L'opera e di somma importanza per la storia del donatismo, pone tra l'altro i principi di una dottrina sulla Chiesa e sui sacramenti e fa di Ottato un degno precursore di Agostino.
Uno dei lavori piu vasti e profondi che l'argomento abbia mai sollecitato alla patristica greca.
Oggetto della presente ricerca e la mariologia agostiniana riducibile a tre caratteristiche: aspetto cristologico, aspetto soteriologico, aspetto ecclesiologico.
La Genesi difesa conrto i Manichei; Libro incompiuto sulla Genesi.
Introduzione, traduzione, note e indici di Gabriele Banterle.
L'autore, conosciuto come uno dei maggiori studiosi italiani di storia e spiritualità monastica, ha raccolto in questo volume il meglio della sua produzione su un tema che ancora oggi è di grande attualità. Non si può parlare di spiritualità cristiana ignorando il ruolo svolto dal monachesimo fin dalle sue origini: il continuo riferimento alla comunità di Gerusalemme è segno di una presenza all'interno della Chiesa, che è invito a non perdere di vista le proprie radici, pur nell'evolversi delle situazioni. Tutta la spiritualità monastica si riferisce al Vangelo come a sua fonte. Il volume si rivela utile per tutti coloro che desiderano approfondire un aspetto non marginale dell'esperienza ecclesiale.
Un libro con una sua grande originalità. La "confessione" di Agostino è un'autoaccusa senza attenuanti e senza compiacimenti. Agostino santo ci presenta Agostino uomo in una riflessione introspettiva che coglie la presenza di Dio, "più intimo della propria intimità", in ogni momento di vita; al suo centro c'è direttamente il Datore di ogni bene, e, di riflesso, l'uomo in quanto cerca il Bene, o meglio, in quanto è dal Bene cercato e raggiunto.
INTRODUZIONE
Premessa
Insieme con il Cronografo Anonimo del 354 e lo Ps-Dionigi Areopagita, l'Ambrosiaster, pur rimanendo nel più completo anonimato, ha avuto un considerevole influsso sull'evoluzione della dottrina teologica. Anzi questo anonimato resta ancor più sconcertante se s; considera l'ampiezza e completezza dell'opera rimastaci: il commento a tutto l'Epistolario paolino, eccezion fatta per la Lettera agli Ebrei. E ciò a confronto con la quasi totale perdita del commento di Caio Mario Vittorino e degli altri scritti analoghi più o meno coevi.
Il Cronografo del 354 costituisce in Occidente un momento di particolare interesse per la storiografia cristiana antica, giacché coniuga insieme l'esigenza cronachistica classica (centrata sui personaggi ed eventi di rilievo storico-politico-sociale ed etnologico, e finalizzata alla narratio, delectatio ed exhortatio) con quella cristiana emergente (centrata sui fatti della Chiesa nel mondo): in tal modo dà vita ad una cronaca sinottica nella quale si affiancano imperatori e vescovi di Roma, martiri e consoli.
Lo Ps-Dionigi, di incerta collocazione storica, costituisce a sua volta un punto di confluenza e cristallizzazione della teologia e della dottrina neoplatonica tale che le conseguenze si faranno lungamente sentire nel seguito della riflessione della Chiesa. E questo pur rimanendo anch'egli del tutto anonimo.
L'Ambrosiaster, con il suo Commentarius e le Quaestiones Veteris et Novi Testamenti, anonimo influirà sulla successiva speculazione teologica.
I. Contesto storico-dottrinale
L'Ambrosiaster — con il Cronografo — è contemporaneo di papa Damaso (364-383). Questa contemporaneità e la sua accertata presenza e attività in Roma lo collocano in un momento denso di avvenimenti per la storia della Chiesa. Lo scorcio finale del secolo IV vede volgere finalmente al termine la grande disputa ariana (almeno nella sua fase «trinitaria») e quella sorta intorno al Concilio di Nicea (325).
Quello che era stato voluto da Costantino I come il concilio della e per la pacificazione dell'Impero dal punto di vista religioso e dottrinale a coronamento della recente unificazione e pacificazione in seguito alla definitiva sconfitta di Licinio (324); quel concilio, dunque, si era rivelato ben presto come occasione di dispute e discordie tali da portare ad una separazione tanto politica quanto dottrinale all'interno dell'Impero stesso.
La Lettera alla sorella fiorentina -sulla verginita e la fuga dal mondo- l'unico scritto rimastoci di Leandro, e ritenuta un gioiello di letteratura ascetica.
In queste omelie Origene esprime, piu che altrove, i sentimenti legati alla responsabilita di edificare la Chiesa in ogni anima.