"Una scia di infinite stelle" ripercorre la vita di Raymond Moody, studioso delle esperienze di premorte e della possibilità di entrare in contatto con i defunti. La sua ricerca pionieristica, che ha sfidato i pregiudizi scientifici e sociali nei confronti di un argomento così delicato e fondamentale per l'uomo, è stata d'impulso per tutti gli studi successivi. La depressione che colpì Moody da giovane a causa di una malattia mal diagnosticata lo condusse a dedicarsi interamente alla ricerca di ciò che c'è oltre la vita, in particolare allo studio di quello che avviene in punto di morte e di che cosa succede alle persone che "ritornano" alla vita perché non era ancora giunto il momento del loro passaggio ultraterreno. Moody ha continuato la sua ricerca esplorando anche il mondo delle vite passate e della reincarnazione e ha proseguito la sua indagine sull'Aldilà analizzando l'esperienza delle visioni dei defunti, quelle che consentono di entrare ancora una volta in contatto con le persone a noi più care. Una storia affascinante, ricca di narrazioni dettagliate fatte da coloro che hanno avuto la possibilità di esplorare il mondo ultraterreno e in cui ciascuno di noi può trovare le risposte a una delle domande più sconcertanti che l'uomo deve affrontare: cosa succede quando moriamo?
Raccolta di testimonianze ed esperienze sull'aldilà, raccolte dall'autore nel corso della sua vita.
L’Autore presenta così il suo libro:
« ... La saggezza della vecchiaia porta a riflettere su fatti accaduti nel vicino o lontano passato che ci hanno colpito particolarmente, come la perdita di un amico o di una persona cara. Per questo ho deciso di mettere per iscritto ciò che ho raccolto nel corso della mia vita, e in particolare in questi ultimi anni, riguardo a testimonianze ed esperienze sull’aldilà.
Non ho pretese di insegnare qualcosa, né di voler convincere alcuno. Non sono neppure un cristiano da prendere come esempio, ma uno, come tanti, che ha paura dell’inferno. Il mio unico desiderio è quello di raccontare quanto mi è capitato e quanto mi è stato riferito e lasciare al lettore la libertà di pensare quello che vuole».
La Prefazione è di p. Antonio Gentili.
Continua con questo quarto volume la pubblicazione dei quaderni di una semplice casalinga e mamma di famiglia, che vive in povertà e nel totale nascondimento, e che da anni riceve locuzioni interiori, quasi esclusivamente durante il ringraziamento alla Santa Comunione Eucaristica. Gesù, con voce bellissima, le parla, chiamandola "mia piccola Maria" e le sue parole le scendono nel cuore come gocce risplendenti di luce e in una grande pace.