Questo è un libro per gente in crisi e in particolare «crisi di fede». A partire dalla sua esperienza pastorale, l'autore, gesuita e teologo, esamina le più frequenti obiezioni e difficoltà che trova la fede. Fino a scoprire che la fede è in crisi o non è. La tradizione biblica ne parla come di uno squilibrio o una serie di squilibri che sono i passi di un pellegrinaggio. I pellegrini sanno che «la fede entra dai piedi» «perché essa è quel modo innato e sempre nuovo di «tornare a toccare terra».
Riflessioni e testi sul sinodo e sulla sua importanza nella vita della Chiesa sono ormai inflazionate e numerose. Questo testo, sullo stile degli esercizi spirituali proposti negli anni dal cardinale Carlo Maria Martini, propone, attraverso alcuni brani del Nuovo Testamento, un itinerario biblico alla scoperta dello stile sinodale come stile di vita cristiana, come dimensione fondamentale della vita della Chiesa insieme a quella missionaria. Dopo la sapiente prefazione di padre Pietro Bovati, illustre biblista, già professore al Pontificio Istituto Biblico di Roma e segretario della Pontificia Commissione Biblica, la prima parte del testo è dedicata ad alcune note previe che aiutano il lettore a comprendere cosa significhi e cosa sia lo stile di vita sinodale. La riflessione attraverso i testi biblici si articola intorno a tre successive direttrici: nella prima la Parola di Dio ci interroga su come Gesù sia modello di vita sinodale attraverso i testi della lettera di San Paolo ai Filippesi, riguardo a Gesù fondamento della sinodalità, il brano dei discepoli di Emmaus di Luca 24 in merito a come Gesù si faccia icona di sinodalità ed infine con il brano di Giovanni 17 si riprende la preghiera del Signore per la sinodalità. Nella seconda parte invece, attraverso i testi evangelici di Matteo 14 e di Marco 9, ci si sofferma sul come gli apostoli abbiano vissuto la sinodalità. Infine nell'ultima parte, riprendendo alcuni passaggi fondamentali del libro degli Atti degli Apostoli ci si interroga su come la Chiesa nascente abbia testimoniato lo stile sinodale. Questi testi biblici dunque hanno lo scopo ed il desiderio di aiutare il lettore a comprendere come il sinodo non sia una struttura burocratica post - conciliare, ma una caratteristica costitutiva della vita della Chiesa, riscoperta e riattuata dal magistero di San Paolo VI e da quello attuale di papa Francesco.
Teologia ed educazione: un binomio dato a lungo per scontato nella tradizione, che nel corso del XX secolo è andato incontro ad una progressiva crisi per i cambiamenti dei paradigmi teorici e culturali delle due discipline, a contatto con la nuova situazione caratterizzata dalla postmodernità. Dalla metà del Novecento il sapere teologico cerca però di rivedere e ricontestualizzare la prospettiva cristiana sul fenomeno educativo, proprio quando questo sembra monopolizzato dagli approcci scientifico-sociali con vocazione empirica. Questa raccolta di testi distingue tre fondamentali momenti: la prima sezione considera il rapporto, tra la fine del secolo XIX e la prima metà del XX, tra l'educazione e la teologia dominata dal progetto neoscolastico in ambito cattolico e dal protestantesimo culturale in quello evangelico; la seconda si sofferma sul cambiamento di paradigma della teologia contemporanea, mettendone in luce le implicazioni antropologiche, che costringono a rimettere in gioco il problema della libertà e le questioni relative al "senso" del vivere; infine, la terza sezione cerca di mostrare le intersezioni tra la nuova antropologia teologica dell'educazione e i contributi proposti dalle principali teorie pedagogiche, dalla psicanalisi e dalle concezioni evolutive dell'educazione.
La Sindone di Torino, il famoso lenzuolo di lino che secondo la tradizione ha avvolto il corpo flagellato di Gesù Cristo, rimane un affascinante mistero. Nonostante molti credano che si tratti di un clamoroso falso medievale, resta un oggetto misterioso e pieno di significato che affascina gli uomini di ogni tempo e si presta al confronto con la scienza in tutte le sue branche. Questo libro è un'indagine sui più recenti e importanti risultati della ricerca sulla Sindone: la nuova datazione di un campione del Santo Lenzuolo, ottenuta attraverso l'uso dei raggi X, ha mostrato che dovrebbe avere 2.000 anni e ha anche indicato una possibile nuova ipotesi per ricostruirne la storia nascosta prima del suo arrivo in Europa.
L'homo sapiens calpesta questa terra da circa duecentomila anni, una frazione irrisoria rispetto ai quattro miliardi di anni durante i quali il nostro pianeta ha girato intorno al sole senza di noi. E da allora la curiosità, la meraviglia, il senso di solitudine e di infinito spingono l'uomo ad alzare lo sguardo e a guardare le stelle, e ci rendiamo conto che siamo un granello di sabbia su una spiaggia infinita. C'è chi lo fa con fede e chi si affida solo alla ragione e, nonostante strumenti sempre più sofisticati, non riesce ad arrivare al "fondo del bicchiere della conoscenza". Dio, il Dio unico, ha iniziato la sua relazione con l'umanità da circa quattromila anni, invitando un uomo - il cui nome si traduce: "padre di una moltitudine" - ad alzare gli occhi e a contare le stelle. Tutto parte da lì. Chi siamo? Da dove veniamo? Cosa sarà di noi? E "gli altri" dove sono? Lo scopriremo solo morendo. Per ora... tutte le stelle portano a Dio.
Il tema della sinodalità è al centro del dibattito ecclesiale. La rivista offre due contributi qualificati alla riflessione: la prolusione del Segretario generale del Sinodo, il Card. Mario Grech, e lo studio storico sulle pratiche sinodali a cura di G. Canobbio. Il pensiero di Giovanni Scoto Eriugena (815-877) presenta profili di interesse anche per la sensibilità contemporanea, in particolare in merito al rapporto uomo-mondo e al tema dell'essere creati a immagine e somiglianza. La produzione teologica di J. Ratzinger rimane un punto di riferimento fecondo, come si può verificare nella sua analisi dell'azione liturgica. Il pensiero filosofico di C. Bruaire costituisce uno stimolante saggio di dialogo con la speculazione di Hegel e di Schelling.
A partire dai testi sacri delle tre grandi religioni monoteistiche e dai loro sviluppi tradizionali e storici, l'autore propone una riflessione sul significato di un ventaglio parole scomode e di grandissima attualità: straniero, esule, migrante, rifugiato... ma anche ospite, fratello, cittadino. Un viaggio nei testi sacri e nella letteratura antica alle radici di una "spiritualità dell'accoglienza" per credenti e non credenti. «Una summa inedita dell'ospitalità concepita come elemento qualificante dei rapporti fra le persone e della dimensione interiore di ogni essere umano» (dalla prefazione di Enzo Bianchi)
"Una delle questioni scottanti, in vista della II Assemblea del Sinodo dei Vescovi (ottobre 2024), è quella dell'accesso delle donne al ministero ordinato. In che misura l'"assenza di autorità", che la Chiesa ha riconosciuto a se stessa, può essere pensata per includere, anziché per escludere? Lo sviluppo recente della questione - in presenza di nuove evidenze antropologiche e culturali, che condizionano in radice la verità teologica - ha visto cambiare radicalmente il terreno delle giustificazioni ufficiali dell'"impedimento". Di fronte a ciò, in questo volume si è chiesto ad una serie di esperte ed esperti di valutare gli argomenti proposti dai documenti magisteriali pubblicati dal 1976 al 2018, con analisi di ordine esegetico, patristico, giuridico, ecclesiologico, simbolico e sistematico. Un esame critico e una rilettura dinamica di questi sei ambiti costituiscono la premessa necessaria per un cammino sinodale che sia capace di operare un discernimento significativo e una apertura fondamentale a un "oltre", in vista di una... traduzione della tradizione." Prefazione di Marinella Perroni.
Nella logica del dono gratuito, il Dio amore si è fatto uomo in Gesù Cristo per manifestare quanto la relazione d'amore superi la logica del donare e del ricevere.
Tommaso d'Aquino (1225-1274) rappresenta uno snodo imprescindibile nella storia del pensiero occidentale in riferimento alla rilevanza dell'evento della rivelazione di Dio in Gesù Cristo nell'istituzione del senso dell'essere, in un rapporto dialogico libero e profondo tra fede e ragione, filosofia e teologia. Il settimo volume del Dizionario Dinamico di Ontologia Trinitaria (DDOT - 7) s'impegna a metterne in luce l'attualità e la portata, evidenziando in un primo approccio alcune e forse anche inesplorate inflessioni qualificanti e pregne di virtualità della sua proposta, dischiudendole nell'orizzonte di un'ermeneutica ontologica relazionale e trinitaria. Grazie ai saggi che lo compongono a firma di autorevoli studiosi di diversa provenienza culturale e competenza disciplinare, racchiusi tra una ricca introduzione e un'articolata bibliografia, il volume restituisce la straordinaria freschezza e fecondità di Tommaso nel 750° anniversario della sua morte, come contributo prezioso all'opera di urgente e complessivo rinnovamento culturale cui il nostro tempo è chiamato.
Che relazione vi è tra esperienza religiosa e teologia? Una risposta, quanto mai attuale, è quella che emerge dalla ricerca del teologo ceco Vladimir Boublík (1928-1974) soprattutto attraverso il volume Teologia delle religioni che, a partire dalla categoria teologico-filosofica dell'esperienza religiosa, consente di comprendere il legame tra la teologia fondamentale e la teologia delle religioni. Quale Teologia delle religioni oggi la Teologia fondamentale è in grado di delineare e proporre alla Chiesa e al mondo? Lo studio del pensiero Vladimir Boublík spinge verso una "teologia dell'ospitalità" che - partendo dall'esperienza religiosa connaturale all'uomo come un fattore peculiare della sua storia e della sua cultura - approdi a una ferma certezza: la coesistenza nel dialogo è una necessità. Come le religioni possono essere vie di fratellanza anziché muri di separazione? Sono le questioni che traspaiono già nell'opera di Boublík all'indomani del Concilio. Sono tali questioni, nella loro forza di coinvolgimento, che hanno generato il senso - primo ed ultimo - del nostro studio.
Nato in una familia russa di radici tedesche e ordinato sacerdote nel 1946, Alexander Schmemann (1921-1983) fu studente dell'Istituto di teologia ortodossa Saint-Serge e visse nell'ambito dell'emigrazione russa a Parigi fino alla sua partenza per gli Stati Uniti nel 1951. Qui divenne una personalità di spicco della Chiesa ortodossa d'America. Per lunghi anni decano del Seminario di San Vladimir a New York, è stato uno dei teologi più rinomati a livello mondiale: i suoi studi più apprezzati vertono soprattutto sulla liturgia, l'ecclesiologia e la storia della Chiesa.
Sincero ammiratore del movimento liturgico che, nell'ambito della Chiesa cattolica, si concretizzò nella riforma liturgica promossa dal concilio Vaticano II, Schmemann ne è stato anche un critico appassionato che non si è stancato di segnalare il rischio che quel processo di rinnovamento potesse tradire la natura stessa della liturgia, culmine e fonte della vita della Chiesa.
Come sottolinea il card. Raymond Leo Burke nella sua prefazione, la ricerca di Arian Shkurti ci consegna un articolato itinerario per entrare in contatto con la teologia liturgica di Schmemann, che ha saputo confrontarsi coraggiosamente con la sfida della modernità del secolarismo fino a costituire un'eredità ancora da valorizzare per il nostro tempo.