Sembra proprio il caso di Alex Cross, agente investigativo dell'FBI giunto a un bivio della sua carriera. Dopo aver dato per anni la caccia a feroci serial killer e aver scoperto l'identità del suo più diabolico avversario Mastermind, Cross ha quasi deciso di lasciare l'FBI, forse di iniziare una nuova esistenza dedicandosi alla famiglia. Ma un amico in difficoltà viene a bussare alla sua porta... e non certo per chiedergli un favore da nulla. È stato incastrato e su di lui pende la minaccia di una condanna a morte e Cross non può e non vuole mollare l'amico, anche perché dietro la catena di strani delitti consumati nell'ambito delle forze armate vede qualcosa di più sinistro.
È la vigilia di Natale. In una cittadina non lontana da Glasgow scatta l'allarme rosso in un elegante edificio vittoriano, sede dell'Oxenford Medical. Qualcuno, nonostante i sofisticati sistemi di sorveglianza, è riuscito a sottrarre dall'area protetta due dosi di un farmaco sperimentale, un antidoto del Madoba-2, una pericolosa variante del virus Ebola su cui da tempo si stanno conducendo ricerche. Il dipartimento della Difesa americano, che ha fatto grossi investimenti sul progetto, non nasconde la sua preoccupazione. E così pure Stanley Oxenford, lo scienziato proprietario del laboratorio, e Antonia Gallo, la sua affascinante collaboratrice, responsabile della sicurezza. Nessuno di loro sa che questo è solo l'antefatto...
Nel Galles del XIII secolo, Llewelyn, terzogenito di lord Griffith, nasce nello stesso giorno di Samson, figlio di una domestica. Samson passerà accanto al suo signore tutta la vita in qualità di servitore, amico e cronista. Tutto ha inizio perché lord Griffith, figlio illegittimo di Llewelyn il Grande, supremo capo del Galles del Nord, non ha ricevuto in eredità il titolo sul quale, secondo le leggi gallesi, potrebbe accampare pieni diritti. Quando nel 1240 il fratello David diviene principe di Aberffraw, Griffith, estromesso dal potere, pone la propria famiglia sotto la protezione del re d'Inghilterra. Ma il figlio Llewelyn si ribella: decide di rimanere nel Galles, e di lottare per coronare il suo sogno di un Paese unito e indipendente.
Paul Bowles è stato uno dei grandi scrittori di racconti americani e tuttavia per lo più non ha scritto storie americane. I suoi paesaggi sono quelli esotici - per un occidentale negli anni quaranta - di America Latina o Nord Africa. Questi racconti, tremendi e potenti, sono infatti ambientati in luoghi misteriosi, inquietanti, dove si vive una condizione di eterni "stranieri", a sé e agli altri. Sono storie visionarie che sembrano sogni a occhi aperti, talora incubi (non a caso la dedica del libro è alla madre che per prima fece conoscere a Bowles i racconti di Poe), dove realtà e fantasia si mescolano e scambiano i ruoli. Edizioni precendenti Garzanti.
Nelle sue "microfiction" la scrittrice canadese Margaret Atwood abbraccia una grande varietà di soggetti: dalla riflessione sui giovani ambiziosi a quella sulla sconcertante esperienza di guardare le nostre vecchie foto, da un'invocazione alle mamme di una volta alla descrizione del paradiso dei gatti. Trentacinque racconti dagli accenti diversi ma accomunati dalla misura breve: da un paragrafo a qualche pagina.
In una città devastata dalla paura e dal dolore ci sono almeno due persone che gioiscono, segretamente, della possibile morte l'una dell'altra. Quella dell'11 settembre 2001 è una mattina come tante nella routine quotidiana di Marshall e Joyce. Lei esce presto per salire sul volo diretto a San Francisco dall'aeroporto di Newark. Lui fa tardi al lavoro per flirtare con la maestra d'asilo di sua figlia. Giunge al World Trade Center appena in tempo per vedere l'inferno e salvarsi. Dall'ufficio di Joyce, intanto, arriva un contrordine che le risparmia di perdere la vita sull'aereo che si schianterà in Pennsylvania. Sopravvivere al più grande attentato che il terrorismo internazionale sia mai riuscito a mettere a segno nel cuore d'America non significa però scampare al caos di un'esistenza allo sbando. Perché Joyce e Marshall, dopo essersi amati, sposati e aver generato due figli, stanno ora combattendo la più feroce e avvilente delle guerre: il divorzio. Ma il loro disordine "particolare" non che è il frammento di una più vasta crisi della famiglia, della società e della politica del paese. Con sguardo impietoso, scrittura graffiante e soprassalti visionari Ken Kalfus racconta l'America in modo dissacrante, rivelandosi uno dei più arditi narratori della sua generazione.
Il "gruppo" è costituito da otto inseparabili ragazze, rigorosamente upper class, compagne di studi al prestigioso Vassar College. Dopo la laurea, nel 1933, iniziano tutte a inseguire qualcosa di diverso da ciò che il destino ha loro assegnato, ma collezionano errori e sconfitte. Il romanzo segue a turno le otto amiche nelle loro vicende erotiche e familiari, che passano attraverso matrimoni poco felici, tradimenti, ma anche attraverso tipi di scelta meno convenzionali. Un romanzo dallo sguardo satirico che riesce a raggiungere le profondità della tragedia, e che delinea acutamente l'America di Roosevelt e del new deal, un paese in rapida transizione tra grandi entusiasmi e grandi squilibri.
Luther e Nora Krank sono un'affiatata coppia di mezza età, abituata a vivere secondo le tradizioni. Quando però la loro unica figlia, Blair, decide di partire come volontaria per il Sudamerica, un pensiero un po' folle, ma via via sempre più concreto, si insinua in loro: che senso ha trascorrere il Natale senza Blair? E se lo saltassero? I due decidono concordemente di rinunciare ai costosi e inutili festeggiamenti di Natale per concedersi una bella crociera ai Caraibi. Ma i poveri Krank vengono presi di mira da tutta una comunità che non accetta deroghe alla norma e saranno costretti a rivedere i loro piani...
Pieno di trabocchetti e inganni della memoria è "il percorso dell'amore": nel primo racconto di questa raccolta di Alice Munro, una donna divorziata torna a visitare la casa che fu dei genitori; le si presenta il vivido ricordo di un tentativo di suicidio di sua madre, e quello altrettanto nitido di sua madre che brucia una quantità di soldi nella stufa sotto lo sguardo accondiscendente del padre... forse ricordi veri, forse scene immaginate, che la conducono però alla scoperta del legame profondo che univa i genitori. Ma quella che inizia come una descrizione, o rievocazione, di una tranquilla scena famigliare, prende poi la piega inaspettata del dramma, della tragedia, a volte rimossa, altre volte ossessivamente presente a impedire ogni percorso di vita.
Alex Portnoy ha trentrè anni ed è commissario aggiunto della Commissione per lo sviluppo delle risorse umane del Comune di New York. Nel lavoro è abile, intransigente, stimato. Il libro riporta il monologo di Alex che, dall'analista ripercorre la sua vita per capire perché è travolto dai desideri che ripugnano alla "mia coscienza e da una coscienza che ripugna ai miei desideri".