Contenuto
Agostino di Ippona (354-430) è una figura che non smette mai di affascinare. Instancabile e inquieto ricercatore della verità, ragionatore lucido e «spietato» attira quanti non si accontentano di dogmatismi astratti ma cercano con la ragione il senso della vita, intrecciando esistenza e pensiero. Convertito dall'incontro con Cristo, diventa un credente appassionato e profondo. Il popolo di Dio lo investe prepotentemente del ministero prima di presbitero, poi di vescovo. L'epilogo della sua avventura terrena arriva in uno dei momenti più drammatici della storia: la caduta dell'impero romano. Il libretto traccia un'essenziale biografia di questo uomo così «moderno» nella sensibilità per poi offrire un'antologia commentata di brani semplici e accattivanti che, da un lato, servono a dare una conoscenza di base di questo grande personaggio, dall'altro, toccano argomenti di vita e di fede vicini all'esperienza del lettore del nostro tempo.
Destinatari
Per tutti.
Autore
Adolfo Scandurra, religioso carmelitano scalzo e sacerdote, è laureato in filosofia all'Università cattolica di Milano.
L'autore
VINCENZO NOJA è un laico consacrato alla ricerca di Dio e della Verità ultima. Da molti anni si dedica allo studio dei testi mistici e della spiritualità interreligiosa. È autore e curatore di circa trenta opere e traduzioni: Meister Eckhart, Ildegarda di Bingen, Martin Buber, François Pollien (certosino) e l'edizione italiana in sette volumi delle opere religiose del poeta Clemens Brentano riguardanti la Beata Anna Katharina Emmerick. Ha curato alcune antologie di mistica, tra le quali, recentemente, Testi mistici per la contemplazione di Dio (Borla, 2006), Esperienze mistiche negli scritti dei grandi Maestri (2008) e i Discorsi Mistici di Beato Giovanni Taulero (2008).
Il libro
Le donne mistiche partecipano alla natura divina (2 Pietro 1,4) vivendo lo stato di amore e di compassione universale; esse si contraddistinguono per tre virtù spirituali: il distacco da tutte le cose e da se stesse, fino all'annichilimento, l'umiltà profonda e la carità profusa.
I testi delle scrittrici mistiche sono, seppur con differenti sfumature, quasi tutti legati da una continuità spirituale basata sulle virtù sopracitate. In questa antologia risplendono le parole di una trentina di mistiche cristiane, di alcune dell'Isiam antico - come Rabi'a di Bassora, Fatima bin al Abbas, denominata «santa Ildegarda dell'Oriente», e la Sufi Ruqayya di Mosul - e di altre dell'India moderna. Donne di saggezza e di luce spirituale accomunate dalla misteriosa comunione con Dio, poiché nella ricerca dell'Assoluto non esiste un tempo, uno spazio, un confine. I loro scritti evidenziano come l'anima non abbia sesso e come la mistica femminile, intesa come spiritualità particolare, in realtà non esista, eccezion fatta per la libertà di linguaggio con cui le donne si rivolgono a Dio, una libertà impensabile per i mistici.
Testi mistici delle donne di Dio, nella propria autonomia di lettura, integra Testi mistici per la contemplazione di Dio (Borla 2006), e viceversa. I due volumi offrono un vasto panorama della mistica concepito, nelle intenzioni del curatore, come nutrimento spirituale per coloro che sono alla ricerca dell'esperienza di Dio.
«Solo Dio, cerca Dio solo, non lasciarti arrestare dalle cose create. Quando parli, comportati come se tu fossi in silenzio, quando vedi qualcosa agisci come se tu fossi cieca; quando odi qualcosa consi¬derala come se tu fossi sorda. Dio solo è tutto, le creature sono nulla, sono contaminate dal peccato. Tutte le cose della terra sono transeunti; tutto passa nulla rimane. Quando la morte si avvicinerà, ci dispiacerà di non aver usato meglio il tempo» (MIRIJAM DI ABELLIM, la piccola araba della Galilea).
˛ˇ L ' a u t o r e
V I N C E N Z O N O J A , Ë u n l a i c o c o n s a c r a t o a l l a r i c e r c a d i D i o e d e l l a V e r i t ‡ u l t i m a . D a m o l t i a n n i s i d e d i c a a l l o s t u d i o d e i T e s t i m i s t i c i e d e l l a s p i r i t u a l i t ‡ i n t e r r e l i g i o s a . » a u t o r e d i a l c u n e d e c i n e d i o p e r e e t r a d u z i o n i ( M e i s t e r E c k h a r t , S . I l d e g a r d a d i B i n g e n , M . B u b e r , F . P o l l i e n , c e r t o s i n o ) . H a c u r a t o l ' e d i z i o n e i t a l i a n a , i n s e t t e v o l u m i , d e l l e o p e r e r e l i g i o s e d e l p o e t a r o m a n t i c o C l e m e n s B r e n t a n o , r i g u a r d a n t i l a B e a t a A n n a K a t h a r i n a E m m e r i c k , n o n c h È a l c u n e a n t o l o g i e d i m i s t i c a .
I l l i b r o
D u e e m i n e n t i m i s t i c i , i l t e o l o g o m u s u l m a n o S u f i A b k H m i d a l G a z l i e i l c e r t o s i n o f r a n c e s e F r a n Á o i s P o l l i e n , d i m o s t r a n o l ' i n u t i l i t ‡ d e l l e p r a t i c h e c u l t u a l i s e d i s g i u n t e d a u n a p r o f o n d a v i t a i n t e r i o r e e s p i r i t u a l e , p o i c h È i l f i n e d e l l ' u o m o c o n s i s t e n e l l ' u n i r s i m i s t i c a m e n t e a D i o n e l l ' a m o r e . L ' A m o r e d i D i o s a r ‡ c o n c r e t o e a s s u m e r ‡ i m p o r t a n z a c e n t r a l e n e l l a v i t a d e l c r e d e n t e s o l o s e q u e s t i s a p r ‡ s a n t i f i c a r l o f a c e n d o l a S u a v o l o n t ‡ , c o n s a c r a n d o s i c o n s e r i o i m p e g n o a l l a p r a t i c a d e l d i s t a c c o d a l l e s e d u z i o n i d e l m o n d o , a l l a p r e g h i e r a c o n t i n u a , a l l a p u r i f i c a z i o n e d e l c u o r e e d e l l a m e n t e , a l l e b u o n e a z i o n i e a l l a l e t t u r a c o n t e m p l a t i v a d e l l a S c i e n z a c e l e s t e , t r a s f o r m a n d o i n t a l m o d o l a v i t a q u o t i d i a n a i n v i t a d i v i n a e c e l e s t e g i ‡ s u l l a t e r r a .
N e l l a s t o r i a s p i r i t u a l e d e l c r i s t i a n e s i m o , c o m e a n c h e i n q u e l l a n o n c r i s t i a n a , s i a f f o l l a n o n u m e r o s i o r a n t i e p u r i e s t a t i c i ; q u e s t o p r e z i o s o e u t i l i s s i m o m a n u a l e d i l e t t u r e m i s t i c h e n e r i p o r t a u n a c i n q u a n t i n a i n p r e c i s o o r d i n e c r o n o l o g i c o , a f f i n c h È , a t t r a v e r s o l o s v o l g e r s i d e l l e v a r i e e p o c h e , v e n g a m e g l i o c o m p r e s a l ' a p e r t u r a a l D i v i n o e a l l a s u a g r a z i a . A t t r a v e r s o l e s u e p a g i n e i l l e t t o r e r i p e r c o r r e , q u a s i a v o l o d ' u c c e l l o , d u e m i l a a n n i d i e s p e r i e n z e m i s t i c h e e a s c e t i c h e c o n s e g n a t e a i T e s t i d e i m a e s t r i d e l l o S p i r i t o . L a p r e s e n t e A n t o l o g i a Ë s t a t a c o n c e p i t a c o n i l f i n e d i a c c o m p a g n a r e c o l o r o c h e c e r c a n o l ' e s p e r i e n z a d i D i o n e l d i f f i c i l e c a m m i n o d e l l e S u e v i e . L ' u n i o n e c o n D i o , l ' o r a z i o n e , l a p r e g h i e r a d e l c u o r e , l a c o n t e m p l a z i o n e , l ' e s i c h i a , l u m i l t ‡ , l a m e d i t a z i o n e d e l i a m o r t e , s o n o a l c u n i d e i t e m i p i ˘ t r a t t a t i .
DELLA VITA DI LUTERO SONO STATE PROPOSTE NUMEROSE INTERPRETAZIONI, E`L AVVENTURA INTERIORE DI LUTERO A FORNIRE UNA CHIAVE DI LETTURA E DI COMPRENSIONE DELLA SUA STUPEFACENTE ESISTENZA, DI UN OPERA TANTO RICCA E DELLA SUA SEMPRE PIU`AMPIA EREDITA.
L UNIONE CON DIO E`POSSIBILE? SI TRATTA DI QUELLA PASSIONE CHE VA AL DI LA DI TUTTO? QUALI SONO LE STRADE DELLA VITA MISTICA? Nel secolo d'oro spagnolo, qu ando il medioevo si allontana e il rinascimento prende forma, giovanni della croce, poeta e saggio, risponde al grande bisogno dei cristiani del suo tempo descrivendo le tappe della vita mistica di unione con dio: dalla notte dei sensi alla notte dello spirito, per sfociare nell'unione trasformante in cui l'anima diviene simil e a dio. Riconosciuto d alla chiesa cattolica come santo e dottore di vita mistica, il celebre carmelitano, confidente di teresa d'avila, conti nua ad attrare, molto al di la della chiesa, poeti, studiosi e ricercatori di dio. Dominique poirot ha realizzato, per questo volume, una traduzione totalmente originale dei testi presentati. Egli offre al lettore un'ottima iniziazi one a uno dei massimi rappresentati della mistica cristiana.
L'interrogativo sull'uomo e sulla sua natura è tra i più affascinanti ma anche tra quelli di più difficile soluzione che i Padri della Chiesa hanno affrontato. Questa antologia, curata da A.G. Hamman, segue le tappe salienti del viaggio intorno all'uomo, dalla Scrittura a Leone Magno, nel consolidarsi di una tradizione alla quale ha fatto riferimento anche il Concilio Vaticano II.
Il De Civitate Dei, scritto dopo un evento catastrofico come il sacco di Roma, è di grandissimo aiuto nelle innumerevoli e devastanti crisi del presente, soprattutto per comprendere le dicotomie che il sociale ci presenta e che papa Francesco considera decisive per iniziare i processi necessari alla nuova umanità. Inoltre, il capolavoro di Agostino, arrivato a Bergoglio soprattutto tramite il pensiero di E. Przywara, contribuisce a delineare percorsi di discernimento sul ruolo della Chiesa nel XXI secolo, in anni in cui la religione è tornata a contare nella gestione del potere negli Stati e nella geopolitica internazionale. Questo volume presenta un lavoro sui testi di Agostino e contribuisce a rispondere all'appello della Veritatis gaudium per elaborare una teologia volta a individuare un nuovo sviluppo e un nuovo progresso per l'umanità. La postfazione di Fabrizio Mandreoli rilancia lo scritto nell'attuale dibattito teologico e multidisciplinare.
L'antologia qui raccolta mostra quanto sia attuale ed affascinante ancora oggi la sfida di Teresa de Jesus.
In occasione della Canonizzazione di Edith Stein, questo libro si propone di far incontrare e conoscere la figura di una importante mistica del XX secolo direttamente attraverso i suoi scritti. Si delinea così un cammino dell'anima verso la Trinità, reso accessibile da introduzioni e note che agevolano il lettore nella comprensione dei testi. Nella prima parte del volume, oltre ad alcuni cenni biografici, vengono presentati gli elementi fondamentali dell'itinerario di fede della Stein, prima e dopo la conversione.
Le tre omelie mariane di Nicola Cabasilas (nato a Tessalonica probabilmente nel 1322), presentate in questo volume, e tradotte in italiano per la prima volta, costituiscono il frutto della sua piena maturità e non sono da meno delle grandi opere del nostro autore. Le tre omelie si intitolano rispettivamente: "In nativitatem", "In annuntiationem", "In dormitionem". Non sono state scritte per essere pronunciate nella liturgia, ma per essere offerte al patriarca di Costantinopoli a diverso titolo celebrativo. Cabasilas si mostra teologo profondo e originale, oltre che stilista consumato, e le tre omelie mariane risultano tutte impregnate della ricca tradizione dei Padri.
Esaminando il concetto della trascendenza di Dio nel pensiero giudaico e cristiano dei primi secoli, l'autore si concentra su una sola tradizione teologica, quella alessandrina, e analizza in particolare le idee contenute nelle opere di due dei maggiori esponenti: Filone e Clemente. Per comprendere meglio i concetti filosofici contenuti nelle loro opere, l'autore presenta una breve storia della nozione della trascendenza nella filosofia greca, dove evidenzia soprattutto le idee dei filosofi antichi che sono state riprese o reinterpretate dai due alessandrini. Di seguito, esamina il concetto della trascendenza divina in Filone e Clemente di Alessandria.
Dal pellegrinaggio dei giovani preti della Diocesi di Milano a Digione nasce il presente volume, incentrato sulla figura della beata Elisabetta della Trinità. L’esperienza mistica di Elisabetta si fonda sul desiderio e sulla ricerca che Cristo abiti in lei, come in una nuova incarnazione: fisica in Maria, spirituale in lei; esperienza che avviene per mezzo della fede, «un faccia a faccia nelle tenebre». Marco Bove, nell’Introduzione, nota come l’esempio di Elisabetta ci ricordi «quanto sia decisivo per noi oggi “fare spazio a Dio” nella nostra vita, lasciarlo abitare in noi».
Elisabetta della Trinità
Elisabetta Catez (1880-1906), entrò nel Carmelo di Digione prendendo il nome di Elisabetta della Trinità. La sua esperienza di fede fu caratterizzata da momenti di grande fervore alternati a periodi di estrema aridità. Nei suoi scritti tenne un resoconto della sua articolata situazione spirituale e per questo la sua riflessione si apre decisamente a quanti oggi lottano nella personale ricerca di Dio. Fu beatificata da Giovanni Paolo II nel 1984.
Interventi di:
Dionigi Tettamanzi, Arcivescovo di Milano
Frére John di Taizé, biblista membro della comunità ecumenica di Taizè
Roberto Fornara e Fausto Lincio, carmelitani scalzi
Marco Bove, responsabile ISMI