Il documento pubblicato nel 2001 dalla CEI, viene proposto con una guida alla lettura di Mons. Renato Corti, Vescovo di Novara. Per aiutare una costruttiva lettura del testo, egli risponde a due domande: quali sono le ragioni per cui si è scelto il tema e quali sono i punti nodali del documento. In appendice, alcune indicazioni per una "agenda pastorale" del prossimo decennio.
Nell’epoca del cambiamento, quale futuro si prepara per l’uomo? Il IV Forum del Progetto Culturale, dal titolo "Il futuro dell’uomo. Un progetto di via buona: corpo, affetti, lavoro", promosso dalla CEI il 30.11-1.12.2001, ha cercato di cogliere gli scenari e i problemi che negli anni futuri porteranno a ridefinire il concetto di "uomo".
Da una parte, emerge il bilancio di una crescita scientifica e tecnologica che tende a trasformare profondamente l’uomo; dall’altra, il posto dell’uomo nell’attuale società del consumo e della comunicazione richiede una rinnovata analisi antropologica.
Davanti a temi di così grande portata, il cristianesimo credente non può certo cedere al rischio di uno spiritualismo nei fatti arrendevole rispetto al mutare della mentalità comune: "l’atteggiamento più corretto e costruttivo, di fronte ai cambiamenti in corso, non è quello di adeguarsi semplicemente ad essi, ma di cercare di modificarli, orientarli e, in senso profondo, convertirli, operando con fiducia e realismo all’interno di essi" (dalla Prolusione).
Dopo la prolusione del card. C. Ruini e gli interventi di due invited speakers, come di consueto la parte più ampia del Forum è stata dedicata al confronto tra i circa centoventi partecipanti. Gli interventi di coloro che hanno preso la parola sono stati organizzati in quattro sezioni, i cui titoli evocano i temi più ricorrenti nel confronto sull’uomo. Completano il volume le conclusioni del moderatore.
L’interesse della Chiesa verso i beni culturali è riscontrabile fin dalle sue origini, come dimostrano eloquentemente le più antiche opere artistiche delle catacombe cristiane. In due millenni di missione evangelizzatrice, la Chiesa ha generato un enorme patrimonio storico-artistico-culturale, che arriva a costituire l’80% di quello presente in tutte le nazioni europee ed americane. Credenti ricchi e poveri, uomini di cultura e illetterati, hanno prodotto questa variegata ricchezza per tre specifiche finalità: il culto, la catechesi, la carità. Il culto, onde mettere a disposizione della liturgia quanto la creatività umana e la fede erano capaci di produrre di più bello; la catechesi, per aiutare a proporre sotto varie forme i contenuti della dottrina cristiana; la carità, realizzata soprattutto attraverso i vari carismi della vocazione religiosa monastica e conventuale.
Tanto la Chiesa universale quanto le singole Chiese particolari hanno inoltre preposto istituzioni per la salvaguardia dei diversi settori inerenti i beni culturali di pertinenza ecclesiastica. In epoca recente la Pontificia commissione per la conservazione del patrimonio artistico e storico della Chiesa, poi divenuta Pontificia commissione per i beni culturali della Chiesa, ha operato in primo luogo per conoscere esattamente la situazione dei beni culturali della Chiesa in tutte le nazioni del mondo, onde inventariarli e catalogarli. Infine per custodire, tutelare e valorizzare ogni tipologia di bene culturale, secondo le proprie specificità, anche con il coinvolgimento a livello civile delle varie istituzioni che operano nelle singole nazioni, nonché delle organizzazioni internazionali del settore. Il volume raccoglie i documenti prodotti dal 1989 al 2002.
Questo documento pontificio rilancia la pratica mariana del Rosario, proponendo anche i cinque nuovi "misteri della luce".
Lettera apostolica di Giovanni Paolo II all'episcopato, al clero e ai fedeli sul Santo Rosario.
Ormai prossimo alla conclusione del suo servizio episcopale sulla cattedra di san Petronio, in una specie di "festa della memoria" il cardinale Biffi affida anzitutto alla sua Chiesa una raccolta contenente le dodici Note pastorali che in questi diciotto anni hanno scandito il cammino del popolo di Dio che è in Bologna.
"Queste Note – pur nella diversità degli argomenti e della elaborazione – rispondono sempre a due fondamentali sollecitudini: quella di lasciarsi costantemente illuminare dalla verità divina, come è custodita dalla Chiesa in tutta la sua lunga storia, con particolare attenzione a non arrendersi a nessuna delle intemperanze ideologiche oggi diffuse; e quella di offrire indicazioni, suggerimenti, norme al servizio dell’autenticità della vita ecclesiale, del suo progresso, del suo rinvigorimento" (dall’Introduzione).
Nel loro insieme le Note abbracciano i temi più importanti e significativi dell’attenzione pastorale del cardinale e toccano pressoché tutti gli spazi in cui si articola la vita ecclesiale. In appendice si propongono cinque tra i più significativi interventi su problematiche di attualità e di Chiesa che in questi anni hanno spesso suscitato interesse, commenti, prese di posizione e talora addirittura polemiche anche in ambiente laico.
Note sull’autore
Giacomo Biffi (Milano, 13.6.1928) ha compiuto gli studi ecclesiastici nei seminari dell'arcidiocesi ambrosiana ed è stato ordinato sacerdote a Milano il 23.12.1950 dall'arcivescovo card. A.I. Schuster. Laureatosi in teologia nel 1955, ha insegnato per alcuni anni nei seminari dell'arcidiocesi milanese. Dal 1960 al 1969 è stato parroco ai Ss. Martiri Anauniani a Legnano, e dal 1969 al 1975 a S. Andrea a Milano. Il 7.12.1975 è stato eletto vescovo da Paolo VI e deputato ausiliare del card. G. Colombo, arcivescovo di Milano. Promosso arcivescovo di Bologna il 19.4.1984, è stato creato cardinale da Giovanni Paolo II nel concistoro del 25.5.1985. È membro delle Congregazioni per il clero, per l'educazione cattolica e per l'evangelizzazione dei popoli. È autore di numerose pubblicazioni a carattere teologico e catechetico.
Etica del mercato e Dottrina sociale della Chiesa in dialogo
IL LIBRO RACCOGLIE IL TESTO DE IL PRIMATO DEL SUCCESSORE DI PIETRO NEL MISTERO DELLA CHIESA" E ALCUNI COMMENTI DI TEOLOGIA SUI PRINCIPALI TEMI IN ESSO TRATTATI. " il presente volume raccoglie il testo de il primato del successore di pietro nel mistero della chiesa". Considerazioni della congregazione per la dottrina della fede accompagnato da alcuni commenti di teologia sui principali temi in esso trattati. Tale testo, gia pubblicato nel 1998, viene riproposto in questa collana con qualche ritocco e lieve precisazione. Alle considerazioni seguono alcuni commenti. Essi si propongono di illustrare e approfozione teologica i temi salienti trattati,offrendo cosi`un solido sostegno agli enunciati dottrinali, necessariamente esposti in forma breve e dichiarativa. L'auspicio e`che l'app rofondimento e un'adeguata sp iegazione della natura e della missione primaziale del successore di pietro, in ordine alla sua intrinseca finalita,che h il servizio all unita della chiesa, possano contribuire a far comprendere le premesse indispensabili per rispondere in modo costruttivo, alla domanda che il santo padre ha mostrato di voler prendere in considerazione, nella lettera enciclica ut unum sint, circa i modi in cui nelle circostanze odierne il successore di pietro possa esercitare il suo mandato apostolico di pastore e maestro della chiesa universale. "
Che cosa è stato il Concilio? Che cosa è successo alla pastorale italiana in questi anni? Cosa fa l'Azione Cattolica, qual è il suo servizio? A quarant'anni dal Concilio Ecumenico Vaticano II, l'Azione Cattolica Italiana propone una rilettura dell'impegno di partecipazione dei laici per realizzarne la profezia in tutti gli ambiti della vita ecclesiale e sociale. L'interesse dei lavori conciliari verso il mondo afferma l'importanza e l'amore di una Chiesa che si prende cura della nostra ricerca, dei nostri desideri, della nostra domanda di pienezza attraverso il mistero, il dialogo e la condivisione. Vittorio Bachelet sosteneva: `Penso che dovremmo riflettere molto sulle parole di Papa Giovanni all'inizio del Concilio: `Ci sono quelli che vedono sempre che tutto va male, e invece noi pensiamo che ci siano tante cose valide, positive`. Noi dobbiamo tenerlo fermo questo atteggiamento di speranza, che ci consente di vincere anche queste ombre, di vincere anche questi rischi, di vincere il male con il bene. E questo vale anche nella vita della società. ? un impegno che dobbiamo riscoprire nella sua essenzialità cristiana`.