Quando la preghiera e un’intensa meditazione sulla Sacra Scrittura si incontrano con un amore sincero e appassionato per la divina liturgia, non possono che nascere opere dal respiro universale ed eterno come L’Anno liturgico dell’abate Guéranger. Scritto e pubblicato tra il 1841 e il 1866, non era più disponibile in italiano. Questa edizione rinnovata nella forma e nella traduzione ha il merito di colmare questo vuoto e di restituire alle mani di addetti ai lavori e semplici fedeli un patrimonio profondamente attuale, di analisi, spiegazioni e meditazioni sui sacri testi e sulle forme liturgiche. La ricchezza e la profondità di questi scritti rimangono tuttora per molti versi insuperate. Nella sua millenaria sapienza, la Chiesa ha saputo fare di ogni gesto, di ogni parola, di ogni momento liturgico un segno intriso di significato teologico e spirituale, che potesse condurre più facilmente e sicuramente l’anima a gustare la gioia dell’incontro profondo con Dio. Oggi, in un tempo in cui la cura della Bellezza nella liturgia ha lasciato il passo alla superficialità, quando non alla sciatteria, le parole del Guéranger sapranno nuovamente condurre il lettore a riscoprire quel tesoro di sublimità inestimabile racchiuso in ogni atto di culto divino.
Nel presente volume sono raccolte le meditazioni relative al Tempo di Avvento, di Natale e il Proprio dei Santi relativo a questo periodo.
La guida è suddivisa in due parti: la prima propone un approfondimento per il catechista, dei contenuti dei singoli incontri. La seconda offre proposte e suggerimenti per il catechista per coinvolgere fanciulli, genitori e l'intera comunità.
"È bello tramontare dal mondo a Dio, perché in lui io possa sorgere" scrive Ignazio di Antiochia ai Romani, avviandosi verso il martirio nelle fauci delle belve. E la testimonianza ultima della sequela di Cristo. "Seguendo Gesù" indica, infatti, i documenti che vengono dopo i Vangeli; ma allude anche al seguire Cristo che i suoi discepoli più antichi si raccomandano l'un l'altro. In questo primo dei due volumi che la Fondazione Valla dedica alla letteratura cristiana delle origini troviamo allora alcuni degli scritti che risalgono agli anni fra il 70 d.C. e i primi due decenni del II secolo, lo stesso periodo in cui furono composte la maggior parte delle opere che poi entrarono nel canone del Nuovo Testamento. Rappresentano una generazione successiva a quella dei testimoni oculari del Cristo, ma certo a qualcuno di questi autori sarà capitato di incontrare e ascoltare un discepolo diretto di Gesù. Le sue parole risuonano in essi per essere state apprese per via orale o grazie a brevi raccolte per noi perdute, anche se già alcuni vangeli erano stati composti. Il termine "cristiano" non è ancora comune, eppure il messaggio di Gesù è già radicato: a Roma, a Corinto, in Asia Minore. Impregnato spesso di giudaismo, talvolta debitore nei confronti della tradizione greco-romana, o cristianesimo prende corpo e vigore fra contrapposizioni, conflitti, e ricomposizioni. Le comunità si organizzano, meditano e discutono la Buona Novella e i modi migliori per seguirla.
Sinopsis: Las cincuenta y cinco Homilías a los Hechos de los Apóstoles predicadas por san Juan Crisóstomo (345-407) en su sede de Constantinopla constituyen el único comentario completo a los Hechos que se ha salvado de los diez primeros siglos de predicación cristiana. San Juan Crisóstomo pronunció dos series de homilías sobre los Hechos de los Apóstoles. Una primera, compuesta de cuatro homilías, sobre el comienzo de los Hechos, y otra segunda, integrada por cincuenta y cinco homilías, sobre la totalidad de las páginas de los Hechos. La primera serie fue predicada durante su estancia en Antioquía, mientras que la segunda lo fue en Constantinopla. Esta última serie es la que ocupa las presentes páginas. El lector habituado a leer los comentarios bíblicos del Crisóstomo observará en estas homilías las mismas excelentes cualidades que distinguen sus otras obras exegéticas, en particular la exposición clara del sentido histórico. También se encontrará con desarrollos temáticos sobre la oración, la importancia de leer las Escrituras y otros aspectos muy cercanos a las inquietudes morales de quien entonces ocupaba la sede episcopal de Constantinopla, como son sus observaciones sobre la castidad, la justicia, la pobreza, la condena del juramento, etc. Pero no es menos cierto que el lector se sentirá un tanto extraño al leer estas homilías, ya que su estructura interna difiere notablemente de lo que nos tiene acostumbrados el Crisóstomo. La presente traducción es la primera edición íntegra en lengua castellana, y se publica en dos volúmenes debido a su extensión. En éste aparecen las primeras 30 Homilías, y en el segundo las 25 restantes. Los índices –bíblico y de nombres y materias– se encuentran en el segundo volumen y hacen referencia a la obra completa.
Rivista dedicata alla storia del cristianesimo e alla storia dell'interpretazione cristiana ed ebraica della Bibbia, dall'antichità ad oggi, tema centrale per le scienze umane e teologiche. "Annali di storia dell'esegesi" riserva sempre più spazio ai temi più attuali della storia del cristianesimo e dei fenomeni religiosi con una prospettiva interdisciplinare, nell'intento di seguire lo sviluppo contemporaneo della riflessione scientifica. Gli articoli sono attenti ai diversi ambiti culturali, dall'esegesi alla storia delle dottrine, dall'antropologia culturale alla letteratura, dalla storia dell'arte all'archeologia. In ogni fascicolo appaiono anche recensioni e rassegne critiche. Ogni anno si pubblicano numeri monografici. La rivista è aperta a una forte collaborazione internazionale come mostra il suo comitato scientifico.
Dall'esperienza maturata sul campo e dai contenuti principali della spiritualità della tenerezza, gli autori hanno realizzato questo testo che guida alla scoperta di alcuni personaggi fondamentali dell'Antico Testamento, attraverso riflessioni, preghiere, giochi e attività, vuole proporsi come una piccola scuola di tenerezza per i bimbi e le loro famiglie.
La gioia manifestata dai bambini nel vivere un'esperienza di gioco, ma anche di riflessione e preghiera accanto e con i propri genitori, ha persuaso gli autori che questa formula potesse essere riproposta alle famiglie, agli oratori e in genere alle parrocchie che avessero a cuore il tentativo di far scoprire ai bambini il volto tenero del Padre.
Il testo vuole pertanto esortare gli adulti a riappropriassi un po' del mondo bambino, per trasmettere e condividere un'esperienza di fede, ma soprattutto per ritrovare la capacità, pura e perciò tutta infantile, di cogliere e lasciarsi stupire dall'amore e dalla tenerezza di Dio.