«Prendete e mangiate, questo è il mio corpo [...]. Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue». Con queste parole Gesù istituisce la comunione. Oggi, però, sappiamo che l'eucaristia cristiana nasce dagli antichi simposi. Si è discusso a lungo su cosa si mangiasse e si bevesse nella Chiesa delle origini: formaggio, pesce o verdure? Latte, succhi o miele? Oppure soltanto pane? Lievitato o azzimo? Vino rosso o bianco? Solo per l'officiante o anche per i fedeli? In epoca moderna i dubbi non hanno fatto che aumentare: non sarebbe più igienico usare un calice personale? Il vino può essere anche analcolico e la farina senza glutine? E cosa si deve usare nei paesi in cui non si trovano né grano né vino? Vanno bene anche Coca-Cola, noci di cocco e succhi di frutta? Anselm Schubert racconta la storia dell'eucaristia dal primo Cristianesimo a oggi concentrandosi perla prima volta sugli alimenti utilizzati. Ne risulta una brillante ricostruzione che fa vedere con altri occhi il Cristianesimo e il suo rito più solenne.
Oggi risulta urgente la necessità di ricordare la verità dell'Eucaristia e la sua centralità, soprattutto per riaffermare l'identità "cristica" della Chiesa. Infatti, se è vero che la "Chiesa fa l'Eucaristia", è altrettanto vero che la natura del "Corpo di Cristo" dipende strettamente dal suo intimo rapporto con il sacramento che è "fonte e culmine" di tutta la vita cristiana. Conoscere e amare il "Mistero della fede" significa conoscere più a fondo la natura misterica della Chiesa ed imparare ad amarla con più ardore e devozione. Con questo saggio l'autore offre una teologia dell'Eucaristia ricollocata all'interno dell'orizzonte cristologico. La dimensione della presenza reale (transustanziazione) e del sacrificio sono dapprima studiati dal punto di vista storico e biblico e poi approfonditi in maniera sistematica, ma sempre partendo dalla persona e dall'opera di Cristo, centro propulsivo di tutta quanta la teologia.
Partendo da ciò che Gesù fece «nella notte in cui fu tradito», seguendo i tornanti della riflessione cristiana nei secoli, il volume ci guida alla riscoperta del mistero eucaristico: la sua celebrazione, letta sullo sfondo della ritualità che accompagna l’universale esperienza religiosa; il suo «contenuto», cioè il gesto con cui Gesù Cristo consegna al Padre la propria vita perché il mondo abbia la vita; la sua finalità, cioè l’edificazione di un popolo che di Gesù Cristo condivida la dedizione. Fino alla morte, anzi fino alla risurrezione.
Informazioni sull'autore
Pierpaolo Caspani, prete della Diocesi di Milano, ha conseguito il dottorato in Teologia nella Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale. È docente ordinario di Teologia sacramentaria nella Sezione della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, costituita presso il Seminario di Milano. È autore di vari contributi per La Scuola Cattolica, Rassegna di Teologia, Rivista Liturgica, Rivista di Pastorale Liturgica.
Nel proliferare discorde di commenti e interpretazioni sull'esortazione post-sinodale Amoris laetitia, il presente saggio intende percorrere una via diversa e originale. Non ha come obiettivo una valutazione immediatamente morale o pastorale delle indicazioni contenute nel documento pontificio, ma cerca di mettere in luce i presupposti impliciti e sottintesi che vi agiscono nascostamente e da cui scaturiscono soprattutto i problematici orientamenti del capitolo VIII. La diagnosi a cui si approda è che in realtà, alla radice della «nuova disciplina» sui cosiddetti «divorziati risposati» che Amoris laetitia propone, si riscontra una carente impostazione dei rapporti fra sacramenti e morale cristiana e una riduzione della morale specifica del sacramento del matrimonio a etica generale. La morale del discernimento e del «caso per caso», che l'esortazione pontificia presenta, mostra una debolezza originaria: lo sradicamento della morale matrimoniale dal suo naturale terreno liturgico-sacramentale. Ma questo è anche il limite di un'idea e di una prassi pastorali, oggi largamente diffuse (e di cui l'esortazione pontificia è un esempio), che a loro volta fanno a meno del carattere di culmen et fons della celebrazione e del sacramento. Una pastorale del discernimento, se staccata dalle coordinate comprensive della natura e dell'azione sacramentali della Chiesa, non rappresenta più un semplice e neutrale «metodo» che traduce nell'oggi il vangelo di sempre, ma rischia piuttosto di compromettere il nucleo più profondo della vita e della fede cristiane. Il volume di Meiattini, - qui presentato in una edizione riveduta e ampliata con nuovi materiali -, nonostante questi rilievi critici, non intende porsi come contestazione al magistero in quanto tale, ma come un tentativo di rigorizzazione del principio supremo della caritas, nelle sue conseguenze di verità teorica e vitale.
Siano di fronte a Dio tutte le tue opere e i tuoi pensieri, e riconduci tutte le tue cose a Cristo. Volgi spesso l'anima a Dio e affida il tuo pensiero alla potenza di Cristo, come in un rifugio, riparato da ogni discorso e attività grazie alla luce divina del Salvatore.
Alfonso Giorgio all’interno del suo lavoro «accoglie l’invito di Papa Francesco a riscoprire la bellezza evangelizzante della liturgia e, inserendosi nel solco tracciato dal Concilio Vaticano II, riporta al centro il tema dell’inculturazione della fede e dell’annuncio del Vangelo che una Chiesa “in uscita” realizza primariamente mediante la singolarità della liturgia, convinti che la bellezza non è un fattore decorativo dell’azione liturgica ma, piuttosto, suo elemento costitutivo, in quanto è attributo di Dio stesso e della sua rivelazione» (dalla Presentazione di mons. Rino Fisichella).
Per la Chiesa il matrimonio è: un’istituzione naturale riscattata e rinnovata dall’azione salvifica di Cristo. Questo volume racconta a tutto tondo il rapporto "speciale" fra cristianesimo e famiglia attraverso diversi temi: l'evoluzione e lo sviluppo storico del matrimonio, il fondamento biblico del matrimonio, gli elementi della celebrazione liturgica, i servizi della Chiesa locale di supporto e di azione pastorale. A conclusione di tutto il percorso, spunti di riflessione da Amoris Laetitia, per delineare al meglio le linee della spiritualità coniugale.
Un contributo aggiornato alla definizione di Oriente cristiano e sul rito Siro-Antiocheno sviluppato dalla Chiesa cristiana. Il volume è arricchito da un inserto di tavole a colori sulla geografia delle Chiese siriache.
Commento aggiornato dei canoni del libro IV che riguardano la funzione di santificare della Chiesa: le norme introduttive (cann. 834-839), i sacramenti in generale (cann. 840-848), il battesimo (cann. 849-878), la confermazione (cann. 879-896), l'eucaristia (cann. 897-958), la penitenza (cann. 959-997), l'unzione degli infermi (cann. 998-1007). L'esposizione - che si avvale dei più recenti documenti del magistero - cerca anche di rispondere alle questioni che sorgono dall'applicazione della normativa canonica nei diversi contesti ecclesiali e culturali, specialmente nei territori di diritto missionario. Inoltre, il volume tiene conto dei cambiamenti significativi in campo giuridico portati dal pontificato di papa Francesco. In primo luogo, per le modifiche dei canoni 838 e 868, di enorme portata nella vita della Chiesa; in secondo luogo, per i richiami, in materia di eucaristia e sul sacramento della penitenza, presenti nell'esortazione apostolica Evangelii gaudium e nell'esortazione apostolica postsinodale Amoris laetitia.
Il testo è frutto della ricerca realizzata presso la Facoltà teologica del Triveneto sul tema dei cammini di preparazione al matrimonio cristiano. Intorno alle provocazioni di "Amoris laetitia" si è sviluppata un'azione di discernimento pastorale che si è avvalsa sia dei contributi teorici di numerosi docenti - di discipline teologiche, sacra scrittura e scienze umane - che dell'attività di ricognizione e analisi di quanto è già operativo nelle chiese locali, con attenzione ad alcune esperienze particolarmente significative. Esito del lavoro è l'elaborazione di una proposta finale che raccoglie alcuni spunti emersi lungo il percorso e può rivelarsi utile per la prassi pastorale corrente.
Le vicende di Avigail e Adir, due giovani contemporanei di Gesù, vi condurranno nel Cenacolo, nel Getsemani e sul Golgota, per entrare nel Mistero che si è compiuto in quei luoghi e viverlo in prima persona. Scoprirete che il Sacramento del Matrimonio è una fonte a cui ritornare per una «rinascita interiore» sia personale che di coppia. Il racconto segue la traccia segnata nel Vangelo di Giovanni, dal capitolo 13 al capitolo 17, ed è la continuazione del libro Grazie a te il cielo, nel quale i protagonisti, dopo la rottura della loro relazione iniziata alle «Nozze di Cana», hanno riscoperto le leggi dell’Amore significate nei sette Giorni della Creazione. Il testo è corredato da «esercizi» che impegnano attivamente il lettore a ritrovare il vero «sigillo» dello Sposo e dell’Amore reciproco passando attraverso le prove e le difficoltà che si incontrano in una relazione. La lettura e gli esercizi sono rivolti a coppie che hanno celebrato il Sacramento del Matrimonio e a coloro che vi sono interessati e possono essere svolti sia da soli che in gruppo.
Un libro per riscoprire la stretta correlazione tra il mistero eucaristico e la musica. L'autrice, con un linguaggio accessibile a tutti, presenta brani noti e meno noti del repertorio classico scritti sia per il culto che per sale da concerto. La prima parte è dedicata all'Ordinarium Missae (Kyrie, Gloria, Credo, Sanctus, Agnus Dei), e la seconda a una serie di testi della tradizione eucaristica (Ave verum, O sacrum convivium, Pange lingua...). Per ascoltare le composizioni vengono forniti i link a YouTube e i codici QR. L'intento dell'autrice è «che la musica di grandi compositori e grandi credenti diventi una guida, una compagna e un aiuto nel nostro cammino di fede e preghiera».