Di Gesù ricordiamo la sofferenza, la Passione, la croce. Ma per una volta vorrei provare a pensare a un'altra immagine. Quella di un uomo che prima di morire ha vissuto, è cresciuto, ha sorriso. Una persona che, anche prescindendo dalla fede, ha cambiato la storia dell'uomo, dalle cose grandi a quelle di tutti i giorni. Un uomo scomparso in giovane età, a soli trentatré anni. Poco più di un ragazzo. Ma chi era Gesù? È realmente esistito? Quali prove ci sono? Cosa ha realizzato nella sua vita? Cosa conosciamo di lui? Cosa ci arriva dalla storia e cosa dalla fede? Quello che stiamo per compiere con questo libro è un viaggio denso di emozioni, tra fede, scienza, storia e archeologia. E lo faremo con la stessa curiosità di quei greci che un giorno si presentarono a Filippo, il discepolo, dicendo: "Vogliamo conoscere Gesù". In questa ricerca saremo aiutati da molti strumenti: i testi della Bibbia ufficiale e quelli apocrifi; le fonti della letteratura antica, riscoperte grazie ai ritrovamenti di antichi papiri in Medio Oriente; i calcoli astronomici, che forniscono alcuni riferimenti temporali preziosi; infine le scoperte archeologiche, che permettono di verificare l'attendibilità dei testi sacri e di individuare e ricostruire i luoghi in cui ha realmente vissuto e operato Gesù. Ripercorrendo la sua vita in senso cronologico, indagheremo sui misteri della nascita (dove e quando è nato veramente? era figlio di una vergine?), della vita (ha avuto fratelli? e una moglie?).
"Questa volta abbiamo deciso di riflettere su quanto resti oggi degli insegnamenti di Gesù, della sua indignazione, della sua carità, del suo sacrificio e abbiamo immaginato che il dialogo avesse maggiore senso se collocato fisicamente nei luoghi della Passione. A Gerusalemme, appunto. Il nostro percorso, rispettoso e commosso nel calpestare i luoghi dove lui predicò, sarà un vero pellegrinaggio verso un sogno, quello di Gesù". Così ha inizio il nuovo viaggio, in cui i due autori, come già avevano fatto nel loro libro precedente "In cerca dell'anima", si scambiano stimoli e idee, in una conversazione serrata e appassionante che esplora l'essenza stessa della figura di Gesù e la necessità di una nuova alleanza con l'uomo. Nel percorrere le stazioni della Passione il discorso si volge quasi inevitabilmente ai temi che riguardano da vicino il mondo di oggi: l'importanza dell'altro, la carità, lo sviluppo economico che troppo spesso viene fatto coincidere con la felicità, la perdita della pietas che colpisce soprattutto i più deboli, i labirinti della solitudine. Dalla basilica del Santo Sepolcro luogo finale della Via Dolorosa, al convento della Flagellazione luogo iniziale della Via Dolorosa, si snoda all'incontrano un racconto di vita e di riflessione, un dialogo intenso tra un credente e un uomo di Chiesa, dove si auspica la nuova alleanza tra Gesù e l'uomo nell'antico spirito dell'Arca di Noè centro di una meravigliosa e mai più ripetuta coesistenza universale.
"Gesù è l'archetipo dello sconosciuto. Appare dal nulla, avvolto nel mistero, e subito scompare. Mentre gli altri lo vedono carico di un carisma abbagliante e spaventoso, egli fatica lungo il sentiero della vita. È l'eroe esistenziale: solitario, sradicato dalla sua famiglia e dalla sua dimora, irrequieto, sempre in marcia". Già nella prima pagina, questo ritratto sorprende il lettore che si avventura in un saggio capace di scardinare ogni immagine canonica e consolidata di Gesù e che alla sua uscita non ha mancato di suscitare polemiche in Australia, la terra d'origine del sociologo Carroll. Rileggendo il vangelo di Marco, di cui propone un'originale traduzione dal greco, l'autore torna alla prima fonte di ogni nostra conoscenza di Gesù, l'uomo che ha plasmato la civiltà occidentale, nella convinzione che "le chiese cristiane hanno collettivamente fallito il loro compito fondamentale, ovvero continuare a raccontare la loro storia fondativa in un modo che sappia parlare alla loro epoca". Il figlio di Dio riscoperto da Carroll, ben lontano da quello benevolo, mite e mansueto trasmesso nell'insegnamento religioso classico, è un feroce nemico di ogni chiesa e non è per nulla preoccupato dal peccato in senso tradizionale. Soprattutto, è un Gesù "esistenziale": spogliato di ogni attributo identitario, è il primo a porre all'umanità l'abissale domanda sul senso dell'esserci, una domanda che riecheggia con vibrante urgenza nelle pagine del libro.
Questo libro è il tentativo di rispondere ad una domanda che da sempre attanaglia chi conosce la figura del Redentore solo dai racconti dei vangeli canonici: chi era quest’uomo? Cosa ha fatto nei suoi primi trent’anni? Con un po’ di fantasia ed il solido “aiuto” dei fatti narrati nei tanti vangeli “apocrifi”, potrete leggere il racconto della prima parte della vita della figura più conosciuta della cultura occidentale, narrato dalla fonte più autorevole in materia: suo padre Yussuf, il falegname. Dalla fuga in Egitto agli esordi della predicazione, bambino, fanciullo ed uomo, diverso ma comune, prescelto eppure simile agli altri: potrebbe davvero essere andata così? Starà al lettore decidere quanto i fatti narrati possano avvicinarsi alla propria idea del Salvatore come personaggio storico. Questo è infatti un libro che accontenterà coloro i quali desiderano un motivo in più per riflettere, sebbene possa essere, ugualmente, letto con estrema leggerezza.
Chi era veramente Gesù: un profeta, un riformatore, il Messia atteso da Israele? Pensava di essere il Figlio di Dio? Per quali ragioni è stato giustiziato, e per ordine di chi: dei Romani o delle autorità giudaiche di Gerusalemme?
Con cura per la documentazione e scorrevolezza dello stile, Jean-Christian Petitfils ricostruisce nel modo più esatto possibile la vita e il temperamento del Gesù della storia, ricollocandolo nell’ambiente religioso, culturale e politico della Palestina del suo tempo. L’autore, tenendo conto delle scoperte archeologiche più recenti e delle acquisizioni dell’esegesi biblica, da storico razionale ma non razionalista, conduce questa indagine scientificamente fondata e nello stesso tempo aperta al mistero della fede cristiana.
La figura di Gesù suscita da sempre molti interrogativi ai quali è possibile dare una risposta, solamente con un lavoro lungo e complesso. Nel presente volume l'Autore (di cui si riporta una breve scheda biografica) ha selezionato invece sei semplici domande alle quali offre delle risposte altrettanto semplici e chiare, che possono essere apprezzate tanto da studiosi esperti quanto dai meno colti.
Questo volume, scritto con vivacità e poesia, fa conoscere la figura dell'uomo Gesù, osservandolo a partire dal Vangelo, nel quotidiano privato della vita di Nazaret, nella sua famiglia, con Maria e Giuseppe, nel lavoro accanto a suo padre, inserito nel tessuto sociale del suo Paese, della sua gente. Così facendo si scopre l'Amico e il Fratello; e, attraverso di Lui, si impara a comprendere che la santità si acquisisce con il ben fare le cose di ogni giorno, le più umili e semplici, vissute con discrezione, impegno, amore, spirito di servizio e allegria. È nell'ordinario dell'esperienza che si diventa uomini veri, ed è nei trent'anni trascorsi nella sua casa che Gesù ha forgiato l'uomo che, a tempo opportuno, ha saputo accettare il sacrificio della Croce, per riaprire a tutti la via della Risurrezione e del Cielo.
"Tu conosci, caro lettore, la vicenda umana di Gesù: il suo cammino verso la croce, accompagnato dai dodici apostoli, dalla madre Maria, dalla Maddalena. Ora, dopo La grande storia di padre Pio, La grande storia di Gesù, La grande storia della Bibbia, in questo quarto libro noi, i tuoi autori, Sandro Mayer e Osvaldo Orlandini, ti facciamo vivere, mescolando fonti documentarie e visioni romanzesche, la più grande storia mai raccontata: quella della meravigliosa amicizia che legò Gesù al suo apostolo più giovane, Giovanni, durante un avventuroso viaggio in Palestina. Un'amicizia terrena guidata, con un disegno preciso, da Dio Padre; un'amicizia che cambiò l'umanità e che durerà in eterno. Durante il viaggio, Gesù, infatti, compie miracoli, guarendo i malati e resuscitando i morti; Giovanni è il testimone perché ha il compito di consegnarli all'eternità con il suo Vangelo. Dalle nozze di Cana alla pesca sul lago di Gennesaret; dal risveglio della suocera di Pietro alla resurrezione di Lazzaro; dalle guarigioni di ciechi e lebbrosi alla Trasfigurazione sul monte Tabor: tutti i momenti evangelici più toccanti scorreranno davanti ai tuoi occhi come al cinema, così come duemila anni fa si svolsero sotto gli occhi pieni di stupore di Giovanni e degli altri undici apostoli che divisero con il Figlio di Dio la meravigliosa avventura. È un racconto, tra l'epica e il romanzo popolare, che supera i confini del tempo, parla all'anima e, soprattutto, può toccare il cuore nel profondo."
Che cosa sappiamo effettivamente di Gesù? La domanda riceve, da sempre, molte risposte. Non a motivo delle fonti - ce ne sono di canoniche e di apocrife, oltre a un numero limitato di documenti non cristiani - ma a causa della loro interpretazione. Il volume si confronta con tre fondamentali approcci alla figura di Gesù: ecclesiale, storico, letterario. Attraverso questa polifonia di voci - insita già negli stessi vangeli di Matteo, Marco, Luca e Giovanni si ripercorrono le parole e le opere di una figura unica, che ha inciso in modo profondo e duraturo sulle vicende del mondo.
"IL MIO NOME E' YEHOSHUA - Un amore e un Vangelo nascosti da 200 anni" è un romanzo verità scritto da Michele d'Arcangelo, che narra la scoperta fatta da un coraggioso gruppo di archeologi italiani (partendo dal Convento di Santa Caterina nel Sinai al Monastero di Mar Saba in Israele) del vero Vangelo scritto da Yehoshua in cui il Nazzareno dichiara di essere figlio dell'uomo e solo Profeta di Dio.
Per farsi coinvolgere dalla bellezza del parlare umano di Gesù
Con una prefazione di Enzo Bianchi
“Nei vangeli, che sono buona notizia, apportatori di un messaggio di amore e di misericordia, sono presenti però anche parole ‘dure’, parole che sorprendono il lettore, che possono essere per lui inciampo, scandalo. Parole che sconvolgono il nostro buon senso, la nostra sensibilità, la nostra ragionevolezza ... Gesù non è venuto tra di noi per portarci un messaggio che potesse piacere a tutti. Ha parlato con franchezza, dicendo sempre la verità; ha parlato con passione, perché le sue parole nascevano dal suo amore per Dio, dallo zelo per Dio suo Padre; ha parlato con forza, servendosi anche dello stile dell’invettiva e della santa collera” (dalla “Prefazione” di Enzo Bianchi).
Ludwig Monti (Forlì 1974), monaco di Bose e biblista, collabora alle riviste Parola, Spirito e Vita e Ricerche storico bibliche. Presso Paideia Editrice ha pubblicato Una comunità alla fine della storia. Messia e messianismo a Qumran (2006).
"Ha detto Bousset che non si conosce veramente e utilmente Dio, se non attraverso Gesù, la cui viva presenza conta a tal punto che, se la togliessimo, ne resterebbe modificato tutto il concetto del mondo. Perché egli è un elemento permanente della nostra organizzazione spirituale. In lui il mondo ha trovato la sua luce: la Luce che illumina la stessa Bellezza di Atene, purifica la Forza di Roma. E qui siamo, naturalmente, alla Vita di Gesù. Non suggeriremo i criteri con cui andrebbe scritta: e poi, ciascuno ne ha dei suoi personali. Qui si dice solo che, per scrivere la vita di Gesù, bisognerebbe prima avere molto amato e molto camminato, per giungere, freschi, alla sua raggiante presenza. Poi si aggiunge che, più la narrazione aderirà al racconto evangelico - dove quella sua vita si inventa ogni giorno - e più sarà lirica: e più avremo un Gesù vivo. Bisogna persuadersi che chi voglia ricostruire una "vita di Gesù" nulla ha da aggiungere ai Vangeli: tutto l'incanto è già lì, e tutta la pienezza. O, se qualcosa proprio si vuol aggiungere, ecco, innamoriamo la fantasia del fanciullo nel Quinto Evangelo che è la Terra Santa: il suo paese. Naturalmente in una "vita" scritta per fanciulli, dovrà aver vivo spicco l'aspetto particolarissimo di Gesù amico dei fanciulli, che spesso li chiama volentieri a Sé e li abbraccia." (Da una lettera di Ada Negri a Cesare Angelini) Età di lettura: da 8 anni.