L’Occidente contemporaneo è definito dalle scienze sociali «una società senza padri». Alcuni vi vedono la fine, positiva, di ogni “patriarcato”; altri, come l’autore, notano con preoccupazione il vuoto lasciato dall’assenza paterna. Per Claudio Risé, psicoanalista di formazione junghiana e docente di scienze politiche e sociali, il padre è la figura psicologica che collega la biografia individuale al piano trascendente e consente così l’integrazione del dolore e della perdita attraverso l’insegnamento esemplare del suo senso. La «società senza padri» appare, quindi, come un mondo che ha smarrito il senso religioso e, con esso, la capacità di dare significato alle prove della vita, cui l’individuo reagisce infantilmente attraverso il rifiuto e la negazione o con la depressione.
Il libro entra nel vivo della cronaca di oggi mostrando come l’assenza paterna non nasca da fumosi processi psico-sociologici, ma dalla diffusione di separazioni e divorzi, che si concludono quasi sempre con l’espulsione dei padri da casa e con la rottura (o il grave indebolimento) del loro rapporto con i figli. A questo si aggiunge l’attuale legislazione abortista, che per la prima volta nella storia umana toglie la parola al padre in materia di procreazione. Di fronte agli enormi danni umani e psicologici di questa situazione, si va delineando una reazione, diffusa soprattutto fra i giovani, di cui Risé presenta, e interpreta, le prime forme. Si tratta di un sentire condiviso, che si traduce in usi e costumi nuovi, atti a dare spazio e considerazione a un padre consapevole e responsabile.
Claudio Risé, psicoanalista, è tra l’altro membro dell’Istituto di Studi Superiori Gerolamo Cardano (Università dell’Insubria), del Consiglio Direttivo dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia e del Comitato scientifico di Fondazione Liberal. Sulla psicologia maschile sono stati recentemente ristampati, per Red Edizioni, i suoi: Parsifal (trad. spagnola: Perceval, Ibis, Barcelona) ed Essere Uomini (trad. brasiliana: Ser Homens, Lyra Ed., Curitiba, PR.).
Il libro, in forma di diario di famiglia, è stato composto, scrivono gli autori, "per fare silenzio dentro di noi, ascoltare il quotidiano, dare risposte ai nostri "comportamenti strani". Convinti dell'importanza e, al tempo stesso, della difficoltà del "comunicare in famiglia", hanno deciso di realizzare un diario da condividere con i figli, dove ognuno ha potuto scrivere le sue riflessioni, le gioie, le inquietudini, le scoperte, i sentimenti, gli attimi di sconforto.
Come può l’amore di Cristo per la Chiesa, che è un amore sponsale-verginale, diventare modello dell’amore coniugale? Come possono i coniugi guardare a Cristo, non sposato, per alimentare il loro reciproco amore di sposi? La difficoltà a capire il paradossale accostamento tra Cristo non sposato e la vita matrimoniale si evidenzia nella frequente obiezione sollevata a sacerdoti e religiosi, vescovi e papa compresi: come potete voi che non siete sposati capire i problemi del matrimonio e addirittura dettare norme morali a chi vive in prima persona questa condizione?
Forte della sua lunga esperienza di contatto quotidiano con le fatiche di uomini e donne alle prese con i problemi della concreta esistenzialità coniugale e familiare, l’autore si trova chiamato a comporre insieme professione di psicologo e immersione quotidiana nel ministero pastorale, come vicario generale e parroco.
L’originalità del suo lavoro consiste nel coniugare sapientemente quattro registri tematici: lo scavo esegetico attorno all’amore nel rapporto uomo-donna, la riflessione teologica, l’apporto delle scienze umane e la prospettiva pedagogico-pastorale.
Da fine psicologo e attento teologo, egli stabilisce una feconda convergenza tra le dinamiche dell’amore secondo le più recenti acquisizioni delle scienze umane affrancate da remore ideologiche. Per questo diventano convincenti e credibili le sue proposte spirituali e pastorali attorno all’educazione all’amore, al matrimonio e alla famiglia.
Note sull’autore
Giuseppe Versaldi è sacerdote della diocesi di Vercelli dal 1967. Si è laureato in diritto canonico e licenziato in psicologia presso la Pontificia Università Gregoriana ed ha conseguito il titolo di avvocato presso la Rota Romana. È stato professore ordinario alla Gregoriana fino al 1994, quando è stato nominato vicario generale nella sua diocesi, dove è anche parroco. Tiene corsi alla Gregoriana e alla Facoltà teologica dell'Italia settentrionale, sezione di Torino, ed è votante presso il Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica. Nel 1976 ha fondato in diocesi il consultorio familiare e ne è direttore. Ha pubblicato L'oggettività delle prove in campo psichico, Morcelliana, Brescia 1981 e molti articoli su riviste specializzate e divulgative.
L'adolescenza è l'età in cui nascono i primi amori. Emozioni tempestose attraversano il cuore degli adolescenti. Desideri e delusioni, turbamenti ed entusiasmi, affetti e passioni sconvolgono la loro vita e quella delle loro famiglie. Ma come educare a gestire le prime emozioni d'amore e le prime delusioni affettive? Quale significato dare ai desideri, ai sogni e ai turbamenti di un adolescente? Perché si dice che una chat può creare distorsioni affettive? E cos'è il cybersex? Quando rivolgersi a uno specialista per la cura di una di queste problematiche? Un sessuologo rivolge i suoi consigli a genitori ed educatori e suggerisce alcune riflessioni originali e attuali. Angelo Peluso svolge la sua attività clinica, didattica e di ricerca nell'ambito della ASL Roma B, dell'Ospedale Fatebenefratelli-Isola Tiberina e della Facoltà di Medicina e Chirurgia-Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Collabora inoltre come professore di Sessuologia clinica agli insegnamenti di Sessuologia Clinica e di Psicologia e Psicopatologia del Comportamento Sessuale. È autore di numerose pubblicazioni.
Cosa spinge il figlio a comportamenti sconcertanti? Come guidarlo verso un nuovo modo di essere e agire? Come "recuperare", cioè correggere pur tardivamente la propria azione educativa, se il figlio presenta deficienze affettive o comportamenti inadeguati, qualunque sia la sua età? Un vero manuale per tutti i genitori con un rivoluzionario approccio - test per identificare i punti deboli della propria azione educativa e correggere il problema alla radice. Hélène Renaud, diplomata in scienze dell'educazione, è formatrice e tiene conferenze. Jean Pierre Gagné è terapeuta, animatore, conferenziere e consulente. Hanno scritto insieme vari libri di formazione destinati a genitori, guide, insegnanti. Ricordiamo tra gli altri: 8 moyens efficaces pour réussir mon rôle de parent
La globalizzazione economica è il maggiore e irreversibile cambiamento che sta coinvolgendo l'umanità nella nostra epoca, e i suoi "attori" sono tre: le multinazionali, gli operatori finanziari e i cittadini. Un ruolo determinante oggi lo può giocare la famiglia, la quale, coadiuvata da altre agenzie educative (scuola, oratori, associazioni...), può contribuire a modificare la dinamica di questo sconvolgente cambiamento, per il bene di tutta l'umanità. Come? Educando le nuove generazioni alla cittadinanza, il presupposto fondamentale per avviare una globalizzazione positiva e benefica per tutte le persone che abitano questo nostro mondo. Questo libro indica la strada per una riflessione familiare. Bruno Corti abita a Lecco ed è laureato in Scienze della Formazione. Si è impegnato giovanissimo nel volontariato sociale della Brianza lecchese fino ad essere uno dei responsabili dell'Associazione Mani Tese: ha ricoperto la carica di consigliere nazionale e ha lavorato nella segreteria nazionale con il ruolo di coordinatore
Quando muore un genitore e i figli si trovano a fare i conti con l'eredità (un appartamento, un pezzo di terra, o magari solo un conto corrente con qualche soldo), spesso esplodono conflitti devastanti e insanabili. In casi del genere, nemmeno il buon senso è sufficiente, perché questi conflitti hanno radici profonde, e la spartizione dell'eredità non ne è la causa, ma semplicemente un effetto. In questo volume l'autore va alla ricerca di queste radici, e suggerisce alcune strategie pedagogiche e comportamentali per evitare che la spartizione dell'eredità diventi il campo di una battaglia familiare.
Una panoramica sulla situazione della famiglia oggi, sotto gli aspetti sociologico ed ecclesiale, con spunti per meglio capire le proposte per interventi pastorali illuminati dal magistero e dalla teologia.
La crisi in cui sembra essere caduto l’istituto matrimoniale fa dibattere da tempo sociologi, psicologi e politici. La Chiesa da parte sua si interroga sul perché le persone sono sempre più incapaci di prendere impegni a “lungo termine” rispetto alle scelte fondamentali della vita. Questo libro dà indicazioni preziose a tutte le figure, preti e laici, che accompagnano le coppie di fidanzati a scoprire la strada del matrimonio cristiano. Uno strumento che propone forme e atteggiamenti nuovi per rendere l’itinerario di avvicinamento al matrimonio un’occasione di incontro, di ascolto, di scoperta.