Il Quinto Rapporto sulla Dottrina Sociale della Chiesa nel Mondo è dedicato alla crisi giuridica e cioè al venir meno di un impianto di valori che per secoli ha evidenziato cosa sia lecito e cosa non sia lecito fare, che ha avuto riflessi importanti anche sul nostro sistema normativo.
Poco più di un secolo fa, con l’enciclica Annum Sacrum (25 maggio 1899), Leone XIII disponeva che in tutto il mondo, l’11 giugno di quello stesso anno nella chiesa principale di ogni città e di ogni paese, dopo un triduo di preparazione, si compisse in modo pubblico e solenne l’atto di consacrazione del genere umano al Sacro Cuore di Gesù. Questa decisione era stata preceduta da numerose approvazioni ufficiali del culto al Divin Cuore, da parte dei romani pontefici, venute nell’arco di duecentoventicinque anni, da quando cioè santa Margherita Maria Alacoque aveva ricevuto la missione di propagarne il culto. Perciò, Leone XIII non esitava a presentare la consacrazione del genere umano al Cuore di Gesù come “una forma di ancor più splendido omaggio, che sia come il culmine e il coronamento di tutti gli onori, che sono stati tributati finora a questo Cuore Sacratissimo” (ivi, n.2).
Mons. Luigi Negri arcivescovo di Ferrara ha svolto tre incontri-lezioni sull'opera dello scrittore Robert Hugh Benson e in particolare sul suo romanzo più noto: Il padrone del mondo. Gli incontri si sono svolti nella Cattedrale accompagnati da lettura di brani dal vivo. Con il suo stile sempre attento all'attualità Negri crea un paragone tra la realtà prefigurata dallo scrittore e quella in cui la Chiesa si trova a vivere oggi sottolineando non poche similitudini. Il Padrone del mondo è un romanzo profetico che descrive "una omologazione dell'intero pianeta" in una visione falsamente umanitaria che in realtà nega Dio e il Cristianesimo. Contiene anche un vigoroso richiamo alla verità della comunione ecclesiale, alla forza della testimonianza e alla necessità della missione. Il volume raccoglie i testi delle sue lezioni ed è accompagnato da un dvd con la registrazione degli incontri.
Nessuno può salvarsi da solo.
Ripartire dal Covid19 per tracciare insieme sentieri di pace.
Il documento pubblicato nel 2001 dalla CEI, viene proposto con una guida alla lettura di Mons. Renato Corti, Vescovo di Novara. Per aiutare una costruttiva lettura del testo, egli risponde a due domande: quali sono le ragioni per cui si è scelto il tema e quali sono i punti nodali del documento. In appendice, alcune indicazioni per una "agenda pastorale" del prossimo decennio.
Il Documento sulla Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la convivenza comune è lo storico risultato di un viaggio altrettanto storico. In poche pagine, i due leader religiosi affermano la concreta possibilità del dialogo, unica scelta possibile - e ammissibile - per chi crede in Dio e considera l'altro come fratello.
Ma le parole di Papa Francesco e dell'Imam Ahmad Al-Tayyeb vanno oltre, individuando un terreno comune di convivenza, di fronte ai grandi mali del mondo moderno. Una collaborazione nella difesa del creato e delle creature, in primo luogo le più deboli, e nella promozione della libertà e dell'uguaglianza, senza distinzioni: «La libertà è un diritto di ogni persona: ciascuno gode della libertà di credo, di pensiero, di espressione e di azione. Il pluralismo e le diversità di religione, di colore, di sesso, di razza e di lingua sono una sapiente volontà divina, con la quale Dio ha creato gli esseri umani».
La fede porta il credente a vedere nell'altro un fratello da sostenere e amare. Partendo da questo valore trascendente, questo documento ragionato con sincerità e serietà si evidenzia come una dichiarazione comune di buone e leali volontà, tale da invitare tutte le persone che portano nel cuore la fede in dio e la fede nella fratellanza umana a unirsi e a lavorare insieme, affinché esso diventi una guida per le nuove generazioni verso la cultura del reciproco rispetto, nella comprensione della grande grazie divina che rende tutti gli esseri umani fratelli.
Volume molto importante che fa rivivere le giornate mondiali e con la sua unica raccolta di documenti ne fa uno strumento di verifica e di studio.