È la prima edizione a livello mondiale che riporta il testo latino critico e la traduzione in una lingua moderna. È anche la prima traduzione italiana. Finora esisteva solo la traduzione francese senza però il testo latino. Super Isaiam è il primo commento di san Tommaso alla Scrittura da noi conosciuto. Ma più che un commento è una spiegazione letterale del testo: ad litteram. È una esegesi del senso letterale del testo, ma costellata da note o collationes ricchissime per l'approfondimento del senso spirituale o mistico. E forse è proprio questa la cosa che maggiormente impressiona il lettore. Si tratta di note "marginali" quanto alla redazione, ma "essenziali" quanto alla possibilità che offrono di interpretare l'animo speculativo e contemplativo del loro autore. L'abilità speculativa consiste nel saper cogliere il riflesso che le immagini bibliche offrono per approfondire o esprimere la profondità delle verità rivelate. L'intensità contemplativa consiste nella passione del predicatore che sa sfruttare la densità delle immagini perché la memoria s'arricchisca di preziosi richiami meditativi. Introduzione, Traduzione e Note di Giuseppe Barzaghi. Testo latino critico dell'Edizione Leonina.
La biografia della più importante e imponente opera teologica della cristianità medievale: la 'Summa theologiae' di Tommaso d'Aquino.
La Pontificia Accademia di San Tommaso d'Aquino propone un percorso selettivo nel tomismo novecentesco a partire da alcune opere maggiori che ne hanno segnato la storia. In conformità con lo spirito dell'Accademia, la cui missione è di unire gli sforzi degli studiosi per promuovere la conoscenza di san Tommaso e della tradizione tomista, diversi membri dell'Accademia presentano ciascuno un'opera che ha segnato la storia del tomismo e che conserva un autentico valore per la filosofia o la teologia contemporanee. Attraverso ventidue note, che si succedono secondo l'ordine cronologico della pubblicazione delle opere, questa raccolta permette di farsi una giusta idea dei temi e delle tesi caratteristiche del tomismo contemporaneo, di identificare le "scuole" dentro la Scuola e di riscoprire opere che non hanno perso nulla della loro attualità.
“Scrivere di San Tommaso d’Aquino è già una sfida da far tremare i polsi, figurarsi, poi, farlo rivolgendosi ad un pubblico di bambini. Eppure noi abbiamo osato intraprendere questa avventura pensando che, sfruttando una serie di passaggi quanto meno pittoreschi della vita di San Tommaso, avremmo potuto tentare di introdurre qualche piccolo lettore alla conoscenza di questo gigante della Chiesa e del pensiero occidentale. Alcuni episodi necessiteranno una qualche ricerca per essere compresi, ma non mancherà al bambino lettore l’aiuto di un papà o una mamma, un nonno o una nonna, uno zio o una zia, un fratello o una sorella maggiore, un catechista, un adulto, insomma, di buona volontà, per capire cosa volevamo raccontare. In definitiva questo è proprio uno degli scopi che ci siamo date nel realizzare questi libri: offrire uno strumento per catturare la reciproca attenzione dei bambini e degli adulti”.
Il presente studio comprende il più ampio commento al mistero del concepimento del corpo di Cristo, con cui si avvia storicamen­te l’incarnazione del Figlio di Dio. Risalta l’impostazione teologica di san Tommaso, fondata sulla connessione tra il mistero dell’Incarnazione e i misteri della vita di Cristo, trascurata dalla riflessione teologica fin quasi ad oggi. Non solo, ma tale connes­sione s’inquadra all’interno della totale con­nexio mysteriorum, centrata sul Mistero dei misteri, quello della Trinità di Dio uno, per­so di vista da un riduttivo cristologismo ra­dicale. Da queste “novità” della teologia di Cristo tommasiana, ancor oggi “insuperata”, al dire di Papa Benedetto XVI, emerge come l’intera storia della salvezza, guidata dal my­sterion eterno della volontà di Dio, sia ordi­nata in senso eucaristico sul corpo vero di Cristo e sul suo corpo mistico che è la Chie­sa. Questa visione “summatica” del tutto di Dio, dell’uomo, del creato e della storia, è tutta fondata sulla Parola di Dio, trasmessa e insegnata dalla Chiesa. Si riscopre, così, un san Tommaso “biblico”, maestro in sacra Scrittura, dal quale dipende il sommo teolo­go, l’ardente mistico, il grande filosofo.
Primo volume della nuova collana targata Rogiosi editor Parthenologos, che inaugura un nuovo percorso della casa editrice legato all'universo filosofico, in particolare ai filosofi partenopei o che in terra di Partenope si sono formati, il testo curato da Massimiliano Crocco presenta una selezione di brani tratti dal de ente et essentia di Tommaso D'Aquino - uno dei più grandi pensatori dell'età medievale - con relativo commento.
La spiegazione tomista degli enti reali e degli enti logici, e quella delle essenze, Vine analizzata e commentata da Massimiliano Crocco in un linguaggio che al rigore scientifico unisce una grande ricchezza di esempi visivi, consentendogli - come scrive nella Prefazione Luigi imperato - di "riappropriarsi empaticamente non solo dei pensieri, ma persino dei vissuti del suo autore". Ne emerge una visione nuova e affascinante del pensiero e della figura di Tommaso d'Aquino.
Quest'opera è il capolavoro dell'Aquinate. Non solo, infatti, ci troviamo di fronte ad un saggio di esegesi di primo livello, ma nel giro complessivo delle idee che costellano le argomentazioni ci imbattiamo in una straordinaria ricchezza di tesi filosofiche, che spaziano dalla metafisica alla teoria della conoscenza, dalla psicologia razionale alla logica e alla grammatica. L'esercizio interpretativo allegorico e mistico, sulla scia di Agostino, apre orizzonti interessantissimi alla simbologia e al nutrimento meditativo.
Nel quadro preciso del Quarto Vangelo, Tommaso ci dà anche un saggio di sintesi teologica straordinaria: non trascura nulla della profondità e della estensione del mistero cristiano.
A ben guardare, questa Lettura del Vangelo di Giovanni può rappresentare la vera Somma Teologica di Tommaso d'Aquino, non quella per i principianti, cioè i teologi in erba, ma le intelligenze che vogliono pascolare nel rigoglioso prato della Parola di Dio.
Quest’opera è il capolavoro dell’Aquinate.
Non solo, infatti, ci troviamo di fronte ad un saggio di esegesi di primo livello, ma nel giro complessivo delle idee che costellano le argomentazioni ci imbattiamo in una straordinaria ricchezza di tesi filosofiche, che spaziano dalla metafisica alla teoria della conoscenza, dalla psicologia razionale alla logica e alla grammatica. L’esercizio interpretativo allegorico e mistico, sulla scia di Agostino, apre orizzonti interessantissimi alla simbologia e al nutrimento meditativo.
Nel quadro preciso del Quarto Vangelo, Tommaso ci dà anche un saggio di sintesi teologica straordinaria: non trascura nulla della profondità e della estensione del mistero cristiano. A ben guardare, questa Lettura del Vangelo di Giovanni può rappresentare la vera Somma Teologica di Tommaso d’Aquino, non quella per i principianti, cioè i teologi in erba, ma per le intelligenze che vogliono pascolare nel rigoglioso prato della Parola di Dio.
A livello mondiale è la prima edizione con testo latino e traduzione italiana a fronte.
«San Tommaso si domanda se le passioni possano essere parte della virtù. A prima vista sembra di no, perché la virtù è l'abitudine ad agire secondo ragione e la passione è esattamente ciò che si oppone alla obbedienza della volontà alla ragione. Proprio per questo gli stoici erano convinti che bisognasse fuggire e reprimere tutte le passioni. L'uomo giusto, per loro, è un uomo senza passioni o indifferente a tutte le passioni. San Tommaso la pensa in un modo un poco diverso. Per lui la ragione tramite la volontà deve comandare alle passioni ma non in modo dispotico bensì in modo politico, cioè tenendo conto delle giuste domande delle passioni e dando loro una soddisfazione ragionevole. Il fine della ragione è il vero bene dell'uomo e questo include in sé il benessere del corpo.» (Rocco Buttiglione)
Non c'è dubbio che Tommaso d'Aquino rappresenti uno dei pensatori più importanti e influenti dell'intera storia del pensiero occidentale, e non solo della tradizione cattolica. Tuttavia la grande fioritura di studi nel Novecento ha in generale privilegiato solo alcuni aspetti del suo pensiero, costruendo un'immagine piuttosto statica e dogmatica del maestro domenicano. Questo profilo cerca invece di restituire a Tommaso la sua dimensione storica, proponendo sia una ricostruzione complessiva, in ordine cronologico, della struttura e delle circostanze di composizione delle sue opere che la presentazione e discussione dei temi filosofici più significativi presenti in ciascuna di esse, anche in rapporto alle fonti con cui lo stesso Tommaso non ha mai smesso di dialogare nel corso della sua carriera - da Aristotele alla tradizione neoplatonica, da Agostino e Boezio ad Avicenna e Averroè.
Nella prospettiva di un approccio integrale alla questione del matrimonio e della famiglia, alla luce della dottrina di san Tommaso d'Aquino, vengono indagati alcuni aspetti dell'esortazione apostolica di papa Francesco Amoris laetitia. San Tommaso offre delle preziose risorse speculative nel dibattito antropologico contemporaneo, promuovendo una visione dell'umanità radicata nella corporeità ma aperta alle realtà trascendenti, un'umanità che viene strutturata dalla complementarità biologica, psicologica e spirituale dell'uomo e della donna, che raggiunge nel matrimonio il proprio senso e compimento, poiché viene elevata alla dignità di sacramento dell'amore misericordioso di Dio manifestato in Cristo Gesù.
Si sente oggi più che mai il bisogno di riprendere il modo di pensare di Tommaso d'Aquino, che aveva fondato il pensiero religioso e laico sull'obbligo morale per l'uomo di dare a ogni soggetto il 'suum', non solo quando lo giudica secondo verità, ma anche quando pone in essere atti che devono mettere l'uomo stesso in rapporto con tale soggetto secondo giustizia. Tale ritorno, fatto allo scopo di trovare in questo modo di pensare un valido aiuto per meglio capire allo scopo di meglio risolvere i problemi reali dell'uomo di oggi, non può prescindere dalla rilettura della sua opera principale, la Summa theologiae. Questa, a tutt'oggi, non è stata ancora edita con un apparato critico completo e puntuale né la letteratura critica ha mai sufficientemente richiamato l'attenzione a leggerla secondo la metodologia e l'epistemologia aristotelica, come qui si propone.