caramiñal, La Coruña, 1954) es corresponsal del diario ABC en el Vaticano desde hace dieciocho años. Ha trabajado durante 13 años como corresponsal en Bruselas y Nueva York, con un breve paréntesis en Hong Kong. Es ciudadano honorario de Little Rock, Arkansas.
Su trabajo como corresponsal en el Vaticano combina la cercanía diaria al Papa con la perspectiva mundial de economista y periodista veterano especializado previamente en defensa y política exterior.
Licenciado en Ciencias Económicas y graduado de la Academia Militar de Intendencia, es miembro del Colegio de Economistas de A Coruña y del U.S. Naval Institute. En el terreno académico ha sido director del Colegio Mayor La Estila de la Universidad de Santiago de Compostela (1979- 1982) y profesor adjunto de Ética y Legislación de Prensa en la Pontificia Universidad de la Santa Cruz en Roma (2000-2004).
Juan Vicente Boo ha sido promotor y consejero delegado de la agencia televisiva internacional Rome Reports, donde impulsó documentales de referencia mundial como Benedicto XVI: La aventura de la verdad.
Su tarea profesional le ha llevado a cubrir conflictos como el golpe de estado y la posterior invasión de Haití o la guerra del Kosovo. Ha estado en países en crisis como Bosnia Herzegovina, Georgia, Sri Lanka o la República Centroafricana.
Pero, sobre todo, su tarea le ha permitido volar con los tres últimos papas —Juan Pablo II, Benedicto XVI y Francisco— en más de medio centenar de viajes internacionales. Ha trabajado en 61 países y ha sido galardonado con el Premio Bravo! de comunicación de la Conferencia Episcopal Española.
Il volume di Brian H. Bix, qui offerto nell'edizione italiana, vuole costituire un'introduzione ai maggiori autori ed ai più rilevanti problemi (metodologici e sostanziali) della filosofia del diritto. Il libro è diviso in quattro sezioni: nella prima, essenzialmente metodologica, Bix s'interroga sullo status delle tesi concettuali; nella seconda vengono presentate le teorie di cinque tra i più importanti filosofi del diritto del '900: H.L.A. Hart, Hans Kelsen, John Finnis, Lon L. Fuller e Ronald Dworkin; nella terza sezione vengono esaminati i temi più ricorrenti del pensiero filosofico giuridico: dalla giustizia alla pena, dal diritto soggettivo all'interpretazione giuridica. Infine, nella quarta sezione viene offerta una panoramica sulle maggiori correnti e tendenze giusfilosofiche contemporanee.