Rivista bimestrale per la conoscenza e la contemplazione della Divina Misericordia, n. 12 gennaio - febbraio 2010.
"Il libro dei fatti" è la versione italiana integrata del "World Almanac and Book of Facts" americano, che negli Stati Uniti è alla sua 142esima edizione e ha venduto oltre 80 milioni di copie. Il bestseller italiano dell'informazione, alla sua 21esima edizione, ripercorre giorno per giorno i fatti più importanti dell'anno appena trascorso: dalla tragedia dell'Aquila all'impegno per la ricostruzione, passando per il G8 della speranza; dalla morte di Michael Jackson alla pioggia di medaglie azzurre ai Mondiali di Nuoto. In mezzo, nella cronologia che racconta l'anno al microscopio, i grandi fatti di politica e cronaca, cultura, religione e sport, gli avvenimenti mondiali e italiani insieme a informazioni, dati e statistiche utili in ogni campo per studiare, lavorare e viaggiare. Ad arricchire il volume, la selezione dei fatti più curiosi dell'anno e quiz per allenare la memoria. Scritto con un linguaggio chiaro e facile da consultare, è diviso in 33 sezioni che si aprono con i 10 fatti dell'anno. Cinque inserti raccontano poi "L'anno in foto" con i fatti più importanti dall'interno e dal mondo, gente, arte e spettacoli, sport.
Rivista mensile di informazione e formazione apologetica.
Numero speciale della rivista, per festeggiarne il ventennale di vita e il centesimo fascicolo. Lungi dal voler criticare la pittura biblica, gli interventi affrontano il delicato rapporto fra il mondo della Scrittura e quello delle immagini passando in rassegna una lunga storia di fedeltà e di tradimenti.
Dalla condanna da parte del Cristianesimo dei sogni e dei loro interpreti fin dall'antichità, al pensiero nazista di Heidegger e l'estremo orrore dell'uccisione di milioni di persone fatte sparire come se non fossero mai esistite con le camere a gas e i forni crematori. Il j'accuse di Massimo Fagioli, che da oltre 40 anni denuncia la responsabilità criminale del pensatore tedesco, si svolge lungo la storia del pensiero, dai presocratici a oggi, intorno all'esistenza di una realtà umana oltre la coscienza. Quell'irrazionale che era per i greci l'animalità e che per la Chiesa cattolica ancora oggi è il male, il diavolo. All'idea di Heidegger di una violenza originaria umana che va oltre la distruzione delle cose, Fagioli oppone la scoperta della pulsione di annullamento, qualcosa che da dentro va verso l'altro essere umano, ma che alla nascita per la realtà biologica è fantasia di sparizione, capacità di immaginare, l'esatto opposto di "essere per l'eliminazione dell'altro".