Il libro narra delle origini e della diffusione del culto del Bambin Gesù di Praga che è diffuso ovunque nella Chiesa e l'effige del Santo Bambino si vede un po' dappertutto, sempre oggetto di divampante amore e di straordinaria devozione.
Il libro narra in modo accattivante e sintetico della vita e del culto di Santa Patrizia, molto venerata in molti luoghi dai fedeli, e in particolare annoverata tra i patroni di Napoli.
Le storie del libro raccontano i diversi modi in cui la lebbra, forma estrema della malattia e dunque paradigma esemplare della fragilità umana, è stata messa in rapporto con la santità, offrendo uno spaccato di oltre mille anni di spiritualità cristiana. Tutti conoscono l'episodio dell'incontro di Francesco con il lebbroso; ma non tutti sanno che sullo sfondo di quella scena ce ne sono molte altre simili, ben presenti all'uomo del Duecento, tutte originate dal testo evangelico. I protagonisti sono personaggi diversissimi: dall'imperatore Costantino al monaco Iosafat, figura occidentale del Buddha; dall'ex soldato Martino, vescovo di Tours, alla principessa d'Ungheria Elisabetta, fondatrice di un ospedale; e ancora il leggendario saint Ladre" (ovvero "San Lebbroso") e Aleydis di Schaerbeek, monaca lebbrosa dalle folgoranti esperienze mistiche."
Giuseppe De Veuster (poi padre Damiano di Molokai, 1840-1889), belga, operò come missionario nelle Isole Hawaii, al servizio dei lebbrosi. Contrasse la malattia divenendo così un servitore sofferente, lebbroso con i lebbrosi, durante gli ultimi quattro anni della sua vita.
Bresciana (1813-1855), svolse un fecondo apostolato con le giovani e le fanciulle, e si dedicò con generosità all'assistenza dei malati.
Un autentico discepolo-missionario del Sacro Cuore di Gesù, una vita spesa alla ricerca permanente della volontà di Dio messa in pratica nella vita di ogni giorno (1797-1863).
Nato in Cappadocia tra il 275 e il 280 da genitori cristiani, Giorgio entrò nell'esercito romano. Rifiutatosi di sacrificare agli dèi, fu martirizzato nel 303.
Un "uomo-ponte" dei cambiamenti culturali del Cinquecento che traghettarono il Medioevo nell'Età Moderna. E' anche considerato uno dei precursori dell'ecumenismo.
Fra tanti santi, tra tante persone pure, forti, generose ecco una santa, tutta partenopea, Maria Francesca delle Cinque Piaghe, sempre dedita a seguire Cristo e il suo Vangelo, tutta innamorata di Dio e infiammata dell'amore per i fratelli. A Napoli la santa continua la sua missione di pace, di gioia, di servizio, mentre i fedeli la invocano nel piccolo santuario in Vico Tre Re a Toledo, dove sempre ricevono conforto, aiuto, speranza.
Le notizie sulla sua vita ci sono note dalla Legenda beate Agnetis de Monte Policiano, redatta nel 1365 in lingua latina da Raimondo da Capua, domenicano noto soprattutto per la sua biografia di santa Caterina da Siena. A nove anni entrò nel monastero delle monache dette "del Sacco" (dalla ruvidezza dell'abito) di Montepulciano. Dopo cinque anni si trasferì nel nuovo convento di Proceno (Viterbo), divenendone superiora a soli quindici anni, con approvazione pontificia, "per la visibile forza esercitata dalla sua santità", secondo le parole di fra Raimondo. Nel 1306 fondò a Montepulciano un altro monastero intitolato a Santa Maria Novella, inizialmente soggetto alla Regola di sant'Agostino, ma presto passato sotto la cura dei Domenicani. Divenutane priora, mantenne la carica per il resto della vita. Molti sono i miracoli che le sono stati ascritti sia in vita sia dopo la morte.
Leonardo da Porto Maurizio (al secolo Paolo Girolamo Casanova, 1676-1751), francescano, fece della pratica della Via Crucis e della devozione all'Immacolata due aspetti caratterizzanti della sua azione pastorale e della sua fervente predicazione.
Storia del profeta biblico chiamato da Dio a essere il suo portavoce presso il popolo che da tempo ha perso il fervore religioso e si è allontanato dal cammino della verità e della giustizia.