Introduzione, traduzione e note di D. Gentili; indici di F. Monteverde.
Introduzione di A. Trape, R. Russell e S. Cotta; traduzione e note di D. Gentili.
Il volume analizza, su basi storicamente documentate, il linguaggio sponsale e materno nella mistica del Medioevo. Lo Sposo, come Madre, offre il latte spirituale, perche l'uomo si riscopra familiare di Dio. La sponsalita' si schiude alla maternita' e la maternita' alla sponsalita'. Di questa illuminante reciprocita si occula il libro di Francesco Asti, che ascolta fedelmente la testimonianza dei mistici e delle mistiche medievali.
Il volume, ordinato in quattro parti, ricostruisce la vita e l'esperienza interiore di Charles de Foucauld, attingendo al suo epistolario e ad alcuni suoi scritti e ripercorre le tappe più importanti della sua vita: la Trappa, Nazareth, Beni Abbès e Tamanrasset; luoghi geografici, ma anche luoghi spirituali che segnano l'evoluzione del suo itinerario. Il libro curato da E. Bolis, è arricchito da un'ampia introduzione che colloca la vita di de Foucauld nel suo contesto storico, analizza il suo percorso umano e spirituale e presenta i destinatari delle sue lettere.
La grande novità di san Giovanni della Croce è l'elevazione dell'esperienza personale come base di partenza per il fine esistenziale di ogni creatura: l'unione con Dio. Nulla di più concreto e universalmente possibile nonostante sia stato definito soltanto un mistico! Lo studio si offre come strumento e provocazione per chi desidera affrontare la dottrina del Santo partendo dalla sua concreta ed attenta definizione di uomo, continuamente combattuto tra la ricerca e il desiderio di Dio ed il suo rifiuto.
La Spagna del 1500 è al culmine della sua potenza: le ricchezze delle Indie la invadono, la monarchia cattolica, severa e trionfante, impugna la croce come spada. È il secolo dei grandi spiriti religiosi: Ignazio di Loyola, Pietro d'Alcantara, Giovanni d'Avila, Giovanni della Croce, Francesco Borgia. In questo contesto di contrasti netti si staglia la figura di Teresa, la grande riformatrice del Carmelo, che vivrà sulla sua pelle tutte le contraddizioni della sua epoca e della sua terra. In questa biografia appassionata e appassionante. E. Raynaud, mette in evidenza la forza, il coraggio e la tenacia di questa donna che, per realizzare ciò a cui si sente chiamata, affronta queste contraddizioni e le ricompone nella sua vita e nella sua opera di riforma.
Come parlare oggi della dignità spirituale dell'umano senza perdersi nella retorica e nel generico "senso del sacro"? Il linguaggio comune, più o meno interessato ad intrattenersi attorno all'attuale "crisi dei valori spirituali", segnala soprattutto l'arresto e l'inerzia della lingua tradizionale: evoca genericamente qualcosa di cui si lamenta la mancanza o si denuncia il bisogno. La condivisa riconosciuta attenzione al tema della sensibilità e degli affetti nell'opera di Francesco di Sales (1567-1622) consente di apprezzare in lui un valido interlocutore per questo tema cruciale. Rilevandone i positivi riverberi per l'attuale teologia della fede, è possibile riassumere l'originale tentativo salesiano attorno alla felice e sintetica espressione: "Dio è il Dio del cuore umano". Nel cuore e attraverso il cuore si compie quel sottile e intenso processo unitario di acquisizione fatto di pensiero, sentimento e azione, dunque, di libertà, in virtù del quale l'uomo riconosce Dio e, insieme, si riconosce, ritrovando oltre se stesso il fondamento del proprio inizio e del proprio compimento, nella forma di un affidamento ad una verità che appare alla coscienza come capace di suscitare un corrispondente irrinunciabile bene-volere.