Dedicato sia a chi frequenta quotidianamente la Messa, sia a chi non può prendervi parte, il libretto tascabile contiene la liturgia della Parola e le parti proprie delle celebrazioni eucaristiche feriali e festive, affiancate dal commento di fratel MichaelDavide Semeraro osb e da una preghiera quotidiana. Segnala i Santi del giorno e le feste, giornate e ricorrenze della Chiesa cattolica, delle altre confessioni e religioni; propone inoltre una lectio continua della Bibbia. Ogni mese offre il rito della Messa, il calendario liturgico, quattro modelli di santità, due catechesi mistagogiche per calarsi in un tempo e in gesto liturgico. Le letture e il salmo sono proposti in corpo più grande per rendere più agevole la lettura. Uno strumento prezioso per chi desidera ogni giorno confrontarsi con la Parola di Dio.
Tema del mese: Protagonisti della propria formazione.
Rivista mensile n. 130/ottobre 2011, per la meditazione quotidiana.
Da tempo, Andrea Bisicchia utilizza categorie particolari per tracciare la storia del teatro in maniera personale; lo ha fatto con il sacro, con la scienza, l'economia, la lingua della scena. Con "Teatro e mafia" analizza 150 anni (quanto quelli dell'Unità d'Italia) di storia del teatro legata ad autori - come Rizzotto, Verga, Pirandello, Don Sturzo, Cesareo, Viviani, Eduardo, Sciascia, Fava, Luzi, Saviano - e a testi che hanno portato sulla scena il tema della violenza mafiosa in ambito sociale e politico. Il tutto con rigore scientifico e con apparati bibliografici che fanno riferimento sia alla storiografia teatrale che a quella del fenomeno mafioso.
Rivista mensile n. 4/2011. Omelie per le Domeniche del Tempo Ordinario,XX-XXVIII.
Rivista mensile n. 129, sett. 2011 per la meditazione quotidiana.
Rivista mensile di informazione e formazione apologetica, n. 105/luglio/agosto 2011.
«Il vostro parlare sia: sì sì; no no». La frase racchiude una profonda
tensione morale verso il vero, il riserbo, l’austerità, l’essenziale. Cristo è morto e risorto e tanto basta. A prima vista, non riguarda il campo conoscitivo; riguarda il campo etico, che impone la sua legge esclusiva alla vita, ai rapporti con le persone e alla stessa conoscenza.
Oggi, nella società complessa il discorso può ridursi al sì-no? La dimensione etica non cambia, ma la conoscenza sì; e il loro rapporto gioca
qualche scherzo. Il moderno ritiene che dimensione etica e dimensione
conoscitiva possano andare ciascuna per la sua strada; di modo
che la conoscenza non abbia remore di tipo etico. È un meccanismo
che porta alla scissione dell’identità.
Senza bisogno di aspettare la complessità e il relativismo dei moderni,
basta tornare ai 10 comandamenti, pagina celeberrima proprio per la
semplicità. Ma Gesù fa di tutto per superarli in una interpretazione
psicologica, intenzionale, subliminale.
Perché allora, proprio in questo contesto, una apparente apologia della
semplicità come: «Sia invece il vostro parlare sì sì; no no; il di più
viene dal maligno»? Se avesse detto: «Sia invece il vostro parlare sì,
no», il nostro parlare si sarebbe dovuto adeguare a un modello “autistico”.
Invece ha detto: «Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no», cioè
la simulazione di un dialogo di cui si sente solo un polo, quello che risponde.
Primato dell’ascolto. Prendere sul serio chi ti interpella e rispondere
chiaro, senza ambiguità.
E infine, soprattutto, saper dire di sì. E saper dire di no: a certe cose
bisogna saper dire di sì; ad altre bisogna saper dire di no. Costi quel
che costi.
Forse «parlare sì sì, no no» va inteso non come il sano buon senso, ma
come la più raffinata, consapevole, prudente, forma di aspirazione di pulizia etica, epistemologica e linguistica.