Testo tratto dal n. 102 della rivista Miscellanea Francescana, che tratta la storia della dottrina sociale della Chiesa sino agli attuali sviluppi. Questo quaderno e un estratto della rivista Miscellanea Francescana che tratta in modo completo ed esauriente della dottrina sociale della Chiesa, attraverso le tappe essenziali del suo sviluppo e gli orientamenti dell'insegnamento sociale di Giovanni Paolo II.
La presente Istruzione si rivolge, tramite i vescovi, ai presbiteri parroci e ai loro confratelli collaboratori nella cura animarum". "
In una società multiculturale ha ancora senso parlare di umanesimo ad ispirazione cristiana? La comunità politica è una società di affari, di gioco o un'unione morale per il bene-essere di tutti? Al centro delle città stanno le imprese o il bene comune? Si può conseguire l'ideale del lavoro per tutti e un'opinione pubblica libera? Il volume tratteggia i nuclei antropologici ed etici del Magistero sociale della Chiesa riguardanti i diritti umani, la famiglia, il lavoro, l'economia, la comunità politica, i mass media e l'Europa, evidenziando come la dottrina sociale può dare il suo apporto alla prospettazione di un nuovo umanesimo in una società globalizzata, multiculturale.
Il documento pubblicato nel 2001 dalla CEI, viene proposto con una guida alla lettura di Mons. Renato Corti, Vescovo di Novara. Per aiutare una costruttiva lettura del testo, egli risponde a due domande: quali sono le ragioni per cui si è scelto il tema e quali sono i punti nodali del documento. In appendice, alcune indicazioni per una "agenda pastorale" del prossimo decennio.
Nell’epoca del cambiamento, quale futuro si prepara per l’uomo? Il IV Forum del Progetto Culturale, dal titolo "Il futuro dell’uomo. Un progetto di via buona: corpo, affetti, lavoro", promosso dalla CEI il 30.11-1.12.2001, ha cercato di cogliere gli scenari e i problemi che negli anni futuri porteranno a ridefinire il concetto di "uomo".
Da una parte, emerge il bilancio di una crescita scientifica e tecnologica che tende a trasformare profondamente l’uomo; dall’altra, il posto dell’uomo nell’attuale società del consumo e della comunicazione richiede una rinnovata analisi antropologica.
Davanti a temi di così grande portata, il cristianesimo credente non può certo cedere al rischio di uno spiritualismo nei fatti arrendevole rispetto al mutare della mentalità comune: "l’atteggiamento più corretto e costruttivo, di fronte ai cambiamenti in corso, non è quello di adeguarsi semplicemente ad essi, ma di cercare di modificarli, orientarli e, in senso profondo, convertirli, operando con fiducia e realismo all’interno di essi" (dalla Prolusione).
Dopo la prolusione del card. C. Ruini e gli interventi di due invited speakers, come di consueto la parte più ampia del Forum è stata dedicata al confronto tra i circa centoventi partecipanti. Gli interventi di coloro che hanno preso la parola sono stati organizzati in quattro sezioni, i cui titoli evocano i temi più ricorrenti nel confronto sull’uomo. Completano il volume le conclusioni del moderatore.
L’interesse della Chiesa verso i beni culturali è riscontrabile fin dalle sue origini, come dimostrano eloquentemente le più antiche opere artistiche delle catacombe cristiane. In due millenni di missione evangelizzatrice, la Chiesa ha generato un enorme patrimonio storico-artistico-culturale, che arriva a costituire l’80% di quello presente in tutte le nazioni europee ed americane. Credenti ricchi e poveri, uomini di cultura e illetterati, hanno prodotto questa variegata ricchezza per tre specifiche finalità: il culto, la catechesi, la carità. Il culto, onde mettere a disposizione della liturgia quanto la creatività umana e la fede erano capaci di produrre di più bello; la catechesi, per aiutare a proporre sotto varie forme i contenuti della dottrina cristiana; la carità, realizzata soprattutto attraverso i vari carismi della vocazione religiosa monastica e conventuale.
Tanto la Chiesa universale quanto le singole Chiese particolari hanno inoltre preposto istituzioni per la salvaguardia dei diversi settori inerenti i beni culturali di pertinenza ecclesiastica. In epoca recente la Pontificia commissione per la conservazione del patrimonio artistico e storico della Chiesa, poi divenuta Pontificia commissione per i beni culturali della Chiesa, ha operato in primo luogo per conoscere esattamente la situazione dei beni culturali della Chiesa in tutte le nazioni del mondo, onde inventariarli e catalogarli. Infine per custodire, tutelare e valorizzare ogni tipologia di bene culturale, secondo le proprie specificità, anche con il coinvolgimento a livello civile delle varie istituzioni che operano nelle singole nazioni, nonché delle organizzazioni internazionali del settore. Il volume raccoglie i documenti prodotti dal 1989 al 2002.
Questo documento pontificio rilancia la pratica mariana del Rosario, proponendo anche i cinque nuovi "misteri della luce".