Don Tonino ha tratto dall'intima confidenza con Dio lo slancio per sprigionare la parola e l'azione. È il silenzio della preghiera a fargli preferire le vette non la normalità, gli acuti non i toni piani, i paradossi evangelici non il ribasso degli sconti. Uomo di profonda fede ma radicalmente incarnato dentro la storia, accorto interprete della Bibbia ma attento lettore del giornale, contemplativo e mistico ma anche lungimirante e concreto. "Vescovo secondo il Concilio" è la prospettiva lungo la quale si può cogliere meglio la testimonianza di don Tonino. Le appassionate riflessioni contenute in queste pagine, maturate nell'ambito del convegno tenutosi a Molfetta dal 24 al 26 aprile 2003, a dieci anni dalla sua scomparsa, rilanciano con vitalità la sfida di una chiesa che, con il grembiule ai fianchi, si curva ai piedi del mondo per servirlo e non per giudicarlo. Interventi di Bettazzi, Bregantini, Caselli, Cassano, Ciotti, Pansini, Ragaini, Scoppola, Zanotelli, Zizola.
La figura di padre David Maria Turoldo è una tra le più significative per comprendere la storia della Chiesa e della società italiana della seconda metà del 900. Si è parlato in questi anni del poeta, del predicatore, del liturgista, del traduttore, ma raramente si è avviata una ricerca storica su di lui. Ci sembra, invece, questo, un compito importante per non disperdere una memoria preziosa. I cinque saggi storici qui pubblicati sono nati in occasione del convegno, organizzato a Milano il 23 novembre del 2002 dalla comunità del Priorato di S. Egidio e dalle ACLI milanesi, sotto il titolo che figura anche nel presente volume.
L’episcopato di Martini raccontato in esclusiva da chi ha condiviso con lui 22 anni di presenza a Milano; Bartolomeo Sorge, Gabriele Albertini, Daniela Mazzucconi, Franco Monaco, Mario Mozzanica, Luigi Melesi, Bruno Maggioni, Franco Brovelli, Antonio Airò, Giovanni Giudici, Roberto Busti, Franco Agnesi, Eugenio Zucchetti, Erminio De Scalzi, Gianni Cesena, Suor Marcella, Francesco Saverio Borellli ed altri...
Prezioso volume che dimostra il valore dell'influsso dei Francescani nella formazione e della diffusione del Messale Romano nel XIII secolo. L'edizione semi-critica del Missale Franciscanum Regulae e fondamentale per la storia del Messale Romano e per il francescanesimo L'opera presenta il contenuto di un codice liturgico francescano che risale al 1200. Con l'edizione semicritica del manoscritto del Missale Franciscanum Regulae, conservato nella Biblioteca Nazionale di Napoli, l'autore offre la trascrizione completa del testo, introdotta da uno studio storico-critico che ne contestualizza la collocazione storica e il valore liturgico. La presente edizione costituisce un ulteriore elemento per evidenziare, tra l'altro, l'influsso dei Francescani nella formazione e diffusione del Missale del Medioevo.
In questo scritto inedito del 1943, Simone Weil propone un'analisi inquietante dell'impresa coloniale. La filosofa evidenzia le analogie, di metodo e di risultati, fra il colonialismo e il nazismo: entrambi hanno soprattutto praticato, con l'uso sistematico della forza, lo sradicamento culturale e religioso di intere popolazioni.
In queste pagine la figura di Madre Teresa di Calcutta emerge come modello ed emblema di pace. L'autore l'ha contestualizzata nella storia del suo Paese, mostrando quale formidabile stimolo al perdono, alla riconciliazione e alle opere di carità sia stata e sia tutt'oggi per i kosovari.
Madrid, Milano, Firenze, Calcutta, Tirana… innumerevoli sono le «città della gioia» in cui i sari biancoazzurri di Madre Teresa e delle sue Missionarie della Carità hanno portato amore e conforto ai più poveri tra i poveri, cercando sempre il Cristo sofferente tra i malati, i nullatenenti e i diseredati.
In questo volume José Luis González Balado, uno dei più profondi conoscitori della beata, traccia un vivido affresco del suo operato e delle vicende, piccole e grandi, più emblematiche della sua vita, riflesso della sua fedeltà al Vangelo attraverso l’amore per i più bisognosi.
José Luis González Balado è nato nel 1933 a Soutelo, Orense (Spagna). Ha soggiornato e lavorato a lungo in Italia. È scrittore, giornalista e biografo, noto per i suoi vivaci profili di personaggi attualissimi e di grande forza testimoniale – papa Giovanni XXIII (Figlioli, vi parlo di me), Paolo VI (Colloqui con papa Montini), Helder Câmara (Il grido dei poveri), tutti pubblicati dalle Edizioni San Paolo con varie edizioni. Ha conosciuto l’opera di Madre Teresa fin dagli anni sessanta e vi ha dedicato numerosi libri, tra cui ricordiamo, sempre per i tipi San Paolo: La gioia di darsi agli altri (19939), Madre Teresa dei poveri. Una vita per gli altri (1997), I fioretti di Madre Teresa di Calcutta (20014).
"Dov’è la sorgente delle lacrime? Donde vengono, se non dall’intimo più profondo del nostro essere?" È verso questa sorgente e verso questo segreto che Jean Vanier vuole condurre il lettore, proponendo un cammino verso se stessi. Un cammino per incontrare gli altri e specialmente i più poveri. Scandite dalle letture bibliche sul ritmo dei sei giorni di un ritiro, le riflessioni di Vanier sono immediate e profonde, frutto del lungo lavoro all’interno della comunità dell’Arca e della ricerca personale.