Un anno di Dossier Catechista" interamente scaricabile in formato pdf. "
In questa raccolta di messaggi, ricevuti dal mistico friulano "operaio dalla vigna del Signore", Maria SS. introduce le anime alla conoscenza del Divino Volere.
Questo volume (terzo della serie, dopo quelli riguardanti i periodi 1963-1990 e 1990-1996) raccoglie tutti i documenti ufficiali, dalla Lettera della Congregazione per l'Educazione Cattolica Siamo certi del 1996 all'Esortazione Apostolica di Benedetto XVI Verbum Domini del 2010. I documenti sono preceduti da introduzioni che le collocano nel loro momento storico e ne rilevano la portata essenziale. Con un ampio e pratico indice analitico.
Nata nel 1950 per iniziativa della corrente cristiana, dopo la fine dell'esperienza unitaria nella CGIL, la CISL, contro ogni previsione, anno dopo anno, diventa una grande organizzazione sindacale con oltre quattro milioni e mezzo di associati. Questo libro ne racconta e interpreta il cammino mettendo in rilievo gli aspetti e gli snodi fondamentali. Puntando sull'autonomia dell'azione sindacale, contro la tradizione del sindacalismo politicizzato prevalente in Italia, la CISL esprime una strategia nuova, vicina ai sindacati delle democrazie occidentali, che influenza decisamente le relazioni industriali del nostro paese. Ne sono capisaldi: la relazione stretta e positiva fra sviluppo economico e miglioramento delle condizioni del lavoro dipendente, il primato della contrattazione collettiva rispetto alla tutela legislativa, il legame fra salario reale e produttività, la formula della collaborazione negoziata fra impresa e sindacato e della partecipazione dei lavoratori alla vita dell'impresa.
Nella Casa Verde i due poli geografici sono la costa peruviana e la selva amazzonica. In Vargas Llosa - ed è una costante della letteratura americana che ha dato, per fare solo un esempio, un capolavoro come Cento anni di solitudine di Gabriel Garcia Marquez - la storia del suo popolo e del suo paese è ricuperata al livello di mito simboleggiato dalla Casa Verde, il postribolo le cui vicende coincidono con la storia della città di Piura e dei suoi abitanti. Ma il mito implica una rottura del tempo storico e della logica dei fatti che Vargas Llosa compie con un procedimento, continuamente interrotto, di messa a fuoco "a ritroso".Passato e presente si confondono nei tempi della narrazione, e a poco a poco il lettore va scoprendo frammenti di verità e profili di personaggi che si sovrappongono per raccontare una storia. Che è quella della trasformazione violenta di Piura, piccolo centro di provincia dedito all'agricoltura e al commercio del bestiame, in una grande e tumultuosa città moderna. E' un processo inesorabile che travolge con automobili, grattacieli e fabbriche, gli abitanti e i costumi più radicati. Ora che persino la Mangacheria, l'agglomerato di capanne ai margini della città, variopinto crogiolo di razze e di miserie, dove sorgeva l'originaria Casa Verde, è diventato uno squallido suburbio, la vecchia Piura e i suoi personaggi, don Anselmo, padre Garcia, il dottor Zevallos, la Santera Domitilla, sono frammenti di una storia ricostruibile solo per evocazione, nei modi e nelle cadenze della mitologia popolare. La Casa Verde è però anche metafora dell'altro polo geografico, l'Amazzonia, immensa distesa di acque e foreste dove la colonizzazione non riesce a fissare che alcuni avamposti: le missioni e le guarnigioni militari.
Un padre dall'immaginazione troppo fervida, un figlio diabolicamente angelico, una matrigna dalla sensualità irresistibile sono i protagonisti di questo romanzo di raffinato erotismo. Rigoberto, il padre, è un uomo di successo, appassionato d'arte e di letteratura. Eppure qualcosa lo tormenta, qualcosa lo spinge, nelle notti insonni, a frugare tra i numerosi quaderni dove per anni ha annotato emozioni, sentimenti, riflessioni. È la nostalgia per Lucrecia, la seconda moglie che ha condiviso con lui dieci anni di notti appassionate e inventive. E mentre don Rigoberto soffre da solo, Lucrecia è relegata nel suo appartamento vittima di un simmetrico rimpianto per l'ex marito. Che cosa ha potuto separare dunque due persone che si amano così tanto?
Così rispondeva l'autore a chi, al momento della pubblicazione, gli chiedeva se La ciudad y los perros - bruciato in piazza dai militari, considerato dalla critica il migliore tra i suoi romanzi, - fosse un romanzo "sulla violenza". E la violenza - fisica e non - fa da sfondo al microcosmo del Collegio Leoncio Prado di Lima dove avviene l'educazione del protagonista-alter ego dell'autore. Un collegio retto da militari secondo una disciplina militare in cui confluiscono sia i figli delle classi inferiori ammessi per merito sia quelli delle classi alte mandati lí dalle famiglie nella speranza di domarli, e dove la sopraffazione, la forza bruta, il dispotismo sono le leggi della convivenza, a dispetto di regolamenti e norme. "Ero un bambino viziatissimo, presuntuosissimo, cresciuto, faccio per dire, come una bambina... Mio padre pensava che il Leoncio Prado avrebbe fatto di me un uomo, - ricorda Vargas Llosa, - ma per me fu come scoprire l'inferno".
Di Giorgio Bocca sono note la vena polemica e la mordace ironia che puntellano con forza i suoi settimanali commenti sulla situazione politica. Per l'Antiitaliano per eccellenza del giornalismo nostrano è persino facile mettere alla berlina i tanti protagonisti delle vicende nazionali, quando si ha alle spalle una conoscenza storica degli eventi di prima mano, come per certi versi testimoniano i tanti libri scritti sulla Resistenza o sui protagonisti del primo dopoguerra, come la sua biografia su Togliatti. In questo libro-antologia è raccolto in modo organico e sistematico il meglio della sua produzione "storica", articoli che a suo tempo hanno rivoluzionato lo stesso modo di fare inchiesta e quindi il giornalismo italiano, quando Bocca si mischiava ai pendolari che al mattino presto si recavano al lavoro nel Triangolo industriale o descriveva gli abbacinanti fasti del Miracolo italiano. Dalla caduta del fascismo alla Resistenza, dall'eredità della dittatura al boom economico degli anni Sessanta, dal Sessantotto al fattore K., dagli anni di piombo alla fine del fordismo, dalle mafie al leghismo e all'ascesa del berlusconismo: tutti i grandi temi storici e civili che hanno contrassegnato la storia nazionale dal secondo dopoguerra sono qui al centro di un libro straordinario, specchio di antichi mali e al contempo di caduche virtù.