Tra le due guerre in Germania si sviluppò un dibattito circa la fede in Gesù Cristo. Oggi, alle diverse immagini di Cristo elaborate dalla teologia e accolte dalla devozione dei fedeli soggiace la convinzione che Gesù Cristo è comunque un uomo. Nella presente opera l'autore sottolinea la divinità di Gesù, si sposta poi sul piano della liturgia, andando anche in questo caso al cuore del problema.
Ratzinger Joseph La figlia di Sion
Questo piccolo ma valido libro è il risultato di tre conferenze tenute dall’autore poco prima della sua nomina a cardinale di Monaco. Dopo la lunga crisi della devozione a Maria nella Chiesa, l’intento dell’autore è quello di mostrare che essa può avere fondamento e spazio nella teologia e nella vita spirituale dei cristiani.
Due linee direttive guidano l’opera di Ratzinger. In una prima riflessione egli porta il lettore a scoprire una teologia della donna nel Vecchio Testamento. E’ proprio attraverso le grandi figure di donne - Eva, Sara, Rachele, Anna, Ester e Giuditta - che prende concretezza la promessa del Messia. Ovviamente il Vecchio Testamento trova il compimento nel Nuovo, ma questo non vuol dire la dissoluzione della Scrittura, e se Cristo è il nuovo Adamo, Maria è la nuova Eva. La mariologia, conclude Ratzinger, ha un proprio spazio nella teologia e non deve essere considerata una imitazione, quasi un sottoprodotto della cristologia.
In una seconda riflessione l’autore esamina i principali dogmi mariani. In essi è visibile l’unità del vecchio e del nuovo popolo di Dio e, più profondamente, ancora, il mistero di creazione e alleanza. Questo permette ancora un altro passaggio: in Maria, conclude Ratzinger, il Creatore si rivela paradigmaticamente come il Dio che nella forza della sua grazia può suscitare la libera responsabilità dell’amore della sua creatura.
Brevi riflessioni introduttive che intendono favorire una rilettura della dottrina generale dei sacramenti e del mistero dell'eucaristia.
Riflessioni, ricche di spunti e con un'ampia documentazione, sui sacramenti. Ogni capitolo e dedicato ad un sacramento.
Ratzinger Joseph Guardare Cristo
Quando nell’estate del 1986 monsignor Luigi Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione, mi invitò a tenere gli esercizi per i sacerdoti del suo movimento a Collevalenza, era appena giunto sul mio tavolo il volume in cui Joseph Pieper aveva raccolto e nuovamente pubblicato i suoi trattati su Amare, sperare, credere originariamente pubblicati nel 1935, 1996, 1971. Questa circostanza mi indusse ad affrontare nei giorni degli esercizi spirituali le tre virtù teologali servendomi delle meditazioni filosofiche di Pieper come di un libro di testo...
Fui dapprima esitante verso la richiesta di pubblicazione che veniva dai partecipanti agli esercizi di Collevalenza. Ma quando, due anni dopo, riesaminai il manoscritto, mi parve che l’unione di filosofia, teologia e spiritualità verificatasi per le circostanze della preparazione, potesse forse essere feconda e offrire nuovi punti di vista...
Io spero che il piccolo volume che così ne risulta, come le prediche che ne stanno all’origine, possa servire a una nuova iniziazione a quegli atteggiamenti di fondo in cui l’esistenza umana si apre a Dio e diventa così veramente umana".
(dalla premessa dell'autore)
"In realtà la lode di Dio esige il canto. Non è un ornamento marginale ma la liturgia come tale esige questa bellezza, esige il canto per lodare Dio e dare gioia ai partecipanti".